Tra le Sette Meraviglie del Mondo Classico, c’erano i Giardini pensili di Babilonia, la cui esistenza, però, non è mai stata verificata e la precisa localizzazione non è mai stata accertata. In compenso, abbiamo una meraviglia simile a portata di moto, che esiste e che possiamo visitare in ogni momento: si tratta di un giardino in Trentino, caratterizzato da una struttura verticale a terrazze, sulle quali spiccano architetture di gusto eclettico. Si tratta di uno spettacolo sbalorditivo, per il quale vale la pena accendere il motore e partire!
Il Trentino è una regione che presenta innumerevoli bellezze naturalistiche e architettoniche. Un luogo di interesse molto affascinante ma ancora poco noto è Lavis, un comune a 238 metri s.l.m., al confine con Trento. È bagnato dal torrente Avisio (da cui trae origine il nome) e presenta un’attrazione davvero singolare: il Giardino Bortolotti (detto anche Giardino dei Ciucioi). Si tratta di giardini verticali che poggiano su una serie di terrazzi artificiali, in parte scavati nella roccia, sui quali si sviluppano edifici di gusto eclettico della prima metà dell’Ottocento. Sulla sommità ci sono la facciata di una chiesa, un castello con criptoportico, una grotta artificiale, una loggia rinascimentale e delle guglie moresche. Nella grande serra sul terrazzo superiore, vengono coltivate diverse specie di agrumi, col loro inconfondibile profumo che si spande nell’aria. Nel Giardino Bortolotti (Vicolo dei Ciucioi, 38015 Lavis TN), si può entrare con visite guidate o in autonomia.
Dopo aver visitato il Giardino Bortolotti, non resta che fare una bella passeggiata nel centro storico di Lavis ed entrare nella chiesa barocca di Sant’Uldarico, per ammirare le pregevoli opere artistiche all’interno. Secondo la leggenda, la chiesa sorge sul luogo del decesso di Sant’Udalrico (973 d.C.) che, al ritorno da un pellegrinaggio a Roma, in punto di morte chiese di essere seppellito sulla riva destra del torrente Avisio, considerato il confine tra il mondo tedesco e quello italiano.
La zona di Lavis è ottima per un po’ di sano trekking, per esempio sul sentiero 464 che attraversa le campagne, i vigneti e i masi delle Colline Avisiane, ovvero le cantine e aziende vitivinicole della zona. È un percorso ad anello che può durare alcune ore, ma è ottimo anche da percorrere solo in parte, per fermarsi al Maso Belvedere o al Maso Alto… e magari concedersi una degustazione di vino del territorio!
Lavis si trova vicino Trento e l’occasione è buona per fare tutta la strada statale SS47 della Valsugana che, in diversi tratti, assicura un fluido scorrimento, simile a una superstrada senza incroci a raso. La strada parte da Padova, taglia il Veneto arrivando a Cittadella e, poi, a Bassano del Grappa. Quest’ultima località è comoda da raggiungere anche per chi arriva da Vicenza oppure da Treviso. Si apre, quindi, la tratta prealpina della SS47 che viaggia veloce entrando nel Trentino, raggiungendo Levico Terme e il Lago di Caldonazzo, per arrivare a Trento. Continua dritto sulla SS12: in pochi minuti arrivi a destinazione, in corrispondenza del Giardino Bortolotti.
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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