4 giorni a settimana e 3 mesi all'anno: è la galleria del Piemonte che ogni motociclista sogna di fare almeno una volta

4 giorni a settimana e 3 mesi all’anno: è la galleria del Piemonte che ogni motociclista sogna di fare almeno una volta

Galleria dei Saraceni
Emanuele Ferretti  | 23 Ago 2025  | Tempo di lettura: 2 minuti
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Salire lungo la storica Strada militare 79, che collega i forti Fenil, Pramand, Föens e Jafferau, è molto più di un semplice percorso ad alta quota: è un viaggio attraverso la storia e la bellezza delle Alpi. Questa via, costruita alla fine del XIX secolo per difendere la conca di Bardonecchia, si snoda tra boschi, vallate e panorami mozzafiato, trasformando ogni curva in un’emozione.

Galleria dei Saraceni in moto: l’itinerario

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La partenza avviene poco sopra Salbertrand, dove la strada comincia ad arrampicarsi tra i boschi. Salendo, il paesaggio si apre e lascia spazio al Forte Fenil, un baluardo arroccato su un terrazzo roccioso che un tempo proteggeva il fondovalle. Proseguendo, si raggiunge il Colletto Pramand, punto strategico che offre vedute spettacolari e da cui una deviazione conduce al Forte Pramand, un’opera militare a due piani che racconta l’ingegno e la determinazione delle epoche passate.

Dopo un tratto panoramico, il percorso regala uno dei momenti più emozionanti: l’ingresso nella celebre Galleria dei Saraceni, un tunnel scavato nel cuore del Monte Seguret. Lungo quasi un chilometro e con la sua caratteristica forma a “U”, fu costruito per proteggere la strada dalle frane e rappresenta una delle opere più ingegnose di tutta la rete militare alpina. Attraversarlo oggi è un’esperienza unica: il buio, il silenzio e il fresco delle pareti rocciose raccontano di tempi lontani e fatiche incredibili.

Usciti dalla galleria, il tracciato prosegue verso il Forte Föens, sospeso tra cielo e roccia. Da qui lo sguardo spazia su vallate immense e cime maestose, un panorama che toglie il fiato e invita a fermarsi, respirare e contemplare. L’ultimo tratto conduce al maestoso Forte Jafferau, a quasi 2.800 metri di quota, una delle fortificazioni più alte delle Alpi. Qui, il tempo sembra fermarsi: tra i ruderi e le pietre consumate dal vento, si percepisce ancora l’eco delle storie di soldati, ingegneri e montanari che hanno vissuto e lavorato in questi luoghi estremi.

Questo percorso non è soltanto un itinerario off-road, è un vero viaggio nel tempo, un cammino che unisce avventura, paesaggio e memoria storica. Ogni forte racconta una storia, ogni tornante regala una prospettiva diversa e ogni sosta diventa un momento di connessione profonda con la montagna. Quindici anni fa ho avuto la fortuna di percorrerlo in sella a una Transalp 650, e ancora oggi è uno di quei tragitti che porto nel cuore. Lo consiglio a chiunque ami la moto e la montagna: è un’esperienza unica, ma richiede abbigliamento adeguato e la massima attenzione, perché il percorso, seppur affascinante, può essere impegnativo in alcuni tratti.

Il Tour dei Forti è un’avventura che resta dentro, capace di fondere adrenalina e storia, bellezza e introspezione. Un viaggio che, una volta vissuto, non si dimentica più.

Emanuele Ferretti
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