Il salame prodotto in questo borgo è un’eccellenza a marchio D.O.P., e non è affatto una cattiva idea acquistarne qualche etto in una bottega mentre passeggi sotto i portici, oppure assaporarne un tagliere accompagnato da un bicchiere della tipica Bonarda dell’Oltrepò Pavese. Ebbene sì, ci troviamo proprio in quel territorio di Pavia che si estende a sud del Po, e il borgo di cui stiamo parlando è Varzi. Il suo centro storico di origine medievale è la destinazione di questo viaggio alla scoperta dei tradizionali sapori padani!
Il viaggio inizia da Pavia, e si dirige verso sud lungo la “gamba” occidentale della Lombardia. Attraversato il Ticino e poi il Po lungo la statale SS35, continua avanti sulla provinciale SP1 fino all’altezza di Voghera. Continua sulla statale SS461 che costeggia tutto il torrente Staffora, e raggiungi la destinazione dopo un percorso di circa sessanta km. Eventualmente puoi continuare risalendo tutta la Valle Staffora fino al Pian del Poggio che si trova nel punto di intersezione di 3 regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna.
Paesaggio di Varzi, nell’Oltrepò Pavese
E oltre a Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, possiamo aggiungere tra le zone vicine anche la Liguria, che si trova a pochi km. Varzi si trova infatti nel cosiddetto territorio delle Quattro Province (Pavia, Alessandria, Piacenza, Genova) in cui i borghi – seppur siano amministrativamente divisi – sono legati da usi, costumi e tradizioni comuni.
Prima cosa da fare è addentrarsi nel centro storico di origine medievale, dominato dal XII Secolo dalla dinastia dei Malaspina. In Piazza Umberto I, sulla sommità dell’abitato, sorge il Castello Malaspina, principale edificio del paese. È una fortezza massiccia e imponente, dominata dalla cosiddetta “Torre Malaspina delle Streghe” che nel medioevo fungeva da prigione, e nella quale venivano recluse molte donne che poi venivano messe al rogo in piazza. Salendo i gradini fino in cima si può ammirare tutto il borgo medievale. Nell’adiacente piazza del Municipio è caratteristica la meridiana con la scritta “Non sogno che le ore liete”.
Le strette vie del borgo storico
La parte più antica del paese è quella prospiciente il torrente Staffora, dove la densità di case appoggiate tra di loro e sopra i portici ad arcate fa fare un salto indietro nel tempo. Da queste parti si incontra la Chiesa Parrocchiale di San Germano Vescovo, sorta tra il 1584 e il 1620, la prima a essere effettivamente costruita nel centro abitato – il cui insediamento originale non prevedeva chiese. L’antica pieve adibita ai riti religiosi, infatti, si trovava fuori dal borgo (ed è l’attuale chiesa dei Cappuccini).
Anticamente la vallata è stata una via del sale. Attraverso una rete di mulattiere, i mercanti trasportavano sui muli i sacchi di sale provenienti da Genova, scavalcando l’Appennino per scendere nelle città di pianura. La Via del Sale è oggi un percorso affascinante che solca sentieri tracciati secoli fa, inizia proprio da Varzi, e scende verso la Liguria fino a Portofino.
Il Salame di Varzi DOP
Infine, veniamo alla domanda che probabilmente ti stai facendo fin dal momento in cui hai letto il titolo; ovvero: dove comprare il Salame di Varzi DOP? La vendita stagionale al dettaglio avviene presso il Ristorante Buscone (Località Bosmenso Superiore, 41) oppure presso Le Cicale Locanda Bottega Degusteria (piazza della Fiera, 1). Non resta che augurarti buon appetito!
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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