L’autunno nelle Marche ha un che di particolare. Le temperature si stanno addolcendo, i colori prendono sfumature calde e i borghi medievali pare che si risveglino dal lungo letargo estivo fatto di turismo, liberandosi dalle folle per tornare a quello che sono sempre stati. È questo il periodo migliore dell’anno per viaggiare, e Serra San Quirico mostra un fascino tutto suo, scolpita nella roccia stessa eabbracciata dalla Gola della Rossa come fosse in una gigantesca serra di pietra calcarea. Dove? Serra San Quirico è in provincia di Ancona, un borgo molto caratteristico della regione, esempio di come l’uomo oltre al saper modificare ha dovuto adattarsi con un paesaggio bello, sì, ma dire che è impegnativo è riduttivo. La posizione particolare, alle pendici del Monte Murano e dentro al Parco Gola della Rossa e Frasassi, lo rende lo scheletro base per chi vuole il bello, il saggio e il saporito in un’unica giornata. Serra San Quirico, vedrete, è famoso per le Copertelle, antichi camminamenti architettonicamente rari in Italia, ma c’è di più. Le curve per arrivarci, poi, non mancano: andiamo a vederlo, questo di più?
La storia di Serra San Quirico è antica. Le prime tracce sono d’epoca preromana, con gli etruschi a stabilirsi per prima in questa posizione strategica: i Romani, con innato senso pratico, capirono subito l’importanza del luogo e ci misero quanto prima un presidio militare per controllare il passaggio nella Gola della Rossa, una delle vie di comunicazioni più importanti tra Adriatico e interno dell’Italia centrale. La configurazione di oggi però è del Medioevo: Serra San Quirico si sviluppa seguendo la conformazione naturale del colle assumendo una specifica silhouette a galea o galeone che lo rende memorabile. Le grosse mura che lo cingono sembrano nate dalla roccia stessa, creando un effetto scenografico notevole. Non a caso il Touring Club Italiano gli ha assegnato la Bandiera Arancione per qualità dell’accoglienza e del patrimonio. Ma andiamo avanti: cosa rende Serra San Quirico, Serra? Le Copertelle.
Il vero gioiello architettonico di Serra San Quirico sono le sue famose “Copertelle“, un sistema di camminamenti coperti d’origine longobarda che corre lungo il perimetro delle mura. Sono passaggi creati (presumibilmente) tra settimo e ottavo secolo, una soluzione ingegnosa per permettere di spostarsi ai difensori rimanendo al riparo dalle frecce. Parliamone meglio, però, perché le Copertelle sono un unicum per due cose:
Sono strade coperte che a loro volta sono sovrastate dalle abitazioni a formare una struttura difensiva tipica, intersecate da scalette e volte; i camminamenti stanno sia ad ovest che a est del paese e, come ci si aspetta, facevano da percorso di ronda dei soldati, integrati con passaggi segreti e la bellezza di 12 torri di avvistamento, come la Torre del Cassero. La passeggiata per le Copertelle regala scorci stupendi su borgo e valle, facendo capire con uno sguardo (o una dozzina) perché la posizione di Serra San Quirico sia stata scelta già dagli etruschi.
Il centro storico di Serra San Quirico si esplora a piedi in mezza giornata, ma ogni angolo merita attenzione e può rubare una foto. L’accesso al borgo avviene attraverso 3 porte storiche: Porta Pesa, Porta Forchiusa e Porta Mercato (o dei Macelli), tutte difese da cancellate che venivano alzate o abbassate con funi e catene. Oltre alle Copertelle, Serra San Quirico ha altre cose per cui mostrarsi. Nella parte più alta del borgo c’è la Torre del Cassero, fatta nel tredicesimo secolo come torre di avvistamento che guardava tutta la Vallesina, panorama d’eccellenza. La Chiesa di Santa Lucia è uno dei gioielli barocchi più belli delle Marche, con affreschi e stucchi pregevoli, l’altare maggiore in marmi policromi del 1739 e i lavori di Giuseppe Malatesta da Fabriano (sulla volta) e Pasqualino Rossi. A livello di musei Serra San Quirico ha 3 sezioni. Anzitutto la Cartoteca Storica delle Marche di inizi anni ’80 con carte geografiche antiche, atlanti, stampe e fotografie antiche sull’evoluzione del territorio nei secoli. Il Museo Premio Ermanno Casoli ha opere di artisti internazionali con capolavori selezionati in dieci edizioni dell’omonima mostra. Il Museo di Storia Naturale del Territorioinvece è sulle caratteristiche geo-naturalistiche del Parco Gola della Rossa e Frasassi. Se avanza tempo, le Grotte di Frasassi distano appena 15 km da Serra San Quirico, complesso di cavità sotterranee più belle d’Europa, così grandi che possono ospitare il Duomo di Milano.
Serra San Quirico è facilmente raggiungibile in moto e le strade d’accesso offrono un bell’assaggio delle bellezze della zona, data la Gola della Rossa. Di parcheggi ne avete almeno 4 sulla SP14, di cui uno vicino alla stazione dei treni, e almeno 4 ad ovest vicino alle Copertelle e alla Pro Loco, vicino al Teatro Comunale Santa Maria del Mercato e a Porta Pesa.
Essendo una destinazione da mezza giornata piena, potreste voler prenotare al Ristorante Le Copertelle, la scelta più naturale, in mezzo al borgo e dalla cucina prettamente marchigiana, pasta fatta a mano, vini locali ed un locale ricavato da un edificio storico che fa cenare anche all’aperto. Avete diverse cose da ordinare, stomaco permettendo: i vincisgrassi, una specie di lasagna particolarmente ricca con 8 strati di sfoglia di ragù misto che potete ordinare a cuor leggero anche in coppia perché fa freddo, i calcioni, che sono fagottelli salati con la ricotta, formaggi e maggiorana, o semplicemente andare di agnello ai carciofi. Buon divertimento!
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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