Acqua, birra e succhi di frutta: il Pian della Mussa è la culla per tantissimi prodotti che consumiamo ogni giorno

Acqua, birra e succhi di frutta: il Pian della Mussa è la culla per tantissimi prodotti che consumiamo ogni giorno

Tra le Alpi piemontesi c'è un luogo con sentieri mozzafiato, rifugi attrezzati e luoghi avvolti dal mistero: scopriamo il Pian della Mussa.
Antonia Festa  | 20 Ago 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
Ascolta i podcast
 

Le sorgenti di montagna possono far nascere grandi fiumi. Al Pian della Mussa sorge il torrente Stura di Lanzo ed è da questo luogo che viene imbottigliata l’acqua usata per produrre succhi di frutta e una squisita birra. Il posto, inoltre, è il punto di partenza di un importante acquedotto che arriva fino alla città di Torino e rifornisce gran parte del capoluogo piemontese. Non è finita qui: è acqua che va anche nello spazio, poiché fa parte delle forniture della Stazione Spaziale Internazionale! Tutto ciò ci ricorda quanto sia importante la montagna per la nostra vita, ma ci fa sorgere anche la curiosità di andare a visitare un luogo bellissimo: un vasto pianoro al limite delle Valli di Lanzo, coronato dalle Alpi.

Da Torino al Pian della Mussa: l’itinerario

Mappa

Percorso

Prima di tutto, c’è da tener conto del periodo del viaggio: nella stagione invernale non è possibile arrivare in moto fino al Pian della Mussa vero e proprio, che è solitamente ricoperto di neve e diventa mèta di camminatori con ciaspole oppure sciatori di fondo. La strada completa si può fare da maggio a ottobre, che è il periodo in cui la strada non subisce interruzioni. La partenza è da Torino e il percorso è semplicissimo, perché occorre seguire nient’altro che la provinciale SP1 delle Valli di Lanzo, che attraversa Venaria, costeggia la Reggia e il parco La Mandria, arriva a Lanzo e sale verso Ceres, Ala di Stura e infine Balme che è il comune in cui si trova il Pian della Mussa. Arrivato al vasto pianoro, ci sono diversi rifugi dove puoi rifocillarti e rilassarti.

Il Pian della Mussa: cosa fare e vedere nei dintorni


Il Pian della Mussa: cosa fare e vedere nei dintorni

Il Pian della Mussa si trova a un’altitudine di 1850 m s.l.m., sopra il centro abitato di Balme. Il pianoro è lungo quasi 3 chilometri ed è frequentato da tanti escursionisti che salgono al Rifugio Gastaldi (2659 m), all’Uia di Ciamarella (3676 m) e all’Uia di Bessanese (3604 m), perché perfetto per una giornata soleggiata in montagna, per respirare aria fresca.

Balme, il paese del Pian della Mussa

Il borgo di Balme, storicamente, è punto di riferimento degli alpinisti, che conoscono le tante vette dei dintorni. L’Ecomuseo delle Guide Alpine Antonio Castagneri (Via Capoluogo 139, vicino alla piazza principale) è il luogo che espone oggetti d’epoca e racconta le epoche in cui i balmesi, abituati a percorrere quotidianamente le montagne dal Pian della Mussa, sono diventati tra le prime guide alpine. Le visite si svolgono solo su prenotazione, scrivendo un’email all’indirizzo info@comune.balme.to.it oppure chiamando il numero 0123 82902. La centrale idroelettrica di Balme, inoltre, è punto strategico dell’acquedotto inaugurato nel 1922 che arriva fino a Torino.

Ceres… da non confondere con la birra

Sotto Balme e il Pian della Mussa, c’è Ceres, località a 704 m s.l.m. Non c’entra nulla con la famosa marca di birra, ma la notizia dell’omonimia è giunta fino all’amministrazione del brand danese, che ha organizzato la festa dei 60 anni della Ceres… proprio a Ceres! Da vedere c’è il Museo delle genti delle Valli di Lanzo, esposizione storico-etnografica che racconta il passato del territorio.

Lanzo e il ponte del diavolo

Nella valle che culmina al Pian della Mussa, il centro più importante è Lanzo, con l’affascinante Ponte del Diavolo. Secondo la leggenda, sarebbe stato il diavolo a costruire il ponte, pretendendo l’anima del primo a transitare; per ingannarlo venne fatto passare un cagnolino e, dunque, il diavolo si adirò, sbattendo violentemente le zampe sulle rocce e formando le cosiddette “Marmitte dei Giganti“. A prescindere dalle credenze popolari, è stato annoverato tra i 30 ponti più belli d’Italia da una ricerca del quotidiano La Repubblica.

[foto copertina @Marco Fine / Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Antonia Festa
Antonia Festa
In evidenza


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur