Il mistero della Porta Alchemica ti farà venir voglia di visitare questo paese della Sabina a soli 20 minuti da Rieti

Il mistero della Porta Alchemica ti farà venir voglia di visitare questo paese della Sabina a soli 20 minuti da Rieti

L'enigmatica struttura in pietra ti introdurrà alla scoperta di natura, leggende, panorami e borghi nascosti.
Paolo Albera  | 04 Ago 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
Foto di Veranika Severyna, tratta dalla pagina Facebook del Comune di Rivodutri.

È un piccolo borgo in provincia di Rieti, abbracciato dai Monti Reatini e affacciato su una delle zone più verdi e ricche d’acqua dell’Italia centrale. Rivodutri potrebbe essere simile a tanti paesi del nostro territorio, e invece no: nel suo centro c’è un monumentale arco decorato con simboli esoterici, che introduce i visitatori di passaggio in una dimensione di sogno e mistero. La località della “Porta Alchemica” è perfetta come tappa per un itinerario in moto nel cuore della Sabina, ma anche per chi ama camminare, fotografare o semplicemente scoprire qualcosa che sfugge alle rotte turistiche più battute.

Foto di copertina di Veranika Severyna, tratta dalla pagina Facebook del Comune di Rivodutri.

Itinerario in moto in Sabina: Rivodutri

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Percorso

Il nostro itinerario si muove tra monti, acque e borghi senza tempo, per un totale di 56 km (totale tempo in sella: un’ora e mezza). Punto di partenza è Terni, una delle città umbre più importanti. Prendi la strada del Porto fino a Piediluco, con il lago, il borgo medievale e l’Abbazia di San Pietro. Continua sul Vocabolo della Spolentina fino ad arrivare a Rivodutri: tappa centrale, da esplorare a piedi e con calma. Prosegui nella vicina Poggio Bustone, il paese di San Francesco (e di Lucio Battisti!), con vista sulla Valle Santa. Infine raggiungi il capoluogo Rieti, attraverso la Via Ternana, per chiudere il giro con un pranzo o una sosta nel centro storico.

Rivodutri, dove l’acqua e la pietra raccontano storie antiche

 

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Rivodutri è un Comune sparso di un migliaio di abitanti. Si trova a 560 m s.l.m. nel territorio della Sabina, in provincia di Rieti, Lazio. Oltre al nucleo centrale, è fatto di frazioni, strade secondarie, sorgenti e ville antiche. Il nome stesso richiama l’intreccio di due fiumi che qui si incontrano: il Santa Susanna e il Turano.

La Porta Alchemica di Rivodutri: enigma tra storia e leggenda

Ma ciò che rende Rivodutri davvero unico è la sua Porta Alchemica, una struttura in pietra datata XVII secolo, riscoperta solo nel Novecento, ricostruita e oggi conservata nei pressi del centro storico. Su di essa compaiono simboli esoterici, iscrizioni in latino, riferimenti all’ermetismo e ai principi della trasformazione alchemica. Gli studiosi discutono ancora oggi sul significato esatto di questa porta. Le origini e i motivi della costruzione sono ignoti. Ma una cosa è certa: non si tratta di un semplice ornamento architettonico. Visitandola, si ha l’impressione di essere di fronte a qualcosa che ancora oggi ci parla, tra realtà e suggestione.

La Sorgente di Santa Susanna

Non può mancare un passaggio alla Sorgente di Santa Susanna, che dà vita a un’area naturalistica tra le più limpide d’Italia e tra le sorgenti più grandi d’Europa per portata (5000 litri d’acqua al secondo). Qui nasce un fiume già adulto: la quantità d’acqua che sgorga direttamente dalla montagna è sorprendente, e regala un paesaggio quasi fiabesco, in particolare al tramonto o nelle prime ore del mattino.

Cosa vedere a Rivodutri (oltre alla Porta)

Anche al di là della Porta Alchemica, il borgo ha molto da offrire al visitatore. Il centro storico, piccolo ma curato, si snoda tra viuzze in pietra, fontane, portali antichi e scorci sul paesaggio circostante. Da vedere è la Chiesa di San Michele Arcangelo, di origini medievali e completamente ricostruita nel Settecento, con una bella vista panoramica. Il consiglio è di non fermarsi solo a Rivodutri, ma di esplorare anche i paesi vicini: da Poggio Bustone a Labro, da Leonessa a Greccio. Proprio a quest’ultimo abbiamo dedicato un itinerario che ti farà scoprire luoghi stupefacenti. In questa zona l’Appennino si fa intimo, accessibile, inedito, e un viaggio in moto è il modo migliore per scoprirlo.

 

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Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.

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