Questo paese abruzzese è uno di quei luoghi che non appaiono quasi mai nelle rotte principali, e proprio per questo colpisce chi decide di arrivarci. Castelvecchio Calvisio è situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, conta poco più di 100 abitanti ma racchiude un patrimonio architettonico e paesaggistico sorprendente. La forma ellittica del borgo fortificato lo rendono un luogo praticamente unico tra i centri medievali. Pur avendo attraversato una storia segnata da diversi terremoti, resiste, e anzi si afferma come destinazione turistica per i viaggiatori che amano scoprire luoghi autentici e veri.
È l’occasione per una traversata dell’Appennino Abruzzese partendo dal versante laziale, dunque da Rieti. Segui la statale SS17 verso L’Aquila, per poi tuffarti nel cuore dell’Abruzzo interno e imboccare il lungo rettilineo che ti conduce a Castelnuovo. Svolta a sinistra sulla SP8 e in pochi minuti ti troverai a Castelvecchio Calvisio. Il tempo di percorrenza è di meno di due ore, per circa 90 km di strada.
La Chiesa di San Giovanni Battista a Castelvecchio Calvisio
Questo borgo di montagna (1.045 m s.l.m.) nella Valle del Tirino in provincia di L’Aquila conta appena 123 abitanti, secondo i dati aggiornati al 2025. Come molti borghi dell’Abruzzo interno, anche Castelvecchio Calvisio ha conosciuto lo spopolamento e le ferite del terremoto del 2009. Ma qui, più che altrove, la volontà di resistere è stata più forte della paura.
Le antiche mura di Castelvecchio Calvisio conservano ancora oggi la forma di un impianto ellittico medievale, molto raro da trovare altrove. Camminare nel centro storico è come entrare in una fortezza di pietra costruita in armonia con la montagna. Merita una visita la chiesa di San Cipriano, risalente al XIII secolo, e i resti dell’antica cinta muraria con la Porta di Torre Maggiore che introduce al centro storico, la Porta del Ponte Levatoio e la Porta San Martino (o Porta dell’orologio).
Se vuoi cogliere l’occasione per visitare altri borghi abruzzesi che valgono la pena, allora nei dintorni troverai pane per i tuoi denti: Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli d’Italia, a soli 15 minuti di strada; Rocca Calascio, iconico castello abruzzese affacciato sulla vallata, set di numerosi film; Campo Imperatore, l’altopiano che per paesaggi sembra uscito da un film western. Ma da Castelvecchio Calvisio puoi anche fare belle escursioni lungo le vie della transumanza: uno dei sentieri più noti è il Sentiero Italia CAI, che attraversa il borgo e collega alcuni dei punti più panoramici del Parco del Gran Sasso.
Anche se ci troviamo in un borgo piccolissimo, i sapori dell’Abruzzo montano si trovano facilmente, anche andando nei paesi vicini. A Santo Stefano di Sessanio, ad esempio, si possono gustare piatti a base di lenticchie locali (presidio Slow Food), arrosti di agnello e formaggi stagionati. Ma anche Castelvecchio Calvisio ha il suo legume tipico: è la cicerchia, un legume a metà tra il cece e la lenticchia. Dopo che le coltivazioni furono gradualmente dismesse, oggi sta ritornando in auge. A esso è dedicato un evento della seconda domenica di agosto: la Sagra della Cicerchia. Se ti trovi a passare nel territorio Abruzzese, sai dove andare a fare una mangiata di delizie locali!
Castelvecchio Calvisio immerso fra le montagne del Gran Sasso.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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