Qui non serve nemmeno dire “prosciutto crudo”. C’è solo “il San Daniele”, riconosciuto come prodotto DOP. San Daniele del Friuli è il piccolo centro del Friuli Venezia Giulia che custodisce un tesoro gastronomico diventato celebre in tutto il mondo. Ma oltre alla bontà del suo prosciutto, il borgo regala anche paesaggi collinari incantevoli, atmosfere rilassate e un itinerario pieno di scoperte tra arte, natura e sapori.
San Daniele del Friuli si trova vicino a Udine, lo puoi raggiungere in circa mezz’ora. Da qui puoi partire per un bell’itinerario nella regione. Prendi la SP5 che attraversa il fiume Tagliamento e ti conduce fino a Lestans. Svolta a destra sulla SP22 per andare fino a Toppo. Siamo in provincia di Pordenone: continua su SP32 e poi a sinistra su SP2 per raggiungere Maniago e poi Vajont. Concludi con una tratta ai piedi delle Dolomiti Friulane: strada SR251 fino a Barcis, poi curve e salite verso Casera Pian e infine una successione di tornanti fino a Polcenigo.
Il prosciutto San Daniele, eccellenza del territorio.
San Daniele del Friuli si trova in provincia di Udine, a 252 m s.l.m. su una collina che domina la pianura friulana. Conta quasi ottomila abitanti. Si trova non lontano dal Mare Adriatico, ma anche a ridosso delle montagne della Carnia. Un punto perfetto per esplorare il cuore autentico del Friuli Venezia Giulia. Il centro è conosciuto per l’omonimo prosciutto DOP, ma c’è anche un’altra bontà tipica: la trota delle acque del Tagliamento, chiamata “la regina di San Daniele”.
Oltre al prosciutto, a San Daniele vale la pena “assaggiare” anche le bellezze artistiche e culturali. La Biblioteca Guarneriana è una delle più antiche d’Italia, con manoscritti preziosi risalenti al Medioevo. La chiesa di Sant’Antonio Abate, invece, è famosa per i suoi affreschi rinascimentali, tanto da essere chiamata la “Sistina del Friuli”. Il centro storico è curato e piacevole da girare a piedi, tra piazzette, balconi fioriti e scorci panoramici sulla valle del Tagliamento. L’edificio religioso che spicca è il Duomo dedicato a San Michele Arcangelo, “principe delle milizie celesti”.
Da San Daniele del Friuli, lungo il tuo itinerario tra i paesaggi più autentici del Friuli occidentale, ci sono diversi borghi e scenari naturali che vale la pena scoprire.
A una mezz’ora in moto da San Daniele, Toppo è un minuscolo borgo medievale che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Fa parte del Comune di Travesio, e offre un panorama mozzafiato sulle Prealpi.
Proseguendo verso est, si arriva a Vajont, il cui nome è legato alla tragedia del 1963. Oggi è un luogo della memoria, con visite guidate alla diga e al museo. È un passaggio importante, che permette di riflettere su ciò che è successo e sul valore della prevenzione.
Scendendo da Vajont, ti accoglie il Lago di Barcis, specchio d’acqua perfetto per una pausa relax. Puoi fare una passeggiata sulla passerella sospesa sull’acqua. Abbiamo dedicato a questa destinazione un itinerario.
Se ami camminare, puoi fare tappa a Casera Pian, una malga raggiungibile con una breve escursione nei boschi. È un angolo silenzioso e perfetto per un picnic tra le mucche al pascolo.
Infine, la conclusione dell’itinerario è a Polcenigo, uno dei borghi più affascinanti del Friuli. Elegante, signorile, ha ville d’epoca, canali e fontane. Da qui parte anche il sentiero per il Gorgazzo, una sorgente d’acqua cristallina profondissima, avvolta dal mistero, che aggiunge suggestione a un itinerario tra bellezza e gusto.
Il Duomo di San Michele Arcangelo, a San Daniele del Friuli.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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