Un tour, cinque borghi, tanti chilometri… ecco come scoprire le Marche, terra meravigliosa che dai monti scende verso l’Adriatico, patria di Raffaello, Giacomo Leopardi, Maria Montessori e Valentino Rossi. Dalle strade litoranee della costiera adriatica, salirete sulle curve degli appennini, sino a raggiungere paesi che sono delle vere e proprie capsule del tempo, in cui è ancora possibile respirare un’aria antica e genuina. Curva dopo curva, andrete alla scoperta di quei luoghi che hanno dato i natali a personaggi famosi che hanno contribuito a rendere grande il nostro Bel Paese. Vi è venuta voglia di partire? E allora scopriamo insieme i cinque borghi delle Marche perfetti per una gita in moto.
Piccolo centro sul litorale marchigiano, nella provincia di Ascoli Piceno, Grottammare è famoso per il suo centro storico, ricco di tesori tutti da scoprire, e per aver dato i natali a papa Sisto V, al secolo Felice Peretti, pontefice fra il 1585 e il 1590, ricordato dai romani come il “Papa tosto“, perché risolse la piaga del brigantaggio nello Stato Pontificio in soli due anni, a suon di patiboli. Il paese è situato proprio sul corso della SS 16 “Adriatica”, un tempo via di collegamento privilegiato lungo la costa, oggi soppiantata dalla più pratica autostrada A14. Ma per la moto, con cui non esiste cosa più noiosa dei lunghi tratti autostradali, la SS 16 è ancora la via migliore per percorrere il litorale e raggiungere Grottammare.
Questa è una di quelle gite da fare con calma, magari in due sulla sella, respirando a pieni polmoni il profumo dello iodio. Una volta arrivati nel paese, parcheggiate la moto e godetevi una romantica passeggiata sotto le palme del lungomare, oppure una bella scarpinata alla scoperta del bellissimo centro storico medievale.
Recanati: il borgo delle Marche reso famoso da un colle
Avrete certamente già capito che la prossima tappa di questo tour dei borghi delle Marche sarà Recanati, paese natio di uno dei più grandi poeti italiani e nel mondo: Giacomo Leopardi. La cittadina si trova a poche decine di chilometri dalla costa adriatica, nel primo entroterra marchigiano. Le strade di accesso per raggiungerla sono diverse, tutte a carattere provinciale:: curve dolci, immerse nel verde, vi condurranno sino alla piccola cittadina. Parcheggiata la moto, non potrete che fare un giro dei numerosi luoghi d’interesse storico e artistico disseminati nel tessuto urbano e tanto cari al poeta recanatese: Palazzo Leopardi, residenza del poeta e della sua famiglia, la piazzetta che gli aveva ispirato il “Sabato del Villaggio“, l’Orto del Monta Tabor, il famigerato “Ermo colle“. Impossibile non amare questa gita in cui l’amore per la moto si fonde armoniosamente con l’amore per la cultura italiana.
Castelfidardo di sera.
Altra tappa di questo tour dei borghi delle Marche è il meraviglioso borgo di Castelfidardo, famoso per le sue fisarmoniche, apprezzate dai musicisti di tutto il mondo. Si trova in provincia di Ancona, nell’immediato entroterra adriatico, sui dolci pendii alle spalle del litorale di Cumana. La zona attorno è tutta costellata di piccoli paesi che sembrano perfetti per un giro a tappe, da concludere ovviamente a Castelfidardo, dove sarà possibile visitare il caratteristico centro storico e il Museo Internazionale della Fisarmonica, unico nel suo genere.
Il paese è famoso anche per essere stato teatro di una delle più importanti battaglie del Risorgimento, combattuta il 18 settembre 1860 tra le truppe sabaude e l’esercito dello Stato Pontificio, comandato dal generale Lamoricière. Lo scontro si risolse in favore dell’esercito piemontese, dando inizio al processo di annessione dello Stato Pontificio, che si concluse con la presa di Porta Pia ben dieci anni dopo, il 20 settembre del 1870.
Fabriano, la città della carta a poca distanza dalle grotte di Frasassi
Situata quasi al confine fra Marche e Umbria, immersa nel verde intenso dei più lussureggianti boschi marchigiani, Fabriano è famosa in tutto il mondo per la carta fatta a mano. A tal proposito, nel 2013 è stata nominata Città Creativa dell’UNESCO nella sezione “Artigianato, arti e tradizioni popolari“. Il borgo è facilmente raggiungibile grazie alla SS76 della Val d’Esino, arteria di collegamento fra Umbria e Marche, anticamente denominata Strada Clementina in virtù del primo tracciato voluto da papa Clemente XII. Una bella galoppata lungo la SS76, attraverso la dorsale appenninica, facendo sfogare bene i cavalli del vostro bolide, sarà il modo migliore per raggiungere Fabriano e il meraviglioso centro storico, popolato da innumerevoli architetture religiose e civili di grandissimo interesse artistico. La cittadina è ricordata anche per aver dato i natali al famoso pittore Gentile da Fabriano, considerato uno dei più grandi Maestri dello stile gotico internazionale.
Il centro storico di Urbino è Patrimonio dell’umanità UNESCO per la sua ricchezza di beni di interesse artistico perfettamente conservati. Non potevamo chiudere questa breve guida senza consigliarvi una visita nella città di Raffaello e dei duchi di Montefeltro. Situata nell’area settentrionale della regione, Urbino è raggiungibile grazie alla SS73bis di Bocca Trabaria, importante arteria viaria di congiunzione fra la punta nord dell’Umbria e la costa adriatica. La strada sembra nata per essere percorsa in moto; il suo tracciato attraversa uno dei più ampi polmoni verdi d’Italia e, a circa metà del percorso, si trova la nostra ultima tappa. Fermatevi e godetevi tutto ciò che la città ha da offrire, anche se sarebbe meglio dedicare qualche giorno più che una toccata e fuga di poche ore.
Il solo palazzo Ducale merita la visita alla città e al suo meraviglioso centro storico; entrando avrete la sensazione di vivere i fasti del Rinascimento, che a Urbino hanno trovato terreno fertile grazie alla lungimiranza e al mecenatismo dei duchi di Montefeltro. La caratteristica facciata dei Torricini, a strapiombo sulla Valbona, venne realizzata tra il 1464 e il 1472 durante la fase edificativa curata dall’architetto Luciano Laurana. La sua struttura è unica al mondo: le tre logge sovrapposte sono incorniciate dai due alti torricini che slanciano tutta la struttura verso l’alto, donandole un aspetto unico e inconfondibile. Quale miglior modo per terminare il vostro tour marchigiano!
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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