100 abitanti e tutto il fascino della montagna che resiste: in Abruzzo c'è uno dei borghi più incredibili d'Italia

100 abitanti e tutto il fascino della montagna che resiste: in Abruzzo c’è uno dei borghi più incredibili d’Italia

Paolo Albera  | 14 Lug 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Questo paese abruzzese è uno di quei luoghi che non appaiono quasi mai nelle rotte principali, e proprio per questo colpisce chi decide di arrivarci. Castelvecchio Calvisio è situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, conta poco più di 100 abitanti ma racchiude un patrimonio architettonico e paesaggistico sorprendente. La forma ellittica del borgo fortificato lo rendono un luogo praticamente unico tra i centri medievali. Pur avendo attraversato una storia segnata da diversi terremoti, resiste, e anzi si afferma come destinazione turistica per i viaggiatori che amano scoprire luoghi autentici e veri.

Itinerario in moto tra Lazio e Abruzzo: Castelvecchio Calvisio

Mappa

Percorso

È l’occasione per una traversata dell’Appennino Abruzzese partendo dal versante laziale, dunque da Rieti. Segui la statale SS17 verso L’Aquila, per poi tuffarti nel cuore dell’Abruzzo interno e imboccare il lungo rettilineo che ti conduce a Castelnuovo. Svolta a sinistra sulla SP8 e in pochi minuti ti troverai a Castelvecchio Calvisio. Il tempo di percorrenza è di meno di due ore, per circa 90 km di strada.

Castelvecchio Calvisio, una storia che resiste al tempo (e ai terremoti)

La Chiesa di San Giovanni Battista a Castelvecchio Calvisio
La Chiesa di San Giovanni Battista a Castelvecchio Calvisio

Questo borgo di montagna (1.045 m s.l.m.) nella Valle del Tirino in provincia di L’Aquila conta appena 123 abitanti, secondo i dati aggiornati al 2025. Come molti borghi dell’Abruzzo interno, anche Castelvecchio Calvisio ha conosciuto lo spopolamento e le ferite del terremoto del 2009. Ma qui, più che altrove, la volontà di resistere è stata più forte della paura.

Il borgo fortificato ellittico di Castelvecchio Calvisio

Le antiche mura di Castelvecchio Calvisio conservano ancora oggi la forma di un impianto ellittico medievale, molto raro da trovare altrove. Camminare nel centro storico è come entrare in una fortezza di pietra costruita in armonia con la montagna. Merita una visita la chiesa di San Cipriano, risalente al XIII secolo, e i resti dell’antica cinta muraria con la Porta di Torre Maggiore che introduce al centro storico, la Porta del Ponte Levatoio e la Porta San Martino (o Porta dell’orologio).

Cosa vedere nei dintorni (anche a piedi)

Se vuoi cogliere l’occasione per visitare altri borghi abruzzesi che valgono la pena, allora nei dintorni troverai pane per i tuoi denti: Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli d’Italia, a soli 15 minuti di strada; Rocca Calascio, iconico castello abruzzese affacciato sulla vallata, set di numerosi film; Campo Imperatore, l’altopiano che per paesaggi sembra uscito da un film western. Ma da Castelvecchio Calvisio puoi anche fare belle escursioni lungo le vie della transumanza: uno dei sentieri più noti è il Sentiero Italia CAI, che attraversa il borgo e collega alcuni dei punti più panoramici del Parco del Gran Sasso.

Sapori di montagna: dove mangiare nei dintorni

Anche se ci troviamo in un borgo piccolissimo, i sapori dell’Abruzzo montano si trovano facilmente, anche andando nei paesi vicini. A Santo Stefano di Sessanio, ad esempio, si possono gustare piatti a base di lenticchie locali (presidio Slow Food), arrosti di agnello e formaggi stagionati. Ma anche Castelvecchio Calvisio ha il suo legume tipico: è la cicerchia, un legume a metà tra il cece e la lenticchia. Dopo che le coltivazioni furono gradualmente dismesse, oggi sta ritornando in auge. A esso è dedicato un evento della seconda domenica di agosto: la Sagra della Cicerchia. Se ti trovi a passare nel territorio Abruzzese, sai dove andare a fare una mangiata di delizie locali!

Castelvecchio Calvisio immerso fra le montagne del Gran Sasso.
Castelvecchio Calvisio immerso fra le montagne del Gran Sasso.

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.

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