È uno dei borghi di montagna più incredibili della Valle d'Aosta e lo potrai scoprire tra melograni e castelli

È uno dei borghi di montagna più incredibili della Valle d’Aosta e lo potrai scoprire tra melograni e castelli

Tra castelli medievali, scorci alpini e reperti archeologici, questo borgo della Valle d'Aosta nasconde un avvincente segreto da scoprire.
Antonia Festa  | 12 Ott 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
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La Valle d’Aosta, si sa, è terra di castelli. Ma non è certo terra di melograni, frutti che vengono coltivati in zone molto più mediterranee. E allora cosa c’entrano questi due elementi con la Regione? Il mistero è svelato ai visitatori di un paese valdostano circondato dalle montagne alpine – che superano i 4000 metri, toccando le altitudini massime in Italia – ed è capace di regalare una bella giornata passeggiando nel grazioso centro abitato oppure visitando le fortificazioni storiche nei dintorni.

Tutte le attrazioni da vedere nel borgo dei melograni

Issogne si trova nel sud-ovest della Valle d’Aosta, a un’altitudine di 387 metri s.l.m., sulla destra orografica della Dora Baltea, il principale fiume che attraversa la regione. Il paese si è sviluppato intorno al castello, che è il luogo da non perdere quando si visita questa incantevole località.

Il Castello di Issogne e il “melograno”

Costruito a fine XIV Secolo su una preesistente villa romana, il Castello di Issogne è legato alla famiglia nobile dei Conti di Challant, che hanno portato il maniero al massimo splendore, tanto che è stato frequentato anche dall’imperatore Sigismondo di Lussemburgo e dal Re di Francia Carlo VIII. È a questo periodo che risale la celebre fontana del melograno, realizzata con l’albero in ferro battuto al centro di una vasca ottagonale in pietra. Seguì un periodo di declino, finché, nell’Ottocento, il pittore torinese Vittorio Avondo acquistò la struttura e intraprese le opere di restauro. Oggi è uno dei castelli più famosi della Valle d’Aosta; è aperto alle visite e il biglietto costa 10 euro. Curiosità: una copia della fontana del melograno si trova nel “Borgo Medievale” di Torino, costruito in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1884, sotto la cura dello stesso Avondo.

Gli altri monumenti dei dintorni

Issogne è vicinissima ad altri importanti monumenti valdostani. Poco distante, c’è il Castello di Verrès, un affascinante edificio monoblocco a dominio della valle, anch’esso legato alla famiglia dei Challant e costruito nello stesso periodo di quello di Issogne. Viene aperto al pubblico per le visite e il biglietto costa 6 euro. Altra attrazione nei dintorni è il Forte di Bard, che è un famoso polo culturale che ospita tutto l’anno mostre artistiche e scientifiche.

Sentieri ed escursioni

Il territorio offre la possibilità di belle passeggiate adatte a tutti, lungo i sentieri di media montagna che circondano Issogne. In particolare, sono sei i sentieri valorizzati dal Comune; puoi trovare la cartellonistica molto chiara (da navigare anche grazie ai codici QR del cellulare) che illustra i tracciati, identificati ognuno con un colore diverso – verde, azzurro, blu, fucsia, giallo e arancione. I dislivelli vanno dai 500 metri di quello più semplice ai 1200 di quello che esige gambe più allenate!

In moto a Issogne, Valle d’Aosta: l’itinerario

Mappa

Percorso

La partenza è da Torino; l’ideale è imboccare la superstrada per l’aeroporto di Caselle, molto comoda perché permette di rendere decisamente scorrevole il primo tratto. Esci all’uscita n. 3, quella di Rivarolo, e continua sulla statale SS460 di Ceresole fino alla località di Rivarolo. Passata la cittadina, gira a destra sulla statale SS565 di Castellamonte, dirigendoti fino a Ivrea. Imbocca, quindi, la SS26 che va verso la Valle d’Aosta: Carema è l’ultimo paese piemontese, Pont Saint Martin è il primo valdostano. I paesaggi cambiano, le montagne si avvicinano e la strada diventa una strettoia tra le vette aguzze. Poco prima di entrare a Verres, svolta a sinistra per giungere a destinazione.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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