La capitale italiana della pasta? È un piccolo borgo di 1400 abitanti tra le montagne dell'Abruzzo

La capitale italiana della pasta? È un piccolo borgo di 1400 abitanti tra le montagne dell’Abruzzo

In un piccolo borgo dell’Abruzzo, lo spirito imprenditoriale si è unito alla tradizione culinaria e ha dato vita a una realtà conosciuta in tutto il mondo. Pronti a scoprire la “capitale della pasta”?
Antonia Festa  | 07 Ott 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
1619159659

In una terra celebre per le sue gole scavate nella roccia granitica delle montagne e dove gli antichi eremi immersi nella natura sono un invito alla riflessione e ai grandi temi della spiritualità, c’è un motivo più “genuino” per visitare quest’angolo di Abruzzo. Più precisamente, c’è un motivo gastronomico che ci spinge verso una piacevole avventura, ideale per un fine settimana autunnale. Ai piedi della Maiella e dei Monti della Laga, tra salite ardite, curve e montagne che gettano la loro incredibile ombra sulle strade, pronto ad aspettarci c’è un tesoro paesaggistico che ha pochi eguali e che conquista il cuore, lo sguardo… e la gola. Partiamo?

La “capitale italiana della pasta” non è in Campania ma in Abruzzo

2674925977

Pasta De Cecco [foto @Walter Cicchetti / Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

C’era una volta (siamo all’incirca nel 1831) Nicola De Cecco, un produttore di farina della piccola Fara San Martino. A quei tempi, l’Italia non era ancora unita e l’industria dei pastifici si reggeva su molte realtà familiari, piccole e frammentate. Fu il figlio di Nicola, Filippo Giovanni, a intuire la possibilità di avviare un’attività rivoluzionaria. Rilevò un mulino, un piccolo edificio e uno stabilimento, sfruttando manodopera e disponibilità d’acqua, e mise in piedi un’industria di successo. Nacque, così, l’azienda De Cecco, una realtà ancora oggi tutta italiana, che, in poco più di un secolo, ha fatturato quasi mezzo miliardo di euro, facendo del borgo di Fara una realtà conosciuta in tutto il mondo. Immerso nel verde, vicino alle vette della Majella, ancora oggi lo stabilimento dell’azienda è situato in questo comune di neanche 1400 abitanti, e da lavoro a più di 500 persone, che producono non solo pasta, ma anche olio, sughi, farine e altri prodotti di panetteria.

Una natura capolavoro: le gole di Fara San Martino

Ma per arrivare alla Maiella, c’è un percorso obbligato e bellissimo: sono le gole di Fara San Martino. Un ingresso maestoso, prodotto dall’azione della natura, che nasce dalle sorgenti del Verde e si prolunga per più di 3 chilometri, lungo quasi 600 metri di dislivello, tra due ali di roccia immerse nella penombra e ricche di testimonianze del passaggio umano. Insieme ai suoi monasteri eremitici, alla sorprendente bellezza del luogo e alla realtà produttiva alimentare che ha quasi due secoli di vita, Fara San Martino è una delle tante realtà di un Abruzzo ancora poco conosciuto, ma forte, tenace e straordinariamente autentico.

Fara San Martino in moto: l’itinerario

Mappa

Percorso

Partendo da Lanciano, dirigiti verso ovest sulla SS84 in direzione di Guardiagrele. Percorri circa 20 chilometri attraverso paesaggi collinari fino a raggiungere Guardiagrele, un affascinante borgo medievale noto per le sue stradine caratteristiche e i panorami mozzafiato. Da Guardiagrele, prendi la SP214 e segui le indicazioni per Bocca di Valle. Dopo circa 7 chilometri, raggiungerai Bocca di Valle, un punto panoramico immerso nella natura del Parco Nazionale della Majella. Prosegui il viaggio sulla SP214 verso Pennapiedimonte, che dista circa 8 chilometri. Questo piccolo borgo è arroccato sulle pendici della Majella e offre viste spettacolari sulla valle sottostante. Da Pennapiedimonte, continua sulla SP214 per circa 10 chilometri fino a Fara San Martino. Famosa per le sue sorgenti d’acqua e le gole strette, è un altro punto imperdibile del tuo viaggio. Da Fara San Martino, infine, prendi la SP164 e, poi, la SP220 in direzione sud verso Palena. Questo tratto finale di circa 20 chilometri ti porterà attraverso paesaggi montani e vallate, fino a raggiungere Palena, un affascinante borgo situato nel cuore del Parco Nazionale della Majella. Questo itinerario copre una distanza totale di circa 70 chilometri e ti porterà attraverso alcuni dei paesaggi più belli e caratteristici dell’Abruzzo.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

In evidenza


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur