Costruito tra le montagne dell'Abruzzo c'è uno dei borghi più belli d'Italia: è il gioiello "tra le acque" da visitare a novembre

Costruito tra le montagne dell’Abruzzo c’è uno dei borghi più belli d’Italia: è il gioiello “tra le acque” da visitare a novembre

Antichi palazzi nobiliari e paesaggi incantevoli che spaziano dalla Maiella al fondovalle, è un piccolo paese di 2000 abitanti che conserva architetture e sapori tipici di quest'angolo della regione
Stefano Maria Meconi  | 25 Ott 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

La chiamano la regione forte e cortese, ma l’aggettivo più giusto per rappresentarla è uno di quelli che si è insinuato solo di recente nel lessico comune: resiliente. Perché immaginate una regione che, quasi con una sadica cadenza, subisce terremoti distruttivi (L’Aquila nel 1703, Avezzano nel 1915, ancora L’Aquila nel 2009) e poi si rialza, ricostruisce, ritorna a vivere e lo fa senza rinunciare alla sua dimensione rurale, autentica, di profondo legame col territorio. Proprio questo legame è il motivo per cui vale la pena visitarla, dalle sue realtà più grandi fino ai piccoli borghi, testimoni attenti di una tradizione millenaria, avamposti di una full immersion nella natura. Come quello che scopriremo oggi, portavoce di luoghi autentici e ancora poco conosciuti, ma non da molto entrato a far parte del novero dei Borghi più belli d’Italia. In tutto l’Abruzzo sono 27 ad avere questo riconoscimento, e non ci stancheremo mai di scoprire le tante attrazioni di una terra affascinante. Partiamo?

Alla scoperta del “paese costruito tra le acque”

Poco meno di 2000 abitanti a poco più di 600 metri d’altitudine, per un borgo costruito su un colle posizionato tra due corsi d’acqua, sulla confluenza delle valli di Contra e di Sant’Antonio, nel cuore della valle Peligna. Se il nome non vi è nuovo, è perché siamo vicini a Sulmona, la patria del confetto, dolce per eccellenza dei lieti eventi, che proprio qui è di casa. Pare che le sue origini siano altomedievali, forse risalenti al X secolo, ma già i Romani erano di casa da queste parti, per poi lasciar spazio alle varie dominazioni territoriali del periodo post-imperiale e di nuovo le famiglie più importanti (Di Sangro, D’Aquino, D’Avalos) segnarono la storia di questo luogo, arricchendolo di chiese e palazzi nobiliari, fortunatamente scampati alle distruzioni della Seconda guerra mondiale, che qui arrivò solo marginalmente, permettendo di conservare la bellezza storica dei luoghi.

Cosa vedere nel borgo

Passeggiando tra le vie di Introdacqua, le antiche case in pietra raccontano la lunga storia del borgo. L’attrazione principale è la Torre Medievale (XII Secolo) ovvero il Dongione di Introdacqua, a base quadrata, che domina il panorama circostante: una salita fino alla sommità offre una vista imperdibile sulla vallata, rendendola un perfetto punto di partenza per esplorare il territorio. Nel centro storico ci sono diverse chiese, tra cui spicca la Chiesa madre di Maria S.S. Annunziata: qui sono conservate le spoglie del patrono di Introdacqua, san Feliciano Martire. All’interno si possono ammirare diversi affreschi medievali e rinascimentali. Sopra la chiesa svetta il Campanile seicentesco, in stile romanico, costruito in pietra locale. Un altro punto di interesse è la Fontavecchia, ovvero la fontana Vecchia, una vasca rettangolare costruita nel 1706 con lo stemma in pietra del paese. Per molto tempo fu l’unica fonte per gli abitanti, che altrimenti erano costretti a recarsi alla sorgente chiamata “Fonte La Strega”.

I dintorni di Introdacqua

Introdacqua si visita in fretta e probabilmente ti rimarrà del tempo per altre visite: in questo caso non perderti Sulmona, cittadina nota non solo per i confetti, ma anche per aver dato i natali al poeta latino Ovidio. Se preferisci gli scenari più naturali, allora la tua prossima mèta è il Lago di Scanno, con i luoghi naturalistici adiacenti come le Gole del Sagittario, alte pareti rocciose scavate dall’azione erosiva millenaria del fiume Sagittario. L’Abruzzo è un dedalo di fiumi e torrenti, e le nostre strade d’asfalto seguono le sue strade d’acqua!

Consigli di viaggio

Mappa

Percorso

L’itinerario inizia a Scafa e durerà circa un’ora e mezza. Dirigiti attraverso la SS487 verso Sant’Eufemia a Maiella, immersa nel cuore verde del Parco Nazionale della Maiella. Prosegui sulla stessa strada verso Sulmona, “la città dei confetti”: se vuoi fare una sosta per visitarla, ti immergerai in una città che unisce la bellezza architettonica a tradizioni dolciarie uniche. Pochi chilometri dopo trovi Introdacqua, destinazione del viaggio.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Giornalista, appassionato di viaggi e tecnologia, ho iniziato a occuparmi di TrueRiders sin dalla sua fondazione nel 2015. Mi piace raccontare il modo attraverso numeri e curiosità, perché ogni viaggio è un'esperienza da raccontare e condividere

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