Tra Firenze e Bologna non c'è solo la Via degli Dei, ma anche un magnifico borgo sul fiume di Dante

Tra Firenze e Bologna non c’è solo la Via degli Dei, ma anche un magnifico borgo sul fiume di Dante

Non solo Via degli Dei: tra acqua e pietra, Portico di Romagna e San Benedetto in Alpe raccontano il “fiume di Dante”, cammini ombrosi, cascate spettacolari e una cucina di montagna che profuma di castagne e tradizione.
Eugenio Amodeo  | 27 Ago 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
1577597443

Tra l’Appennino toscoromagnolo e le pieghe dei boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Portico e San Benedetto è un comune diffuso che unisce due anime — Portico di Romagna e San Benedetto in Alpe — affacciate sul Montone, il “fiume di Dante”. Qui l’Alighieri passò in esilio e citò l’Acquacheta nell’Inferno: non stupisce, quindi, che ogni sentiero e ogni ponte abbiano ancora un’eco letteraria.

Un giro in moto tra la natura di San Benedetto in Alpe e la storia di Portico di Romagna

Portico di Romagna è il punto d’ingresso ideale. Il suo tessuto medievale, con case in pietra, androni voltati e ballatoi in legno, si raccoglie attorno alla piazza. Poco più in là, il trecentesco Ponte della Maestà scavalca il Montone con un’eleganza sobria e fotogenica: è il luogo perfetto per capire il rapporto del borgo con l’acqua, che qui detta ritmi e stagioni. Passeggiando tra le vie troverete piccoli atelier, insegne di osterie e balconi fioriti; basta alzare lo sguardo per vedere crinali boscati e, d’autunno, sfumature di castagni e faggi.
San Benedetto in Alpe vive all’ombra dell’antica abbazia benedettina, che per secoli ha custodito pellegrini e viandanti. Da qui parte l’escursione più famosa: il sentiero per la Cascata dell’Acquacheta, facile e ben segnalato, che risale la valle tra alti alberi, antiche mulattiere e radure. Il fragore della caduta d’acqua, incastonata in una gola scenografica, ripaga della camminata e racconta meglio di qualunque guida perché quei versi danteschi sono rimasti nella memoria collettiva. In estate, l’ombra del bosco regala frescura; in primavera e dopo piogge, la portata è al massimo e lo spettacolo assicurato.
La tavola è un’altra buona ragione per fermarsi. In trattoria chiedete i tortelli di patate (anche “sulla lastra”), i cappelletti in brodo nelle stagioni fredde, salumi di cinta e formaggi di malga. Piadina calda, funghi porcini, cacciagione e miele di castagno raccontano i sapori di quota; in autunno, le sagre legate al marrone animano le piazze con mercatini e profumi di caldarroste. D’estate, i chioschi sui fiumi servono taglieri e piatti semplici da gustare all’aperto. Quando andare? Tutto l’anno, ma la mezza stagione regala il meglio: primavera per i verdi saturi del bosco e acque gonfie; autunno per foliage e funghi. L’inverno, più silenzioso, è perfetto per chi cerca quiete e camini accesi. Per la base, Portico offre alloggi di charme in antiche dimore; San Benedetto è strategica per i camminatori; Bocconi piace a chi desidera natura immediata. Tra Firenze e Bologna, oltre alla celebre Via degli Dei, c’è dunque un’altra via: quella dell’acqua, della pietra e del tempo lento. Seguitela fino a Portico e San Benedetto, e scoprirete un Appennino autentico, a misura di passo e di sguardo.

L’itinerario

Partendo da Rocca San Casciano, si imbocca la SS67 in direzione sud e, dopo circa 7 km, si raggiunge Portico e San Benedetto. Proseguendo lungo la SS67, si svolta poi a destra su Via Monte Busca/SP22 seguendo le indicazioni per Tredozio: lungo questo tratto si incontra il suggestivo Vulcano del Monte Busca. Continuando sulla SP22 e successivamente sulla SP86, si arriva a Tredozio. Da qui il percorso procede lungo Via Collina e la Provinciale di Lutirano, fino a congiungersi con la Strada Provinciale Modiglianese, che porta a Marradi. Si segue quindi la SR 302 Brisighellese-Ravennate e, svoltando sulla SP477, si sale verso l’Appennino fino a Prato all’Albero. Restando sulla stessa provinciale, che si snoda tra curve e panorami boscosi, si raggiunge infine Palazzuolo sul Senio, cuore dell’Alto Mugello. Potete consultare la mappa nello specifico qui.

Eugenio Amodeo
Eugenio Amodeo
In evidenza


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur