Scultori, registi, pittori, architetti e artisti: sono loro i protagonisti che, nel corso degli ultimi decenni, hanno contribuito alla rinascita del cosiddetto borgo degli artisti, a metà strada tra Roma e Viterbo. Un luogo dal fascino antico e dalla bellezza inconfondibile, che valica confini e raggiunge i quattro angoli del globo, nascosto nel cuore pulsante della Valle del Treja e che sembra un mondo diversissimo rispetto alla caotica Roma. Il nostro viaggio in moto ci portano in un borgo di neanche mille abitanti, che in molti considerano una copia anastatica della non lontana Civita di Bagnoregio.
Calcata è un piccolo comune in provincia di Viterbo, un nugolo di poche case che sorge su una rupe tufacea, una sorta di plateau lungo 300 metri e largo poche decine, fulcro di un’attrattività turistica che non conosce cali stagionali o crisi. La sua è una storia che sembra destinata ad arrestarsi e, del resto, non è difficile capirne il motivo: spopolamento, pochi servizi, un terreno che pian piano si indebolisce. Eppure, la soluzione c’è ed è riconducibile ad alcuni “artisti per caso“. Tra si essi, l’architetto Paolo Portoghesi (scomparso il 30 maggio 2023 dopo decenni di vita calcatese), protagonista del postmodernismo in Italia e progettista della Moschea di Roma.
Proprio a Calcata, Portoghesi ha regalato uno splendido giardino artistico, così come la Chiesa nuova, dalla forma che ricorda un pandoro rovesciato. Sembra quasi che questo luogo ispiri la voglia di ideare forme e realtà nuove. Basta chiederlo al musicista John Arnold, alla pittrice Lucilla Frangini Ballerini, al fotografo Giovanni Carpentieri. La lista potrebbe continuare, ma vi basterà passeggiare tra i vicoli e incontrare tante botteghe dove l’arte è di casa. Non solo atelier d’arte: chi ama il turismo più classico potrà scoprire la Chiesa del SS. Nome di Gesù e il Castello degli Anguillara. Furono gli abitanti a capire che non serviva una struttura difensiva, ma un luogo di ritrovo e convivialità, dove oggi si celebrano matrimoni e appuntamenti collettivi.
Sergio Leone le scelse come set per alcuni dei suoi film più celebri. Eppure, per molto tempo, le cascate di Monte Gelato sono rimaste sconosciute; oggi, invece, sono una delle mete predilette dai romani. Dal centro di Roma, le cascate distano appena 50 minuti e non è difficile capire perché siano così amate. In una domenica autunnale di sole, si sale in sella alla propria moto e presto il caos della Capitale è solo un lontanissimo ricordo.
Splendidi nella loro diversità: uno molto famoso e uno praticamente quasi sconosciuto, i laghi di Bracciano e Martignano distano neanche quindici chilometri da Calcata, e un paio di chilometri uno dall’altro, tant’è che sono riuniti in un unico parco regionale (il Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano). Se del lago di Bracciano si sa molto, come del Castello Orsini-Odescalchi che lo domina dall’alto, quello di Martignano è una sorpresa, con le sue piccole spiagge circondate dal verde che sono una vera e propria oasi di relax in estate, ma perfette in autunno per godersi la pace della natura.
Un percorso di appena 50 chilometri, come la distanza che separa Fiano Romano e Trevignano Romano, passando per Calcata e le Cascate di Monte Gelato. Partiamo e rientriamo nella città metropolitana di Roma, ma per l’arrivo nel nostro borgo prediletto sconfineremo nel viterbese. Dall’Urbe, risaliamo la china fino a Fiano, la bella città del Castello Orsini e di Sabrina Ferilli, popolare protagonista del grande e piccolo schermo. Qui notiamo già lo stacco, che si fa più evidente nel percorso, tra l’atmosfera capitolina e quella della campagna romana.
Nei 24 chilometri che ci portano a Calcata, attraversiamo zone tranquille, ai piedi del Monte Soratte e nella Terra dell’olio di Sirole. L’arrivo al borgo degli artisti è foriero di una lunga pausa contemplativa, magari con una sosta gastronomica a base di specialità della cucina laziale. Lasciamo Calcata, perché ad attenderci c’è la piccola Mazzano Romano e le Cascate di Monte Gelato, lungo il percorso della Provinciale 37. Sono le ultime tappe intermedie prima di 17 chilometri che ci porteranno dritti a Trevignano Romano, sulle sponde del romantico Lago di Bracciano.
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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