Ebbene sì: andiamo non “dove osano le aquile” come nel famoso film di Brian Hutton, ma dove osano i falchi. Il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina infatti è caratterizzato da tre imponenti picchi rocciosi (chiamati sassi) dove avviene la nidificazione del falco pellegrino. Si tratta di una vastissima area naturale in provincia di Modena, lungo il fiume Panaro: andiamo a esplorare in moto questo adorabile angolo di Appennino!
L’itinerario in moto alla scoperta del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina non è troppo elevato ma comunque raggiunge un’altitudine massima (759 m.s.l.m. in corrispondenza di Zocca) che non lo rende consigliabile in inverno. Meglio andarlo a scoprire nelle mezze stagioni, in modo da godere del verde rigoglioso della natura in primavera, oppure del foliage variopinto in autunno. In ogni caso, un’ottima idea per una giornata fuori porta.
La partenza per l’itinerario del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina è da Pavullo nel Frignano, comune dell’Appennino modenese distante meno di un’ora dal capoluogo prendendo la SP12. Si trova a un’altitudine di 682 metri ed è il secondo comune più esteso della provincia. Da Pavullo nel Frignano scendi verso valle in direzione Ponte Samone, imboccando la SP27 e poi la SP26. Dopo una serie di curve (alcune piuttosto strette) arriverai al fiume Panaro, che devi attraversare, per poi risalire affrontando altre belle curve a gomito. Una volta arrivato a Samone (617 m.s.l.m.) prosegui per la strada principale fino ad arrivare al Dito di Samone, una curiosa roccia cilindrica di cinque metri simile a un dito.
Imbocca a destra la SP623: è il momento di fare una deviazione e raggiungere Zocca, località che ha dato i natali al cantante Vasco Rossi, e punto più alto del tuo percorso (759 metri). Torna indietro e scendi lungo la stessa strada che hai preso a salire (SP623), ritorna a Samone e continua dritto fino alla frazione di Rocca Malatina che – esattamente come Samone – fa parte del comune di Guiglia. È qui che trovi l’ingresso principale del parco. L’itinerario continua sulla SP623 fino ad arrivare alla frazione capoluogo di Guiglia: da qui prendi la Via per Marano, che ti porta a Marano sul Panaro, dove ritrovi il corso del fiume. Attraversalo e imbocca la SP4, che ti porta fino all’ultimo comune che fa parte del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina: Vignola, destinazione del tuo viaggio.
Cos’è il Parco dei Sassi di Roccamalatina? Cosa fare e cosa visitare? Dove mangiare in zona? Risponderemo a tutte le domande necessarie, per rendere un piacere il tuo viaggio in questo angolo di natura dell’Appennino Emiliano.
Il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina è un’area naturale protetta che si trova sul Medio Appennino modenese, sul versante destro della valle del fiume Panaro. Copre una superficie totale di 2300 ettari, divisi tra i comuni di Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Vignola e Zocca. Il paesaggio è fatto di boschi, in particolare fitti castagneti, e alcuni calanchi argillosi. I famigerati “sassi” sono tre imponenti guglie in arenaria che svettano sul paesaggio, e costituiscono un ambiente naturale particolare. Le pareti verticali infatti sono luoghi di nidificazione di rapaci come il falco pellegrino e il gheppio. Nell’area sono diffusi anche altri tipi di rapaci come la poiana, lo sparviero e il falco pecchiaiolo.
Per le escursioni ai sassi, fai riferimento al Centro visitatori Borgo Dei Sassi di Roccamalatina, nell’omonimo borgo medievale, ed è aperto dal venerdì alla domenica. Gli orari, che possono variare, sono dalle 15 alle 19 il venerdì e dalle 10 alle 19 per weekend e festivi. È il luogo ideale dove documentarsi sulle aree protette e naturalistiche dell’Emilia Centrale, ed è presente un’area picnic. Qui si possono acquistare i biglietti (3,50 euro) per la salita al Sasso della Croce, ovvero l’escursione al punto più panoramico del Parco, una delle visite più apprezzate dei Parchi regionali emiliani. Altri centri visita e infopoint si trovano a Guiglia e Zocca. A Guiglia c’è la Sede operativa del Parco, con un percorso botanico, un’area picnic, e una mostra naturalistica permanente “Gli ambienti del Parco”.
A Zocca c’è invece un Infopoint con il Museo del Castagno e del Borlengo, sede espositiva potenzialmente convenzionata in accesso libero per i possessori del biglietto del Parco e l’accesso al sentiero n.4 “Salita al Sasso della Croce” (chiamate per conferma; l’accesso al museo, ad ogni modo, è di solo 2 euro). Questi centri sono l’ideale per ottenere percorsi, mappe e cartine per intraprendere bei percorsi di trekking nelle zone tra Pieve di Trebbio, Rocca di Sopra, Castellino delle Formiche, Guiglia e Zocca. Nel Parco ci sono ben 100 chilometri di sentieri, 12 sentieri numerati progressivamente, ulteriori sentieri numerati con 408, 410, 412, 416, e il percorso Trekking tra Storia e Natura (TSN).
Se vuoi farti una bella mangiata c’è Il Faro, che sta a Via Sassi 1738, nei pressi del Centro Visite del Borgo dei Sassi, nella frazione di Roccamalatina a Guiglia. Qui si può mangiare – il menu propone piatti tradizionali – e anche pernottare nelle camere della struttura. Bei terrazzi panoramici affacciati sul paesaggio sono perfetti per riposare l’occhio: riuscirai a scorgere da qui il volo di qualche falco?
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
Oggi ne sono rimasti una decina, ma nel XIX secolo erano addirittura duemila. Non ...
Ulivi forti e generosi sono una delle ricchezze di questa terra, e non stiamo ...
Cari amici delle due ruote, oggi vi portiamo nel cuore del Veneto, tra vigneti ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur