Certi luoghi accendono lo stupore non per la loro grandezza e imponenza, ma al contrario, per le loro dimensioni piccole e raccolte. Lontano dai grandi circuiti turistici, ma vicino alle belle colline molisane, si trova Ferrazzano, a poca distanza da Campobasso. Qui si trova il Teatro del Loto, conosciuto come “il più bel piccolo teatro d’Italia”. Con meno di 200 posti, ha ospitato spettacoli di respiro internazionale e rappresenta un gioiello di architettura e cultura che vale il viaggio. E allora partiamo!
Il viaggio attraversa tutto il Molise: parti da Isernia, prendi la SS17 e poi la SS618 per arrivare a Frosolone. Continua verso Oratino, “borgo degli scalpellini” affacciato sulla valle del Biferno, e raggiungi Campobasso, capoluogo regionale. Esci dalla città sulla SP58 e sali leggermente per raggiungere in pochi minuti Ferrazzano, che rappresenta il cuore dell’itinerario. Continua la traversata delle colline proseguendo verso Mirabello Sannitico, con i suoi uliveti e i resti archeologici romani, quindi si passa da Gildone. Percorrendo la statale SS17 raggiungi Jelsi e svolta a destra per raggiungere la tappa finale, Riccia, borgo collinare celebre per la festa dell’Uva. Il percorso è di 100 km e ti impiegherà un tempo in sella di quasi due ore e mezza.
Il Teatro del Loto, “il più bel piccolo teatro d’Italia”.
Ferrazzano è un borgo di circa 3.000 abitanti, situato su una collina a 872 m s.l.m. a pochi chilometri da Campobasso. Il centro storico è ben conservato, con case in pietra e vicoli suggestivi e tortuosi che si aprono su belvedere con panorami vastissimi che oltrepassano la città di Campobasso. Vicino a uno di questi belvedere, in Piazza Spensieri, si trova il Teatro del Loto, che nonostante le sue ridotte dimensioni ospita spettacoli di alto livello.
Il Teatro del Loto nasce a inizio millennio grazie alla rigenerazione della ex Casa Canonica, edificio ecclesiastico degli anni ’50. Oggi questo teatro è considerato “il più bello d’Italia in miniatura”, non solo per una questione architettonica. A renderlo noto e apprezzato nella scena artistica è anche la programmazione di livello nazionale e internazionale, che propone dalla prosa alla musica, e rende questo luogo un’eccellenza culturale.
È un piacere passeggiare nel borgo vecchio di Ferrazzano: un dedalo di viuzze medievali, archi e scalinate portano a scorci panoramici mozzafiato sul Molise centrale. Simbolo delle origini medievali del Comune è il Castello Baronale Carafa, di origine normanna, ricostruito tra il 1498 e il 1506 dopo il terremoto del 1496 che l’ha distrutto; da fortezza militare è stato trasformato in residenza signorile. La Chiesa di Santa Maria Assunta è l’edificio religioso principale che custodisce la memoria storica del nucleo abitato fin dall’anno 1065. Dalla sommità del paese lo sguardo spazia sulla valle del Biferno, tra uliveti, vigneti e colline che si rincorrono fino all’Appennino.
A meno di 10 minuti in moto puoi visitare Campobasso, capoluogo del Molise: da vedere c’è il Castello Monforte, simbolo della città, e il Museo Archeologico Nazionale, con reperti dell’antico popolo sannitico. Da non perdere Oratino, borgo pittoresco su uno sperone roccioso, noto per la Chiesa di Santa Maria Assunta, con l’affresco dell’Assunzione di Maria realizzato da Ciriaco Brunetti, e con uno dei belvedere più belli del Molise. Non finisce qui: su TrueRiders ti diciamo quali sono le più belle strade del Molise da fare in moto!
Il Castello Carafa, a Ferrazzano.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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