Il giro d'Italia non è mai passato qui: la salita "inedita" del Friuli è una sorpresa per chi ama le 2 ruote

Il giro d’Italia non è mai passato qui: la salita “inedita” del Friuli è una sorpresa per chi ama le 2 ruote

Il Monte Crostis è la meta perfetta per gli amanti della natura. Giungere in moto tramite la Panoramica delle Vette permette di scoprire gli incantevoli paesaggi delle Dolomiti.
Antonia Festa  | 20 Set 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
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Il monte Crostis è una delle vette più ardue e aspre delle Alpi Carniche, in Friuli Venezia Giulia. Un profilo aguzzo e imponente che segna una delle salite montane più dure delle Alpi, seconda solo a quella che conduce al Monte Zoncolan, ritenuto da sempre, secondo gli escursionisti, uno dei più difficili passaggi delle alpini. Quella del Crostis è stata definita salita epica, bella e dura nello stesso tempo. La montagna, infatti, si compone di una lunga e ondulata dorsale con diverse cime, alcune più dolci altre più aspre, caratterizzate da ampi spazi erbosi. Proprio per questo, fu uno dei territori protagonisti della Prima Guerra Mondiale, sede di alcune batterie d’artiglieria italiana.

Ma il Crostis rimane una delle inedite salite del Giro d’Italia, da sempre il sogno proibito dei grandi appassionati di ciclismo. È stato, infatti, candidato per ospitare una delle tappe della corsa rosa, ma poi escluso perché la strada non era idonea per essere percorsa in sicurezza.

Monte Crostis in moto: l’itinerario

Mappa

Percorso

La salita in moto verso il monte Crostis è una delle strade più spettacoli al mondo. Niente da invidiare alle più rinomate strade alpine austriache o ai percorsi più avvincenti negli altri Paesi del globo. Inutile dire che il panorama è mozzafiato, i pini altissimi e i prati verdissimi. Un condensato di natura e brivido tutto made in Friuli Venezia Giulia. Con la sua altezza che supera i due mila metri (2.251 per la precisione), è tra le vette più alte della regione alpina della Carnia, in provincia di Udine. Dalla sua cima si gode di un panorama spettacolare su tutte le Alpi Carniche, fino alle Alpi Giulie e alle Dolomiti, abbracciando, in lontananza, anche la pianura friulana.

La Panoramica delle Vette parte poco prima dall’abitato di Ravascletto. Da qui, inizia una bella salita tra gomiti e rettilinei impennati da percorrere con molta attenzione. La strada è strabiliante ma serve prudenza, si attorciglia intorno al massiccio in un itinerario sovrastato da una pace incredibile, immerso nella natura montana selvaggia e incontaminata. La carreggiata è stretta e sterrata per circa sette chilometri, e spesso due moto affiancate non riescono a transitare. Non ci sono barriere e protezioni fino all’apice del Crostis. Il consiglio è di percorrere la strada in senso antiorario, con salita da Tualis e discesa da Ravascletto, così da non incrociare altri veicoli.

Lungo la parte sterrata si susseguono strapiombi mozzafiato tra le rocce aguzze e il verde dei pini. Dopo i primi sei chilometri, il dislivello porta alla Casera Crostis. Secondo e ultimo strappo quello che arriva, invece, fino in vetta al monte Crostis, a 2.251 metri di altitudine con una vista indimenticabile e panorami a dir poco spettacolari. Suggeriamo, ovviamente, di spegnere i motori e godere della bellezza di questo balcone naturale per rigenerarsi. Prendetevi tutto il tempo che volete per ammirare le bellissime vette italiane da questo eccezionale affaccio friulano.

Quanta fatica per arrivare al monte Crostis, ma che soddisfazione!

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La salita verso il monte Crostis ha una pendenza che si aggira tra il 10% e il 14% circa. Per raggiungere la vetta si percorre una strada di montagna asfaltata, per poi virare verso la strabiliante Panoramica delle Vette, un antico tracciato militare che si erige lungo le diverse casere per gli alpeggi estivi, scavato sul tratto dorsale del monte. Un itinerario a dir poco stupefacente che lascia tutti a bocca aperta. Per i grandi appassionati di escursionismo è uno dei percorsi da brivido e da sogno, da fare assolutamente: serve allenamento e coraggio, ma l’adrenalina e il divertimento sono assicurati. Il tracciato verso il monte Crostis è uno dei più ambiti, non solo dai trekker esperti ma anche dagli amanti del ciclismo e delle moto.

Fiato sempre sospeso tra tornanti e lunghi rettilinei, tra le pendenze panoramiche che conducono al monte Crostis. Il bosco prima accoglie e segue gli escursionisti per inondare il naso e i polmoni di profumi d’altri tempi, per poi diradarsi lentamente e lasciare spazio alle immense praterie che conducono verso la sommità del massiccio. Lungo la strada non mancano le chiese caratteristiche ed i paesini di montagna, i rifugi e le malghe dove fermarsi e, se si è fortunati, si ha anche la possibilità di fare incantevoli incontri con le marmotte. Il percorso è suggestivo e, fatto in macchina fino al Rifugio Chiadinas, può essere un itinerario anche adatto a famiglie con bambini. Da qui mancano poco meno di 300 metri alla vetta, in un tracciato dove grandi e piccoli si perdono a guardarsi attorno per la bellezza indimenticabile.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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