Tra cous cous e antiche saline, questo angolo della Sicilia sarà la vera scoperta della tua estate: qui sapori e cultura si incontrano

Tra cous cous e antiche saline, questo angolo della Sicilia sarà la vera scoperta della tua estate: qui sapori e cultura si incontrano

Stefano Maria Meconi  | 04 Giu 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Da San Vito lo Capo a Marsala, di fronte le Isole Egadi, intorno il Mediterraneo: se nel corso degli anni abbiamo scoperto che la Sicilia è un’isola capace di regalare incredibili emozioni anche ai motociclisti, questo tratto della sua ampia offerta costiera ti lascerà senza parole. Perché la costa trapanese non è solo un viaggio all’insegna di bellissime strade panoramiche, ma una full immersion tra saline, architetture religiose, civili e militari, monumenti e sculture, piazze e giardini e una cultura enogastronomica che è anche un incontro di popoli e culture. Insomma, un viaggio “all inclusive”. Pronti a viverlo insieme a noi?

Costa trapanese in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Da San Vito lo Capo a Marsala, con di fronte le Isole Egadi: quello della costa trapanese è un itinerario in moto “rilassato”, fatto di vedute sul mare, di curve assolate di piccoli borghi da attraversare e, ovviamente, di baie nascoste in cui rinfrescarsi con un tuffo. Lasciata San Vito lo Capo, percorriamo la Provinciale 16 direzione Trapani, superando i paesi di Castelluzzo e Custonaci, allontanandoci cioè un po’ dalla costa trapanese (quelle più prossime al mare sono strade bianche) per riavvicinarci poi in corrispondenza di Cortigliolo in poco meno di 30 km. Con la Provinciale 20 continuiamo sul mare, costeggiando la parte più occidentale dell’isola, passando per Tonnara di Bonagia e poi deviando in direzione Erice. Da qui, infine, continuiamo per circa 20 km verso Trapani, città dalle sorprese e gusti che non ci deluderanno, come vedremo tra poco. Siamo quasi arrivati alla fine: prendiamo la SP21 che scende in direzione Marsala, raggiungendo la città del Vino in circa 40 km. 

Una terra dalle mille declinazioni: cosa scoprire lungo la Costa trapanese


Le saline di Trapani, un paesaggio tradizionale e amatissimo della Sicilia occidentale

Punto di partenza del percorso che abbiamo appena affrontato, San Vito Lo Capo è un gioiellino incastonato sulla costa, pochi chilometri a nord di Trapani. Rinomata località balneare, San Vito lo Capo vanta anche una tra le più belle spiagge d’Italia, oltre ovviamente a tanti piccoli tesori artistici più o meno nascosti, come il Santuario di San Vito o la Cappella di Santa Crescienza.

Vera e propria terrazza panoramica sulla costa trapanese, è un comune di mare anche senza esserlo: stiamo parlando, neanche a dirlo, di Erice: protetta dall’imponente cerchia delle Mura Ciclopiche di periodo fenicio, ci si arriva percorrendo una strada tutte curve o, per i meno avvezzi, una panoramicissima funivia che la unisce proprio alla costa. Questo è un altro di quei comuni che – non solo per la “deviazione” – meritano di essere visitati: ci sono chiese, conventi, santuari, palazzi e panorami da cartolina. Tra questi il magnifico Real Duomo, gioiello dalle architetture candide, contraltare religioso al potere civico rappresentato dal Castello di Venere o all’altra imponente, già solo per il panorama, fortificazione costituita dai Giardini del Balio.

Da qui, arrivare a Trapani è un attimo: meno di 20 km tutti a curve. Bellissima, Trapani è una città che, per essere vista e scoperta, richiede certamente più tempo: a seconda delle possibilità e dei desideri, si può scegliere di smontare o di proseguire sulla costa. Oltre all’immancabile visita, quasi un pellegrinaggio laico, alla Riserva naturale orientata “Saline di Trapani e Paceco”, che ci mostra tanto della storia e dell’economia locale, a Trapani c’è tanto da vedere. Il Museo Regionale A. Pepoli, ospitato in un magnifico convento, alla pari della riccamente decorata Cattedrale di San Lorenzo, passando per l’imponente Torre di Ligny, dove è ospitato il Museo Civico trapanese. Soprattutto, Trapani è la città del cous cous, la specialità della cucina nordafricana che qui ha attecchito, rappresentando così una commistione di culture e gastronomiche che fa della città un ponte tra l’Africa, il Mediterraneo e il resto dell’Europa.


Uno scorcio sul centro storico di Marsala, la città del vino liquoroso e dello sbarco dei Mille

Infine, visitiamo, ma è una visita quasi obbligata, la bella Marsala: è la città dove Garibaldi sbarcò nel 1860 con i suoi Mille. E ha parecchio da offrire, oltre, ovviamente, ad uno dei vini liquorosi più famosi al mondo. Bellissima anche la riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala, debitrice nel nome dall’omonima laguna. Lo Stagnone è diventata riserva naturale perché habitat ideale di riproduzione e di ristoro per tantissime specie animali, tra cui anche il fenicottero rosa che qui viene a riposarsi durante la migrazione. 

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015




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