Cervantes, Orson Welles, Ernest Hemingway, Plinio Il Vecchio, al-Motámid, Rainer Maria Rilke: sono i più famosi scrittori che sono rimasti affascinati da questa città spagnola dalla bellezza senza eguali. L’hanno raccontata nei loro romanzi, saggi, articoli, poesie, facendo conoscere al mondo una delle meraviglie della penisola iberica. Stiamo parlando di una piccola cittadina dell’Andalusia, arroccata su una gola profonda che separa la città vecchia dalla città nuova. In mezzo, a collegare i due borghi, un ponte sospeso nel vuoto, con un belvedere straordinario. Ad aggiungere un’aura tipicamente “ispanica” alla città, c’è un’arena del XVIII secolo che, sin dal primo momento, si è imposta come luogo di riferimento per le corride nazionali. Se sei in viaggio nel sud della Spagna, questa è una destinazione da non perdere!
Plaza de Toros de Ronda, Andalusia , Spain
Ronda è considerata una delle più belle cittadine andaluse e fa parte dei cosiddetti Pueblos Blancos, i “paesi bianchi di Malaga e Cadice“. Sono detti così per le facciate imbiancate a calce e gli elementi architettonici di origine araba. La cittadina si trova a 723 metri s.l.m., su un pianoro a strapiombo, 200 metri sopra la pianura chiamata Serranía. La spaccatura (chiamata El Tajo) che si apre tra i due quartieri, quello vecchio e quello nuovo, è profonda 160 metri sul torrente Guadalevín. Il suo fascino ha fortemente ispirato gli scrittori di ogni epoca; in particolare, Orson Welles, che qui abitò a lungo e le sue ceneri sono sepolte in questa terra, ed Ernest Hemingway, che amava le corride. Ma quali sono le principali attrazioni di Ronda?
Costruita tra il 1779 e il 1784 in stile neoclassico, la Plaza de Toros di Ronda è stata la prima arena in cui si è svolta una corrida. È la piazza in pietra più antica e una delle più grandi. Come scrisse Hemingway nel suo saggio Morte nel pomeriggio, questo luogo è considerato la culla della corrida moderna. C’è anche un Museo Taurino che espone diversi cimeli dell’epopea dei toreri e della tauromachia; per vedere arena e museo il biglietto è di 9 euro.
Il Puente Nuevo attraversa la Gola El Tajo e collega El Mercadillo (la parte nuova della città) con La Ciudad (la parte più antica). Vicino al Ponte, c’è il Parco di Alameda del Tajo, un giardino con uno spettacolare belvedere (Mirador) affacciato sulla sierra circostante.
Il monumento più significativo della città è il Palazzo di Mondragon (oppure Palazzo del Marchese di Villa Sierra), con facciata in stile barocco. Al suo interno si può visitare il Museo Municipale Archeologico di Ronda diviso in 3 sezioni: storia, etnografia e ambiente naturale.
La piazza principale, Plaza de España, è anch’essa uno dei luoghi resi famosi dalla descrizione di Ernest Hemingway, nel romanzo Per chi suona la campana. Si trova nella zona El Mercadillo, ovvero la città nuova, in prossimità del Ponte Nuovo che segna l’ingresso nella Ciudad vecchia.
La partenza è da Malaga, capoluogo della provincia spagnola in cui si trova Ronda. Prendete la A-357 (Superstrada del Guadalhorce/Superstrada Campillos – Cártama, Campillos – Malaga) che è una strada a scorrimento veloce che taglia l’Andalusia e non è soggetta al pagamento di pedaggio. Superata Ardales, svoltate sulla A-367 – anch’essa gratuita – e seguitela fino al punto d’arrivo, Ronda. Il viaggio dura circa un’ora e mezzo.
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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