Non solo è uno dei borghi simbolo dell’Alta Marca Trevigiana, ma è anche una delle perle incastonate tra le colline del Prosecco, riconosciute Patrimonio dell’Umanità. Il nome di Pieve di Soligo potrebbe non suonare noto a tutti, ma chi ama l’eleganza discreta del Veneto autentico non può perdersi questo centro costellato da ville venete storiche, alcune private, altre aperte per visite, eventi o degustazioni. Il colpo d’occhio è unico: piccoli palazzi bianchi, vigneti ordinati, filari che si rincorrono come onde e uno skyline di campanili e colline.
Foto di copertina tratta dalla Pagina Facebook della Città di Pieve di Soligo.
Dalle colline del prosecco questo percorso ci porta ai piedi delle Prealpi Bellunesi, dunque un’esplorazione molto suggestiva del Veneto interno. Pieve di Soligo dista una ventina di minuti da Conegliano. Prosegui poi per Molinetto della Croda e poi per Cison di Valmarino. Sali dunque verso il passo Praderago, un valico stretto e panoramico amato dai motociclisti più esperti, da dove si apre una vista spettacolare sulla Val Belluna. Scendi infine nel bellunese, fino ad arrivare a Mel, punto d’arrivo del percorso, borgo affascinante e premiato come “Borgo dei Borghi” nel 2018. Il tempo in sella è di circa un’ora e mezza; la distanza è di 51 km.
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Pieve di Soligo è capoluogo storico del Quartier del Piave, il pianoro situato a nord del corso del fiume e che arriva fino alle colline dell’Alta Marca Trevigiana. Il Comune ha undicimila abitanti, si trova nella provincia di Treviso, Veneto: fa parte delle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La primavera e l’autunno sono perfetti per visitarlo, con temperature miti, vigneti in fiore o dorati, e meno traffico. Ma anche l’estate regala belle giornate, con eventi, sagre e degustazioni enologiche. In ogni caso, le ville venete sono un piacere da vedere in ogni momento dell’anno.
Il cuore di Pieve di Soligo è raccolto ma curatissimo. Vale la pena passeggiare lungo il fiume Soligo, costeggiato da panchine e alberi secolari. Da lì, in pochi minuti, si arriva a Villa Brandolini, la villa più importante della cittadina, sede della Fondazione Francesco Fabbri, che ospita mostre di arte contemporanea e fotografia. I giardini della villa sono aperti al pubblico e offrono una vista perfetta sui vigneti. Tra Pieve di Soligo, Refrontolo, Farra e Solighetto si susseguono molte altre ville venete: tra le più note Villa Balbi Valier, Villa Brandolini Rota, Villa Morona De Gastaldis e Villa Dirce.
Il Duomo di Santa Maria Assunta, anche conosciuto semplicemente come Duomo di Soligo, è costruito su un impianto medievale più volte rimaneggiato; conserva al suo interno opere d’arte del XVIII secolo e una pala attribuita a Francesco da Milano.
A soli 10 minuti da Pieve di Soligo, in direzione Refrontolo, si trova uno dei simboli più amati della Marca Trevigiana: il Molinetto della Croda, un antico mulino del Seicento incastonato nella roccia, affacciato su una piccola cascata. Un angolo bucolico e fotogenico, da non perdere. Te ne avevamo già parlato in un itinerario apposta.
Proseguendo verso nord, ecco uno dei Borghi più belli d’Italia: Cison di Valmarino, con il suo Castel Brando e le botteghe artigiane che animano le vie acciottolate. Ogni estate ospita eventi come Artigianato Vivo, perfetto per una sosta suggestiva. Anche di questo luogo ti avevamo parlato in un itinerario in moto.
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Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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