A guardarlo da lontano, arrampicato sul crinale che domina il lago di Piediluco, Labro appare come un presepe di pietra bianca. Le case, tutte ordinate e restaurate, sembrano brillare al sole come i pueblos bianchi dell’Andalusia. Ma non siamo in Spagna: questo borgo medievale si trova nel cuore della Sabina reatina, a pochi chilometri da Rieti e Terni, e vanta un recupero urbanistico tra i più riusciti d’Europa. A certificare la sua particolarità c’è la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Andiamo a scoprirlo.
Partenza da Terni, in Umbria. Esci dall’area urbana lungo la SR79 verso Marmore e poi avanti verso Piediluco. Entra nel territorio laziale: il primo Comune che incontri è appunto quello di Labro, centro di questo itinerario. Dopo la visita, prosegui per una traversata della Sabina Reatina: Rivodutri e poi Poggio Bustone, luogo natale di Lucio Battisti. Altro borgo da vedere è Cantalice. Concludi il percorso a Rieti, dopo circa 60 km e circa un’ora e mezza in sella (escluse le soste).
L’affascinante centro storico di Labro, oggi completamente restaurato.
Labro, in Lazio (provincia di Rieti) al confine con l’Umbria, sorge a 628 m s.l.m. Per secoli il borgo fu coinvolto in alleanze e contese. Con il declino delle famiglie nobiliari e lo spopolamento rurale, nel Novecento Labro rischiò l’abbandono. Negli anni ’60 arrivò la svolta: un gruppo di architetti belgi guidati da Yvan Van Mossevelde si innamorò del borgo e avviò un restauro meticoloso. Pietra su pietra, vicolo su vicolo, Labro fu riportato a nuova vita, diventando un modello di recupero conservativo e turistico. Oggi conta trecento residenti.
Il Castello Nobili-Vitelleschi risale al Cinquecento, e ospita ancora oggi i discendenti della famiglia dei Nobili. Le sale offrono affreschi e arredi d’epoca. Rappresenta il cuore della storia del borgo e si può visitare (biglietto 10€). Nelle cantine, inoltre, si trova un pub. Il centro storico offre la bellezza in ogni dettaglio, in particolare nelle mura medievali che ancora abbracciano il borgo, intervallate dalle tre porte storiche: Porta Cavour, Porta Reatina e Porta di Piazzale Genzi. I vicoli lastricati si aprono su piazzette, scalinate e scorci sul lago di Piediluco. Da vedere, inoltre, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, che conserva opere d’arte di valore, e la Cappella del Rosario che si trova sopra la chiesa.
Tradizione vuole che San Francesco, durante i suoi viaggi, passò da questo borgo. Vicino al cimitero si trova il complesso dell’Antico Convento dei Francescani Osservanti. All’interno c’è la chiesa della Madonna della Neve. Il Chiostro, oggi sconsacrato, è stato restaurato e trasformato in un centro polivalente con spazi per eventi.
Labro è il punto di partenza ideale per esplorare la Sabina e la conca reatina, a partire dal vicino Lago di Piediluco. A 10 km c’è la Cascata delle Marmore, una delle cascate più alte d’Europa con i suoi 165 metri di salto. Sul tuo itinerario trovi a poca distanza Rivodutri e Poggio Bustone, borghi legati a San Francesco, con santuari e panorami mozzafiato. E poi Cantalice, caratteristico borgo in salita, noto per il “cammino di San Francesco”. Rieti, infine, è città storica con il Duomo, il Palazzo Comunale e il percorso che la lega ai quattro santuari francescani della valle. Altre destinazioni bellissime ti aspettano con gli itinerari TrueRiders, e nel Reatino ne abbiamo un altro da consigliarti!
Il borgo di Labro vanta una bellissima vista sul Lago di Piediluco.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
Ubicato nella zona più settentrionale del Friuli-Venezia Giulia, poco sotto al ...
Nascosta tra le verdi valli del Lazio, nei pressi del fiume Liri, l'Abbazia di ...
Se amate i laghi cristallini, le splendide viste su boschi fitti e rigogliosi, i ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur