Giro delle Ville Venete: 24 tesori della regione da scoprire on the road - TrueRiders

Giro delle Ville Venete: 24 tesori della regione da scoprire on the road

Il capolavoro architettonico di Andrea Palladio, inserito tra i siti UNESCO, costituisce uno dei luoghi turistici più affascinanti del Veneto.
Antonia Festa  | 07 Ago 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Il complesso delle Ville Palladiane dell’entroterra Veneto, che si estende tra le province di Padova, Venezia, Treviso, Rovigo e Vicenza, è uno dei meravigliosi tesori dell’UNESCO in Italia, perché rappresenta la massima espressione dell’architettura veneta del XVI e XVII secolo. Andrea Palladio, uno dei più influenti architetti del Rinascimento, venne ingaggiato per progettare residenze di pregio, alle quali conferì uno stile ricercato e classicista, che possiamo definire “immortale”. Ancora oggi, dopo quasi mezzo millennio, alcune di queste ville, come Godi Malinverni, Badoer, Maser e Poiana, rievocano, nell’immaginario comune, la bellezza di quei luoghi. Il Palladianesimo fu un vero e proprio movimento architettonico che raggiunse addirittura gli Stati Uniti d’America. Oggi vogliamo portarvi alla scoperta delle ville venete Palladiane in moto, magari per offrirvi un weekend all’insegna della cultura. 

Ville Palladiane in moto: l’itinerario

Mappa

Itinerario

Il percorso tocca alcune delle più celebri ville del Palladio. Le province interessate (Rovigo, Vicenza e Treviso) sono quelle con la maggiore concentrazione di edifici, ma il percorso è modificabile a seconda del tempo a disposizione. Partiamo da Villa Badoer. Prendiamo Via Zabarella e svoltiamo a sinistra per rimanere su Via A. Palladio/Via Zabarella/SP24. Giriamo a destra su Via Zabarella/SP16 per poi entrare in SS434. Lungo questa direttrice imbocchiamo l’uscita verso A31 e in direzione Via Maddalena. Immettiamoci su SP 123/Strada Provinciale 123 e, poi, prendiamo Via Caldumare/SP XI. In 34 minuti siamo a Villa Pojana. Da Via Castello/SP XI/Strada Provinciale Pojanese ci dirigiamo verso Via Andrea Palladio/Via Palladio per poi imboccare SP4 Strada Provinciale Mediana/SP113. Seguiamo le indicazioni per Piovene R/A31/Milano/Venezia ed entriamo in A31. Prendiamo l’uscita l’uscita E70/A4 ed entriamo in A4/E70 per uscire a Vicenza. 

Continuiamo su Via Nuova Gasparona/Via SS 248/Tangenziale Sud di Bassano del Grappa/SP111, alla rotonda imbocchiamo la seconda uscita e prendiamo la tangenziale Sud di Bassano del Grappa/SS47. Prendiamo l’uscita per SP57, immettiamoci su Via Bassanese, alla rotonda proseguiamo dritto su Via Spin/SP248. Successivamente, prendiamo Via Foresto Nuovo/SP101, Via Palladio/SP84, Via Barbaro e siamo a Villa Maser, la nostra tappa finale. 

Ville Palladiane in Veneto: un tesoro storico e architettonico immortale


Ville Palladiane in Veneto: un tesoro storico e architettonico immortale

La costruzione delle prime ville Palladiane, così chiamate in onore delll’architetto e progettista Andrea Palladio che le realizzò, risale agli anni ’50 del Cinquecento, nel periodo di massimo splendore della città di Vicenza. Commissionate dalle nobili famiglie dell’epoca come i Pisani, questi edifici rappresentavano un’evoluzione “domestica”, sebbene monumentale, dell’arte greco-romana tipica dei templi e degli edifici pubblici. Il complesso delle opere avrebbe avuto degli edifici di riferimento specifici, come il Tempio di Ercole Vittorioso a Tivoli, vicino Roma. In effetti, le costruzioni sono caratterizzate da frontoni, colonne e logge decorative, simbolo di eleganza, equilibrio e simmetria, in cui l’antico dialoga con il moderno condizionando l’impianto urbano.

Nel corso di tutta la seconda metà del Cinquecento, la campagna vicentina e rovigotta si arricchì di pronai classicheggianti, di timpani decorati e di abitazioni monumentali generalmente dalla pianta centrale. Nel 1994, ben 24 delle Ville Palladiane furono incluse nella lista UNESCO dei siti Patrimonio dell’Umanità e, in particolare:

  • Villa Trissino (Cricoli);
  • Villa Gazzotti Grimani (Bertesina);
  • Villa Almerico Capra o La Rotonda (Vicenza);
  • Villa Angarano (Bassano del Grappa);
  • Villa Caldogno (Caldogno);
  • Villa Chiericati (Grumolo delle Abbadesse);
  • Villa Forni Cerato (Montecchio Precalcino);
  • Villa Godi (Lonedo di Lugo Vicentino);
  • Villa Pisani (Bagnolo di Lonigo);
  • Villa Poiana (Poiana Maggiore);
  • Villa Saraceno (Agugliaro);
  • Villa Thiene (Quinto Vicentino);
  • Villa Trissino (Sarego);
  • Villa Valmarana (Bolzano Vicentino e Monticello Conte Otto);
  • Villa Badoer o La Badoera (Fratta Polesine);
  • Villa Barbaro (Maser);
  • Villa Emo (Vedelago);
  • Villa Zeno (Cessalto);
  • Villa Foscari o La Malcontenta (Mira);
  • Villa Pisani (Montagnana);
  • Villa Cornaro (Piombino Dese);
  • Villa Serego (San Pietro in Cariano);
  • Villa Piovene (Lugo Vicentino).

Dove mangiare a Vicenza, dopo la visita alle ville Palladiane

Se, dopo aver fatto il giro delle ville Palladiane avete voglia di mangiare qualche prelibatezza locale, vi suggeriamo dei ristoranti perfetti per una tappa-ristoro nel cuore del Veneto:

  • Antico Guelfo (Contrada Pedemuro S. Biagio, 90, Vicenza): è un ristorante che sorge nel cuore di Vicenza. L’accoglienza calorosa sarà resa ancora più piacevole dai piatti del menù, tra cui crostini al baccalà e spaghetti alla chitarra con capesante e zucca;
  • Il Ceppo Gastronomia e Bistrot (Corso Andrea Palladio, 196, Vicenza): l’ingrediente base del piatto principe è il baccalà e, dunque, è irrinunciabile il mitico baccalà alla vicentina con fette di polenta grigliata;
  • Osteria Il Cursore (Str. Pozzetto, 10, Vicenza): è una trattoria storica rinomata per la cucina veneta autentica. Il menù offre il baccalà alla vicentina, i bigoli al ragù d’anatra, sarde in saor e seppie in umido con patate e, per concludere, dolci fatti in casa, tra cui la torta di mele.
Antonia Festa
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