Quest’anno a tronare tra decine di borghi sparsi per il Bel Paese è stato un piccolo scrigno siciliano. Militello in Val di Catania si è aggiudicato il titolo di Borgo dei Borghi 2025, con l’annuncio in finalissima su Rai 3 e condotta da Camila Raznovich, ove la cittadina s’è conquistata giuria e pubblico, scalzando rivali agguerriti e molto ben noti a tutti gli effetti. Il concorso (un appuntamento fisso per chiunque ami viaggiare nei piccoli centri d’Italia) ha visto in gara una ventina di borghi (uno a regione) valutati sia ollain che da una giuria d’esperti.
La contesa del podio con Militello è stata fra lui, l’elegante borgo piemontese dei Savoia di nome Agliè e una perla laziale di nome Vignanello, casa di vino e castelli.
E alla fine ha vinto la Sicilia, o meglio, una sua espressione barocca che non può far altro se non incantare.
Un panorama full barocco come ci si aspetta solo da Militello
Se Militello in Val di Catania convince pubblico e giuria allora convince genuinamente pure noi. C’è un equilibrio di storia, autenticità e bellezza da paura da godersi in moto: questo è un borgo siciliano che nasce tra le pieghe della Val di Noto, una famosa zona che andrebbe goduta come si deve, al che unisce otto città tardo-barocche giustamente riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO (a tal proposito, siamo primi in lista).
Dopo il devastante terremoto del 1693 Militello fu ricostruita con uno slancio artistico che oggi si legge nelle sue facciate, nei colori caldi delle pietre e nei dettagli architettonici. C’è tutto un centro che praticamente ti fa da menù: è un catalogo a cielo aperto di stucchi, chiese e palazzi nobiliari che non finisce più (oltre 20), con la luce ciciliana dai toni sull’ocra e coi balconi in ferro battuto. Un borgo bello e vivissimo, il paese natale di Pippo Baudo. E se la bellezza si racconta pure a tavola, Militello non delude: dolci a base di mandorla e ricotta, conserve di fichi d’india, l’identità intensa come i sapori che offre.
La Fontana della Ninfa Zizza
Militello in Val di Catania non è grandissima, ma è una meraviglia, e ne ha più di quante te ne aspetti. Se c’è una singola cosa che da sola ti vale il viaggio è la Fontana della Ninfa Zizza, incorniciata da pietra e leggenda, una seicentesca fontana che fa da facciata. Quel che si narra è che la ninfa Zizza fosse la custode di una fonte miracolosa che donava abbondanza, e oggi quell’acqua zampilla in mezzo al largo atrio del Castello, il Castello Barresi-Branciforte.
Visualizza questo post su Instagram
Poco lontano (ok, beh, ovunque) il borgo esplode come il Genio di Gigi Proietti: fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale, però con le chiese. La Chiesa San Nicolò – SS. Salvatore svetta sul centro con la facciata maestosa e gli interni pieni di stucchi e affreschi. Qualcosa di più raccolto lo trovi al Santuario di Santa Maria della Stella con la facciata barocca ricca di intagli e una delicata Natività del 1487 di Andrea della Robbia, sarcofagi in pietra e tele pregiate. L’architettura barocca civile la trovi ovunque coi palazzi storici, dal Palazzo Baldanza al Palazzo Majorana della Nicchiara (quello “dei Leoni” per i bassorilievi), e se ti allontani appena dal centro (meno di un quarto d’ora a sud, 5 km) ci trovi le Cascate dell’Oxena in piena Contrada Bognanni. Di cose da dire ce ne sarebbero una marea, quindi.. che ne dite di un giro in Val di Noto? Militello è inclusa nel pacchetto.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
Le "Sette Sorelle" della Provincia Granda: chi sono? O meglio, cosa sono? Si tratta ...
Ci sono dei momenti tra fine primavera e inizio autunno in cui l'asfalto dei passi ...
Si sente spesso parlare di San Daniele o di Parma: sono località, certo, ma ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur