Curve, grotte e cavità, borghi arroccati sulle rive, tanta natura e panorami mozzafiato: questo e molto altro è il Lago di Garda. Il bacino lacustre più grande d’Italia è per molti un mare tra le montagne, per il quale è davvero difficile coglierne i confini, tre le Regioni bagnate e una varietà paesaggistica straordinaria. Alture innevate d’inverno e verdeggianti d’estate, dolci colline e località tutte diverse, custodi di preziosissimi gioielli naturalistici, questo posto è perfetto per creare un itinerario unico e originale. A cavallo tra natura, storia, cultura, arte, sport e divertimento, il Lago di Garda riesce ad accontentare proprio tutti. Pronti a partire?
Per seguire a 360° il bacino lacustre più grande d’Italia, è preferibile percorrere il classico giro del Lago di Garda. Noi abbiamo deciso di proporlo con partenza e arrivo a Malcesine, per un totale di 169 chilometri. La strada non è affatto complicata; lasciata Malcesine, si prosegue verso nord lungo la SR249 (che diventa SS249 entrando in Trentino) e si arriva a Torbole e a Riva del Garda. Da qui, parte la mitica SS45bis, ovvero la Gardesana occidentale, che tocca nell’ordine Limone sul Garda, Toscolano Maderno e Gardone Riviera, fino alla città di Salò. A questo punto, si prende la SP572 che, dopo un breve tratto di entroterra, tocca Padenghe sul Garda e devia verso Desenzano del Garda. Dopo aver toccato Sirmione, si ritorna a Peschiera del Garda. La SR249 riprende la direzione nord attraverso Bardolino, Lazise e Torri del Benaco prima di fare rientro a Malcesine, per un totale di 169 chilometri in circa 5 ore, soste escluse. Per un’esperienza più rilassante, consigliamo di spezzare l’itinerario in almeno due giorni e godersi le tappe intermedie.
Lago di Garda, una storia leggendaria e le sue 25 perle
Desenzano del Garda, considerata la “capitale” del lago con il suo porto e l’antico castello, è tra le località più famose della zona, mentre Manerba è per molti il miglior punto di osservazione su tutto il territorio gardesano. Degne di nota sono anche Salò, Limone sul Garda, Tremosine e Riva del Garda, la perla del Trentino. Malcesine è perfetto per chi ama i bei paesaggi, insieme a Peschiera, mentre per chi cerca il divertimento è imperdibile una tappa al parco di Gardaland.
Ognuno di questi luoghi ha una storia da raccontare. Con una superficie di 370 chilometri quadrati e dalle acque di colore blu intenso, il Lago di Garda si apre a cerniera per ben 52 chilometri di lunghezza e 16 di larghezza tra tre Regioni italiane: Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto. I 25 Comuni che affacciano sul Benaco sono i seguenti:
I consigli per visitare al meglio il Lago di Garda
“Un’oasi xerotermica prealpina“, è così che viene scientificamente definito il clima del Lago di Garda, non troppo caldo d’estate né rigido d’inverno, perché l’acqua più fredda dell’aria nel periodo estivo e più calda d’inverno riesce a mitigare la temperatura durante tutto l’anno (quasi sempre compresa tra i 10 °C di minima e i 30 °C di massima). I periodi migliori per visitare il lago di Garda sono la primavera e la fine dell’estate, tra maggio e settembre, quando anche il traffico sulle strade è meno intenso.
Altro piccolo consiglio da segnare sul taccuino del viaggiatore: meglio percorrere il Lago di Garda in moto in senso antiorario (come abbiamo segnalato nel nostro consiglio di itinerario), per non rischiare che nel tardo pomeriggio, andando verso Peschiera del Garda, si viaggi con il sole negli occhi. La guida risulterebbe difficile e anche pericolosa. Intorno al lago sorgono, inoltre, tante strutture ricettive, alberghi, b&b e campeggi, dove si può trascorrere la notte. Diverse sono le strutture che offrono servizi per i bikers, come ambienti idonei per poter asciugare il proprio abbigliamento e parcheggi coperti e sorvegliati dove poter lasciare la moto durante la notte. A disposizione anche dei veri “kit del motociclista”, con cartine, moto-itinerari alternativi e indirizzi di officine per poter gustare al meglio i percorsi in sella sul Lago di Garda.
Tra i tragitti che non possono mancare assolutamente nel palmares del motociclista, infine, va citata la Strada della Forra, un percorso talmente affascinante che Winston Churchill lo definì “l’ottava meraviglia del mondo“, un insieme suggestivo di curve, tra tunnel stretti e avvincenti che spaccano la montagna e si affacciano a strapiombo sul lago.
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