120 milioni di libri provengono idealmente da qui: questa città dell'Umbria ha ispirato una delle saghe più lette della storia

120 milioni di libri provengono idealmente da qui: questa città dell’Umbria ha ispirato una delle saghe più lette della storia

Una città sotterranea immersa nella "terra delle acque", uno scrittore inglese e un curioso scambio di lettere che ha portato l'Umbria nel cuore dei lettori ai quattro angoli del globo
Stefano Maria Meconi  | 05 Set 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti

Chi non ha mai letto, almeno una volta, i libri della serie Le cronache di Narnia? Un mondo magico fatto di animali parlanti, creature mitologiche e streghe cattive, nato dalla penna di C.S. Lewis tra il 1939 e il 1956, capace di vendere 120 milioni di copie e divenendo il fenomeno editoriale per eccellenza del XX secolo. Lewis era un saggista britannico e anche un importante studioso del cristianesimo, amico dell’altro genio della letteratura Tolkien, ma una parte importante del suo successo la deve all’Italia. E in particolare, a una piccola località nel cuore dell’Umbria, a cui le fonti dicono che si sarebbe ispirato per i suoi lavori letterari. Ecco perché, stavolta, per vivere le curiosità del Bel Paese partiamo dal Regno Unito e arriviamo a Narni.

La storia del borgo che ha ispirato le Cronache di Narnia

Nonostante C.S. Lewis, l’autore delle Cronache di Narnia, non sia mai stato a Narni, ne era un grande conoscitore, grazie agli studi che ha effettuato di storia romana e lingua latina tra Oxford e Cambridge. Lo testimonia il lungo e proficuo scambio epistolare che ebbe, tra il 1947 e il 1954, con don Giovanni Calabria, presbitero canonizzato nel 1999, con cui per anni scambiò decine di lettere rigorosamente in lingua latina e che sono raccolte nel volume Una gioia insolita, edito nel 1995. Tornando alla storia più antica, il nome della città venne cambiato da Narnia a Narni dopo la conquista romana e il fiume che la attraversa si chiama Nera, Nar in antico umbro, termine che significa “acqua che scorre”: questo potrebbe essere un altro motivo per il quale Lewis ha scelto Narni, perché “l’acqua è la fonte della vita”. Acqua e natura collinare: Narni sorge a 240 m s.l.m. nel verde della provincia di Terni, un contesto particolarmente noto ai Romani, che qui iniziarono le prime opere idrauliche connesse all’attuale cascata delle Marmore, ma una zona abitata già in epoca paleolitica e poi dagli Osco-umbri, il cui insediamento in zona aveva il nome di Nequinum.

Dal fantasy alla realtà: ecco cosa vedere a Narni 

Narni ha dato il nome al regno misterioso e prodigioso di Narnia, ma la controparte che esiste davvero nel mondo reale è parimenti un luogo fiabesco e davvero ricco di tesori. I suoi beni culturali, i palazzi medievali e i reperti storici sono il riflesso di una storia millenaria che si è stratificata, conservando inalterate testimonianze delle civiltà e delle influenze che ne hanno fatto una delle più belle località dell’Umbria. Tra queste, di grande pregio è la Rocca Albornoz di Narni, risalente al 1367 e all’interno del quale è possibile visitare il complesso militare (il Maschio, i camminamenti di ronda e così via), l’Hortus Conclusus di origine medievale, il Giardino dei Semplici e le mostre di arte contemporanea che regolarmente animano la struttura.

Le fortificazioni di Narni non si limitano però alla Rocca: la Porta Ternana, il cui impianto attuale è di fine XV secolo, si presenta con un arco realizzato in pietra a bugnato, mentre sui lati spiccano i torrioni circolari, così come il grifo, simbolo della città, svetta nella parte centrale della struttura. Parimenti storico il ponte di Augusto, costruito intorno al 27 a.C. e considerato uno dei capolavori dell’ingegneria imperiale romana. A proposito di centro di poteri, quelli attuali si ritrovano nella compresenza dei due edifici del potere laico cittadino, il Palazzo dei Priori e il Palazzo Comunale, strettamente interconnessi, e la Concattedrale di San Giovenale, romanico-barocca, una delle tre sedi del vescovado di Terni-Narni-Amelia.

Narni sotterranea: una visita nelle viscere della terra

Una visita a Narni sotterranea è d’obbligo. La porta d’accesso a questa parte completamente sotto il livello attuale della strada è un’antichissima chiesa scoperta solo nel 1979, come già accennato, e conduce a quella che un tempo era la cattedrale della città, Santa Maria Maggiore, a una cisterna romana e alle segrete del Tribunale dell’Inquisizione. La visita si articola nei sotterranei dell’antico complesso del Convento di San Domenico, dalla chiesa affrescata, ai resti di un impianto romano con acquedotto, cisterna e annesso Lacus, una cella ricca di graffiti realizzati dai reclusi dal Tribunale dell’Inquisizione. Tanti i ritrovamenti archeologici venuti alla luce e valorizzati con i lavori di recupero e le installazioni luminose: un percorso che accompagna attraverso le varie fasi storiche di Narni. In particolare, un prigioniero che trascorse nella cella circa 90 giorni tra il 1759 e il 1760, Giuseppe Andrea Lombardini, incise parole e simboli in un linguaggio fatto di segni massonici e alchemici che, secondo un suo preciso disegno mentale, evitavano che il messaggio fosse compreso e cancellato dagli inquisitori: leggenda vuole che il suo fantasma aleggi ancora nella cella e nei sotterranei.

La visita alla Narni sotterranea è possibile nelle giornate di sabato, domenica e festivi (tranne il giorno di Natale), con turni di 30 minuti dalle 10.00 alle 17.30. Il costo è di 8 euro per gli adulti, di 5 euro tra 6 e 11 anni, gratuito per gli under 6. I biglietti si possono acquistare tramite il sito narnisotterranea.it.

Come arrivare a Narni

La bella cittadina di Narni dista solo 13 chilometri dal capoluogo di provincia di Terni, dove si può arrivare percorrendo la comoda Strada statale 3. Perugia, capoluogo di regione, dista poco più di 80 chilometri da percorrere sempre tramite la Statale 3 o attraverso la E45. Nonostante sia un po’ più lontana, anche Roma è una partenza fattibile per una gita a Narni, distando poco più di 100 chilometri da percorrere, tramite la A1, SS675 e SS205, in circa un’ora e mezza. Sempre dalla capitale esistono collegamenti giornalieri serviti da treni regionali e Intercity, che coprono la distanza Roma – Terni in meno di un’ora. Da qui si può proseguire per Narni in autobus, o scegliere treni che arrivano direttamente alla stazione di Narni – Amelia.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Giornalista, appassionato di viaggi e tecnologia, ho iniziato a occuparmi di TrueRiders sin dalla sua fondazione nel 2015. Mi piace raccontare il modo attraverso numeri e curiosità, perché ogni viaggio è un'esperienza da raccontare e condividere

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