
L’Abruzzo è la meta per eccellenza per i viaggiatori su due ruote e qui c’è la vetta più alta degli Appennini e dell’Italia peninsulare, che ospita borghi medievali e natura incontaminata. Vi proponiamo uno dei percorsi più suggestivi di tutto il Centro Italia, un itinerario in quota (per gran parte, oltre i 1000 metri), attraversando luoghi di grande suggestione e paesaggi dalla bellezza incontaminata. Partiamo?

Vetta più alta degli Appennini, con i 2.912 metri del suo Corno Grande e protagonista indiscusso del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, il Gran Sasso si estende interamente in Abruzzo, tra le province di L’Aquila, Teramo e Pescara. Qui le nevicate sono abbondanti in inverno, dunque, l’autunno è il momento ideale per pianificare il motoitinerario. Le strade sono complessivamente ben tenute, ma restano di fatto strade tipiche di montagna, che possono essere chiuse o comunque diventare particolarmente insidiose in condizioni meteo particolari.
Come partenza del nostro mototour sul Gran Sasso scegliamo un punto comodamente raggiungibile in autostrada. Ecco Assergi, frazione del comune di L’Aquila, posta proprio sotto il versante occidentale del massiccio. Non a caso, la quota di partenza del nostro tour tocca già quasi i 1000 metri. Da Assergi, entriamo subito nel vivo dell’itinerario, salendo verso l’altopiano di Campo Imperatore, posto a un’altitudine di quasi 1800 metri.
Tappa successiva del nostro motoitinerario sul Gran Sasso è Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli d’Italia. Anche la strada verso il piccolo paese non vi deluderà! Rimettiamoci in viaggio verso Castel del Monte. Nel mezzo, da visitare, la suggestiva Rocca Calascio, tra le più elevate d’Italia, a 1410 metri sul livello del mare. Meta turistica meravigliosa è anche la stessa Castel del Monte: una visita a questo borgo, che conta circa 400 abitanti, sarà ben ripagata. Da non sottovalutare, in particolare, Ricetto, la parte più vecchia del Paese.
Guidando lungo il Valico di Capo la Serra dirigiamoci verso la provincia di Teramo e, in particolare, Castelli. Prima, però, facciamo tappa a Rigopiano, frazione del comune di Farindola. Qui si trova un sito già abitato addirittura nel Neolitico, come dimostra la presenza di caratteristiche capanne pietrose a “tholos”. Non di minor fascino Castelli, borgo rinomato oltre che per bellezza e veduta spettacolare della parete nord del monte Camicia, anche per le sue ceramiche.
Da qui, ripartiamo diretti verso Isola del Gran Sasso d’Italia e Montorio al Vomano. Procediamo, poi, diretti verso le sponde meridionali del meraviglioso Lago di Campotosto, lago artificiale più grande d’Abruzzo. Una meta capace di offrire, complici l’altitudine e le vette circostanti, panorami da cartolina. Ci attende, a questo punto, il Passo delle Capannelle, valico posto lungo la strada Maestra del Parco a collegamento dei comuni di Montorio al Vomano e Arischia, da cui ci sarà facile raggiungere l’Aquila e porre fine al nostro tour. In alternativa, si può chiudere l’anello percorrendo la SP86 e fare ritorno ad Assergi dopo aver ammirato il borgo di San Pietro della Jenca, quasi interamente distrutto a partire dal XV secolo.
Dopo circa 200 chilometri all’insegna di curve e panorami spettacolari, si chiude il nostro tour in moto sul Gran Sasso. Un percorso che si può fare in una singola (e intensa) giornata di viaggio, ma che vi consigliamo di compiere in un weekend, se avete voglia di ulteriori deviazioni o di godere della buona cucina abruzzese.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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