Chi conosce bene la zona di Piacenza, sa che questa è una terra di valli. Vallate, valloni, luoghi sorprendenti dove una bellezza incontaminata viene inframmezzata da colline coltivate a vigneti, castelli che dominano dall’alto paesaggi unici, borghi silenziosi e dai ritmi lenti dove si producono specialità gastronomiche di rara bontà. E poi ci sono loro, i valichi, croce e delizia dei motociclisti che amano i dislivelli. E tra questi, ce n’è uno che si propone come un’interessante alternativa alle strade più trafficate. Pronti a partire per scoprirlo?
Tra le colline dell’Appennino emiliano si trova il Passo del Cerro, poco conosciuto, ma perfetto per i bikers desiderosi di percorrere vie immerse tra paesaggi favolosi e incontaminati. I luoghi attraversati da questo itinerario consentono di trascorrere un rilassante weekend tra la natura e borghi storici. Scopriamo quali sono le tappe di questo entusiasmante percorso.
Il Castello di Bardi, anche chiamato Castello Landi, è una grande fortezza che sorge su uno sperone roccioso di diaspro rosso a Bardi, in provincia di Parma. L’edificio domina la confluenza del torrente Noveglia con il Ceno ed è un esempio straordinario del Medioevo italiano ed europeo. La fortezza è stata costruita dai Longobardi, da cui deriva il toponimo Bardi. La posizione geografica del castello sembra oggi molto defilata e fuori dalle rotte commerciali, ma, in passato, la valle del Ceno era molto importante ed era attraversata dalla via degli Abati. Il castello, che è anche conosciuto come Rocca di Bardi, è una meta turistica molto apprezzata, grazie alle leggende che lo circondano, come quella del fantasma di una giovane sposa che appare sulla torre.
Bettola è famosa per la sua medaglia d’argento al valor militare, assegnata al comune per i sacrifici delle popolazioni e per l’attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale. In città, si tengono diversi eventi sportivi, festival e fiere alimentari, soprattutto dalla primavera all’autunno. Il paesaggio idilliaco della zona circonda borghi e piccoli centri abitanti su cui insistono santuari, diversi castelli e campanili in pietra che disegnano uno skyline originale.
Ci vogliono circa 7 chilometri e due ore di cammino (CAI 155) per raggiungere, non lontano da Bobbio, le celebri cascate del Perino, tra le più belle attrazioni naturalistiche di tutto il piacentino. Ben dodici salti e un’altezza massima di 17 metri, in un contesto boschivo di media montagna, le cui acque del fiume Perino sono state utilizzate in passato anche per movimentare numerosi mulini, tra cui l’antico Mulino di Riè, ristrutturato per farne apprezzare il funzionamento anche ai nostri giorni.
Lasciamo Bardi e prendiamo la SP77, un percorso immerso nei boschi con una sola corsia per senso di marcia. Prestate attenzione ai tratti più boschivi, dove la visibilità può essere ridotta. In corrispondenza di Bardi si entra sulla SP51, che seguiamo per alcuni chilometri fino a Boli, dove prendiamo la SP8 e, successivamente, la SP654 che costeggia il Nure fino a Bettola. Da qui parte la salita al Passo del Cerro, lungo la SP39, percorso ricco di suggestioni e curve che arriva fino alle sponde del Trebbia, a Perino. Prendiamo, infine, la SS45 che, continuando a costeggiare il fiume Trebbia, ci conduce fino all’approdo finale di Bobbio, la città di San Colombano.
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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