
Alzi la mano chi ha nostalgia dell’estate. Molti risponderebbero che preferirebbero vivere 365 giorni all’anno in pantaloncini e infradito, tanti altri sono così stanchi del solleone sempre più cocente che aspettano l’arrivo dell’autunno come una manna che cade al cielo, alla pari delle foglie che si staccano dagli alberi a inizio novembre. La stagione del foliage non è quella che uno si aspetterebbe come l’ideale per fare un bagno, ma l’Italia si sa, è piena di sorprese. Soprattutto la sua regione più rappresentativa, la tanto amata Toscana, che nasconde luoghi ideali per tuffarsi nelle acque anche mentre nel resto del Bel Paese le temperature suggerirebbero diversamente. Com’è possibile? Un pizzico di magia tutta naturale, la coincidenza con un luogo che in molti scelgono proprio in questo periodo di intervallo tra l’estate e il Natale, la ricerca del benessere in una (anche veloce) fuga dalla città nel fine settimana. Insomma, gli ingredienti per un bel giro ci sono tutti. Partiamo?
San Pellegrino, Salsomaggiore, Fiuggi. In Italia i nomi delle località termali, e spesso delle acque che vi vengono imbottigliate e vendute, sono parte di una conoscenza collettiva e una cultura popolare che, nonostante origini spesso antichissime (già i Romani furono grandi fautori dei bagni termali), si è diffusa largamente a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Proprio a proposito di acqua, ognuna di queste sorgenti, diffuse a macchia d’olio sul territorio nazionale, ha una caratteristica, una temperatura di emersione e una specificità che la rende adatta a diversi problemi estetici e di salute. Prendiamo il caso delle terme di Frasassi, nelle Marche: la ricchissima presenza di zolfo le rende utili per i problemi dell’apparato respiratorio, ma anche per gli inestetismi cutanei, per chi soffre di acne e psoriasi. E a grandi linee, sono le stesse caratteristiche che ritroviamo anche nelle terme più famose della Toscana, un luogo conosciuto addirittura sin dai tempi degli Etruschi.
Il vero spettacolo delle terme di Saturnia, oltre ovviamente al carattere benefico delle acque, che sgorgano a 37,5 °C e in ragione di 800 litri al secondo, è rappresentato dall’ambiente naturale circostante. Le cosiddette cascate del Mulino, così chiamate per la presenza di una vecchia struttura in pietra alimentata dall’acqua, sono ricche di piscine naturali in cui immergersi. L’accesso a questa zona è gratuito e non regolamentato, quindi vi si può entrare in ogni momento dell’anno e godersi un’esperienza di benessere che fa bene alla pelle, al sistema circolatorio, e più in generale crea un senso di relax unico nel suo genere. Ma per chi vuole vivere qualcosa di ancora più esclusivo e piacevole, esiste la proposta ricettiva e di benessere targata Terme di Saturnia Spa & Golf Resort. La struttura 5* è un hotel di grande pregio, ma allo stesso tempo è accessibile per un’esperienza di Day Spa, dove le acque termali si possono godere attraverso un tuffo alla sorgente, nel bagno romano, il parco termale, tra le sale esperienziali del Casale, nelle saune, approfittando delle treatment rooms o nella Private Spa, una suite privata dove il benessere è all’insegna della più totale riservatezza e intimità. I costi della struttura si aggirano intorno ai 500 euro per una notte per 2 persone durante la settimana, fino a superare i 900 euro in particolari weekend o in occasione delle festività. Gli ingressi al parco termale hanno costi più accessibili, includendo lettino, ombrellone e wellness kit per 45 euro/die nel feriale e 54 euro/die nel festivo.
Partiamo da Manciano e prendiamo la SR74 per circa 4 chilometri, poi SP10 e seguiamo le indicazioni per la località terme di Saturnia, dove arriviamo dopo 14 chilometri. La località vera e propria di Saturnia dista soli 3 chilometri, sempre lungo la SP10. Rifacciamo parte del tratto precedente sulla SP10, poi deviamo verso la SP159 in direzione di Scansano, la città del Morellino, dove arriviamo in poco meno di 30 chilometri. Seppur non particolarmente complicato, il percorso tra le colline e i borghi di quest’angolo della Toscana è un vero toccasana di bellezza e di paesaggi. Ce ne accorgiamo anche nell’ultimo tratto, i 20 chilometri di SP159 e SP323 che ci conducono all’approdo finale di Magliano in Toscana. In tutto, il percorso si estende per 65 chilometri e una percorrenza, soste escluse, di un’ora e mezza. Vista la presenza delle terme, il consiglio migliore è quello di ricavarsi 1-2 giorni: un weekend a novembre nel Grossetano è decisamente un’ottima idea.

Giornalista, appassionato di viaggi e tecnologia, ho iniziato a occuparmi di TrueRiders sin dalla sua fondazione nel 2015. Mi piace raccontare il modo attraverso numeri e curiosità, perché ogni viaggio è un'esperienza da raccontare e condividere
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