Il tema infortuni è sempre più ricorrente, 3 anni fa iniziò il calvario di Marquez

Il tema infortuni è sempre più ricorrente, 3 anni fa iniziò il calvario di Marquez

Alessio Gabrielli  | 28 Apr 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

È una stagione di MotoGp che è iniziata con la marcia giusta, ma a tenere banco in queste prime gare c’è il tema infortuni.
Siamo al quarto appuntamento del mondiale e la lista degli infortunati nelle prime tre gare è stata davvero lunga. Ora tocca a Jerez de la Frontera che è stata scenario dell’incidente che fino a questo momento sta frenando la carriera di Marc Marquez.

Più azione, più gare, più rischi

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Enea Bastianini durante la sua caduta nella gara Sprint di Portimao

Il nuovo format della MotoGp ha sicuramente portato una scarica di adrenalina maggiore nei piloti e soprattutto negli spettatori. La Tissot Sprint è una novità che di colpo ha modificato le abitudini dei piloti e stravolto completamente il programma di ogni weekend di gara.

A differenza della Formula 1 in cui l’inserimento della gara sprint sta avvenendo gradualmente, andando a ridurre anche le sessioni in pista, nella MotoGp la gara Sprint è stata una “semplice” aggiunta al programma.
Questo comporta un numero di giri spinti al massimo ad aumentare del 50% e quindi porta i piloti a correre rischi maggiori.

Proprio in queste prime tre gare abbiamo assistito a diverse cadute e molti infortuni che hanno costretto alcuni piloti addirittura a saltare dei Gran Premi.
La stagione di Bastianini in sella alla sua nuova Ducati è durata praticamente soltanto pochi giri a Portimao, dove la sua caduta lo ha costretto a saltare i due weekend successivi.
Stesso destino per Marquez, che dopo aver completato la Sprint del Portogallo, si trova ancora fermo ai box per l’incidente avvenuto nella prima gara.
Incidente che ha coinvolto anche Oliveira, anche costretto a stare fermo ai box per un Gran Premio.

Discorso diverso quello di Pol Espargaro che si trova fermo ai box addirittura dalle libere della prima uscita a Portimao. Un incidente che ha suscitato molte polemiche nel paddock riguardo le misure di sicurezza delle piste di MotoGp. C’è davvero un problema a riguardo? Quali potrebbero essere le soluzioni per delle gare più sicure?

Jerez 2020, l’inizio del calvario di Marquez

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Marc Marquez dopo la sua caduta nel Gran Premio di Jerez del 2020

Arriviamo ora a Jerez, il circuito di casa dello spagnolo che, nell’edizione del 2020, è stato scenario del suo grave infortunio al polso che sta limitando il suo talento in pista.

Dopo un errore nei primi giri, Marquez stava compiendo una rimonta pazzesca. Se Quartararo era già sicuro della sua prima posizione grazie ai suoi cinque secondi di vantaggio a pochi giri dal termine, Marquez si era messo già in tasca il podio e la seconda posizione era nel mirino del maiorchino.
Vinales sembrava ormai preda facile di Marquez, ma dopo aver rimontato ben 15 posizioni, il disastro.

All’inizio del giro 22, quando mancavano ormai 2 giri al termine, il terribile incidente che fa sobbalzare Marquez dalla moto e lo spinge nella ghiaia con la sua Honda che gli finisce proprio sul polso durante la scivola. Frattura e carriera in bilico per il campione spagnolo, che da quel momento non tornerà ad essere più il pilota di un tempo, con diverse ricadute e tanti Gran Premi saltati, lasciando la scena agli avversari. Un calvario che ancora non vede la parola fine visto che proprio in questo weekend, Marquez non correrà per infortunio.

Credits delle immagini motogp.com Tutti i diritti riservati

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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