La Valle d’Aosta si sviluppa lungo il corso della Dora Baltea, un fiume che non è solo geografico, ma anche una linea azzurra dal valore storico e culturale per la più piccola regione italiana. Tra le tante valli che partono da quella principale, la Valle di Gressoney segue il torrente Lys, disegnando dei paesaggi decisamente piacevoli per un viaggio valdostano. Ed è proprio in questa valle che si trova Fontainemore, piccolo borgo antico e fiorito, affacciato sull’acqua del fiumiciattolo e che sta riscoprendo tutto il suo fascino storico, grazie a un’opera di recupero e rigenerazione del borgo medievale di Boure de Gris. Inoltre, è uno dei comuni che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Insomma, l’avrete ormai capito: va visto assolutamente! Partiamo?
Che tu venga da Aosta, Torino o Milano, in autostrada o in statale, per andare a visitare Fontainemore il passaggio obbligato è Pont Saint Martin, primo comune della Valle d’Aosta. Dopo una serie di tornanti in salita lungo la SR44, subito dopo il centro abitato, continua sulla strada che attraversa la valle di Gressoney: Fontainemore è il secondo comune. In seguito, a piacere (e a seconda della stagione e delle condizioni meteo), puoi continuare a salire lungo la vallata e arrivare fino al centro principale che è quello di Gressoney Saint Jean. Se stai viaggiando in una bella giornata estiva, è una buona idea salire fino alla località di Staffal che rappresenta la “testa” della Valle di Gressoney (o Valle del Lys).
Tra fiori e case in pietra, il borgo di Fontainemore
Fontainemore, piccolo borgo di quattrocento abitanti a 760 metri di altitudine, si visita in poco tempo. Ha la caratteristica geografica di essere il comune più orientale della Valle d’Aosta, a ridosso delle Alpi biellesi. Il borgo è conosciuto per un rito antichissimo: la processione Fontainemore – Oropa, che si svolge ogni 5 anni, in una notte estiva; i pellegrini al buio attraversano le montagne fino al Santuario di Oropa per poi ritornare indietro sullo stesso percorso. Noi non faremo un viaggio così impegnativo: ci basterà visitare i dintorni di questo bel paese valdostano!
Se l’imbocco della valle, Pont Saint Martin, ha come punto centrale il suo scenografico ponte romano sul torrente Lys, anche Fontainemore vanta un bel ponte (ma del seicento) intorno al quale si sviluppa il paese. È costruito in pietra, a schiena d’asino, e a partire dal viale fiorito e variopinto che costeggia il Lys conduce direttamente alla chiesa principale del paese, ovvero quella di Sant’Antonio Abate, edificata nel 1494.
Tipico scorcio di Fontainemore: le case a picco sul Lys
Uno dei punti più spettacolari dello scenario naturale di Fontainemore è senz’altro il Gouffre de Guillemore. Si tratta di un orrido scavato nella roccia in cui il torrente Lys fa un grande salto, al confine con il comune di Issime. Si trova vicino alla strada e si può raggiungere attraverso una breve mulattiera. Puoi lasciare la moto lungo la strada regionale e imboccare il sentiero, oppure parcheggiare nella frazione Plana da dove parte nel bosco il sentiero n. 4.
Il sentiero posta alla piccola frazione di Farettaz, caratteristico per la sua architettura rurale in pietra, con una chiesetta affrescata.
A Fontainemore c’è l’Ecomuseo della Media Montagna, che si trova in località Pra dou Sas, alle porte della Riserva naturale del Mont Mars (la più grande tra le riserve naturali della Val d’Aosta). Si tratta di un villaggio di media montagna, i cui edifici sono allestiti come museo di sé stessi. L’ingresso è gratuito, ed è possibile su prenotazione usufruire di visite guidate.
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