Il parco più romantico del mondo è un gioiello medievale e si trova nel Lazio

Il parco più romantico del mondo è un gioiello medievale e si trova nel Lazio

L'antico borgo abbandonato e rinato come giardino è oggi diventato un'oasi verde che richiama visitatori da ogni parte del mondo: tra rovine, fiori e acqua, per scoprire un’oasi sospesa tra storia e natura
Eugenio Amodeo  | 17 Set 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
Giardino di Ninfa, Latina, Lazio
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Se il prestigioso giornale americano New York Times li ha nominati come il parco più romantico al mondo, evidentemente un motivo c’è. Certo, gli statunitensi sono innamorati dell’Italia (e vagli a dare torto, diremmo noi), ma quando si parla di natura d’autore gli USA non mancano certo di stupire, tra i vari Yellowstone, cascate del Niagara e chi più ne ha più ne metta. Poi, però, attraversano l’oceano, percorrono circa un’ora in direzione sud da Roma, e si ritrovano in un contesto unico al mondo: un misto tra un borgo del quale la natura si è riappropriata, un’oasi di campagna e tutto il fascino di un luogo dove coppie, famiglie e viaggiatori amanti del verde vogliono trascorrere una giornata diversa. Proprio in questo luogo del basso Lazio, a metà strada tra i Castelli Romani e la Ciociaria, c’è uno di quei luoghi che le ultime giornate d’estate ci invitano a scoprire, anche in vista dell’altrettanto speciale periodo del foliage.

Un antico borgo medievale è diventato il più romantico dei parchi d’Italia

La storia di questi giardini è relativamente recenti, essendo stati aperti al pubblico nel 1921 dal duca Gelasio Caetani di Sermoneta. Eppure, il parco non è così moderno come sembra, poiché ingloba i resti di un borgo medievale abbandonato. È proprio la commistione di elementi naturali e opera dell’uomo a renderlo così speciale. Un’area le cui bellezze si estendono per oltre 100 ettari e ospitano numerosi edifici, tra cui l’antico castello Caetani con la torre merlata, il palazzo del Municipio, la chiesa di Santa Maria Maggiore e il ponte del Macello. Tutto è circondato, immerso e protetto da enormi spazi alberati, prati all’inglese, fiumiciattoli, cascate e viali alberati. Soprattutto nei mesi primaverili e in estate, immergersi in questo luogo d’autore significa fare i conti con una natura straordinaria. Il modo migliore per ammirarla è ovviamente passeggiando, affacciandosi dagli antichi ponti romani in pietra che superano il fiume Ninfa. In questo luogo così iconico, peraltro, si conservano anche i resti dell’Hortus Conclusus, giardino delle delizie voluto da Nicolò III Caetani nel Cinquecento. Il cardinale, appassionato di botanica, fece costruire un giardino delle delizie ispirandosi alle ville palladiane in Veneto. Al suo interno, protetti dalle mura, erano coltivati preziosi agrumi tra cui delle cultivar tipiche della zona. Abbandonato dopo alcuni secoli, oggi si possono ammirare alcune fontane e piscine in pietra.

Un luogo da visitare in tutta serenità

La visita ai giardini di Ninfa si può fare unicamente nei weekend: per la stagione 2025, le aperture previste sono fino a domenica 9 novembre, ogni sabato e domenica, con un costo d’ingresso fisso di 15,75 euro e accessi scaglionati ogni mezz’ora, in modo da garantire una fruibilità più agevole per tutti ed evitare inutili assembramenti. Come è specificato sul sito ufficiale, i biglietti non sono rimborsabili e la fascia oraria scelta non è modificabile.

Cosa vedere nel bellissimo borgo non lontano da Roma

Castello Caetani di Sermoneta. Panorama di Sermoneta dall'alto. Latina, Lazio. Shutterstock_2036462780

In poco più di 50 chilometri, il percorso che ruota intorno al Giardino di Ninfa è ricchissimo di cose da vedere, tra cui la bella località di Norma con il suo Museo del Cioccolato, l’unico del suo genere nel Lazio e uno dei pochi in Italia dedicato a questo straordinario prodotto. Per dirlo, costo ingresso con degustazione € 2,50. Non lontano, gli scorci medievali dell’abbazia di Valvisciolo che risale addirittura all’VIII secolo e il borgo di Sermoneta sono dei veri e propri inviti a godere della storia del Lazio. Infine, per chi non rinuncia in ogni viaggio a un po’ di gusto, ci sono altre due mete sicuramente sfiziose: la prima è Bassiano, celebre per la produzione di un gustoso prosciutto crudo; la seconda è Sezze, dove gustare numerosi prodotti tipici (carciofi, mozzarelle e visciole) con vista sui Monti Lepini.

Consigli di viaggio

Giardini di Ninfa si trovano a Cisterna di Latina, circa 15 km dal capoluogo del Basso Lazio e a 80 km da Roma. Si può arrivare sia in autostrada (A1, uscita Valmontone e poi SP600) o con la SS148 Pontina (uscita Borgo Baisinizza, poi strade locali fino a Ninfa). In alternativa, è anche possibile percorrere la Via dei Laghi e attraversare i Castelli Romani, altra zona del Basso Lazio che merita sicuramente la visita. Di seguito una proposta di possibile itinerario.

Mappa

Percorso

L’itinerario parte da Norma, e affronta le curve di Via Norbana per circa 9 chilometri, con tappa intermedia ai Giardini di Ninfa. Da qui si prosegue sulla Via Ninfina, che costeggia l’Abbazia di Valvisciolo; in circa 7 chilometri si arriva a Sermoneta, dove parcheggiare fuori del centro storico e proseguire a piedi. Si percorrono poi 12 chilometri, sulla Via Valvisciolo, che portano a Bassiano, ritornando per un tratto verso Valvisciolo e poi girando a destra. La Via Sezze congiunge quest’ultima con Bassiano, un tratto in leggera discesa che passa in una zona verdissima. Da Sezze a Monticchio (14,3 km) il tratto della Via Romana Vecchia è in buona parte pianeggiante e facile.

Eugenio Amodeo
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