Lo vinse nel 1906, il primo italiano a riuscirci e il settimo letterato in assoluto a ottenere il Premio Nobel per la letteratura. Giosuè Carducci divenne così famoso in tutto il mondo pochi mesi prima della sua morte, al termine di una vita vissuta per larga parte tra Toscana ed Emilia-Romagna. Nella sua regione di nascita c’è quello che si può definire il suo luogo del cuore, divenuto anche grazie alla sua poesia una meta di viaggio imprescindibile se si raggiunge la Maremma livornese. Con i suoi 4700 metri, la SP16d non è una “semplice strada”, perché il Viale dei Cipressi è qualcosa in più. Una cartolina di bellezza naturale, di storia letteraria, di attrattività che solo una regione come la Toscana riesce a mettere in campo con facilità. E che va percorsa, in sella, per carpirne la bellezza e l’essenza. Partiamo?
Lasciamo Campiglia Marittima (che, a discapito del nome, non affaccia sul mare) e prendiamo la SP20/SP21 in direzione sud. In circa 8 chilometri siamo a Cafaggio, e da qui siamo sulla SR398, che teniamo fino alla bella Suvereto. Ci attende ora un tratto di curve immerse in fitti boschi, seguendo la Strada Provinciale dei Quattro Comuni, che passa per Prata (14 km da Campiglia) e Sassetta (11 km da Prata). Da qui, continuiamo lungo la SP329 per 6 chilometri, arrivando nella magnifica Castagneto Carducci. Ci avviciniamo al tratto topico di questo itinerario, ma per farlo dobbiamo percorrere la SP329 prima, la Vecchia Aurelia poi, fino a raggiungere il bivio per la Strada Provinciale Bolgherese. Qui inizia il Viale dei Cipressi, un pressoché rettilineo che attraversa tenute agricole, magnifiche tenute vinicole e aziende vinicole, terminando dopo poco meno di 5 chilometri nel borghetto di Bolgheri, con i suoi locali, il castello e la chiesa, simbolo di una Toscana d’altri tempi, elegante e nobile nella sua semplicità.
L’Oratorio di San Guido è il punto di partenza del Viale dei Cipressi di Bolgheri
Consacrato al culto di san Guido Della Gherardesca, esponente vissuto nell’XI secolo della ben nota famiglia toscana, l’oratorio di San Guido è una piccola chiesa (un tempietto) a pianta ottagonale, che dà il via idealmente al lungo Viale dei Cipressi. La struttura è celebre anche perché, davanti a essa, si trova l’Obelisco di Giosuè Carducci, che Giuseppe Della Gherardesca fece innalzare nel 1908 a memoria del poeta, scomparso l’anno prima. Una continua serie di divenire storici: l’oratorio, voluto dai Della Gherardesca nel Settecento, celebra un antenato dell’anno Mille. Duecento anni dopo, un altro Della Gherardesca fa costruisce un obelisco per Carducci che, con la sua poesia, aveva reso celebre proprio l’Oratorio settecentesco, celebrazione familiare dei Della Gherardesca.
Più recente è la storia del Viale, almeno nella sua forma attuale: i cipressi, duemila quattrocento in tutto, vennero piantati a cavallo tra la fine del XIX secolo e gli anni ’20 del XX secolo, arricchendo di questi alberi così alti e maestosi una strada perpendicolare alla Via Aurelia, che permetteva di raggiungere più facilmente la piccola Bolgheri, oggi poco più di 150 abitanti, frazione di Castagneto Carducci e celebre per il suo magnifico Castello. Questo, residenza privata della famiglia (guarda caso!) Della Gherardesca, si può ammirare solo dall’esterno, carpendone gli elementi medievali e quelli rinascimentali, benché la costruzione sia stata completata solo alla fine dell’Ottocento.
Il centro storico di Castagneto Carducci
Il percorso che abbiamo appena affrontato tocca quasi per intero le zone della cosiddetta Maremma livornese, un territorio vasto ed eterogeneo intorno al quale ritroviamo alcune località di particolare interesse della Toscana. Dimenticatevi per un momento la fama iper-turistica di Firenze, Siena e del Chianti. Qui c’è un senso di esclusività, di bellezza d’altri tempi, filari di uve nere che danno vita a grandi vini e viali alberati, ma anche splendidi borghi in pietra. Come Campiglia Marittima, dominata dai resti della sua Rocca e nel cui territorio insiste anche Venturina Terme, località termale ma anche ricca di siti archeologici.
Castagneto Carducci, di cui Bolgheri (e il Viale dei Cipressi) è frazione, è ricca di torri e campanili, uno skyline sangimignanese che corrisponde alle tante emanazioni del potere temporale e spirituale, come il palazzo comunale oppure la bella chiesa di San Lorenzo. Castagneto, nonostante il nucleo centrale si trovi a 200 metri d’altitudine, si espande fino alla Costa degli Etruschi: il suo territorio si estende infatti su una superficie quasi pari a quella di Torino, nonostante abbia meno di 9000 abitanti, contro i quasi 900mila del capoluogo torinese.
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