Si può essere Capitale d'Italia per un giorno? Lo abbiamo chiesto agli abitanti di questo storico borgo

Si può essere Capitale d’Italia per un giorno? Lo abbiamo chiesto agli abitanti di questo storico borgo

In Abruzzo si nasconde un borgo di staordinaria bellezza architettonica, abitato fin dai tempo dei Romani, ma divenuto famoso nel Novecento grazie a un fondamentale avvenimento storico.
Antonia Festa  | 11 Nov 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Ci sono borghi destinati a passare alla storia per eventi fortuiti ma significativi, come nel caso di questo paesino abruzzese. Il 9 settembre 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale, il Re Vittorio Emanuele III, in fuga da Roma insieme alla sua famiglia e allo Stato Maggiore, si ferma a pernottare nel Castello Ducale di questo borgo. L’indomani prenderà la via verso Brindisi, per poi darsi alla macchia in uno dei periodi più critici e controversi della storia italiana. Questo passaggio dei Savoia porta, ancora oggi, gli abitanti a considerare il proprio paese “capitale d’Italia per un giorno“. Di sicuro, è un borgo che vanta diverse bellezze architettoniche e naturalistiche e non a caso rientra nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.

Nel cuore dell’Abruzzo c’è il borgo bizantino

Crecchio si trova in provincia di Chieti, a un’altitudine media di 209 metri s.l.m., e conta una popolazione di circa tremila abitanti. Geograficamente, è compreso nella zona collinare che dalla Costa Adriatica si estende fino alla fascia pedemontana della Maiella.

Il Castello Ducale di Crecchio

Sul colle che sorge tra i fiumi Arielli e Rifago, si trova il castello ducale De Riseis-D’Aragona, un imponente edificio a pianta quadrata, cinto da mura difensive, con quattro torri angolari e al quale si accede tramite un ponte. Venne gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943 e gli interni sono stati ricostruiti negli anni ’60, fedeli all’originale. Ospita il Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale.

Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale di Crecchio

Il Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale espone oggetti rinvenuti negli scavi archeologici in una villa romano-bizantina presso la località di Vassarella. I reperti testimoniano fitti scambi commerciali tra l’Abruzzo bizantino e l’oriente, specialmente nei secoli VI e VII d.C. L’ingresso per la visita al museo ha un costo di 4 euro.

Palazzo Monaco

Palazzo Monaco è una residenza storica che risale al XIV secolo, oggi usata come ristorante e location per matrimoni. Di fronte si trova l’annessa chiesa di Santa Maria da Piedi, eretta nel 1581, oggi utilizzata come auditorium. Si trova a ridosso della Porta da Piedi (unica porta ancora esistente), che chiudeva il centro abitato a nord.

I Mulini della valle dell’Arielli nei dintorni di Crecchio

Sulla sponda destra del fiume Arielli, sotto il colle di Crecchio, si trova una schiera di mulini ad acqua. Abbandonati dopo il Medioevo, vennero invasi dalla vegetazione e soggetti al degrado. La ristrutturazione realizzata negli anni Novanta, però, ha dato vita al Parco dei Mulini, un’area attrezzata di valore naturalistico, nella quale i mulini ritornano a essere praticabili come strutture polifunzionali.

Itinerario a Crecchio in moto

Mappa

Percorso

Il viaggio parte dal capoluogo Chieti, che si trova a pochi minuti da Pescara. Prendi la SS649 fino a Galliani, svolta a destra per Ripa Teatina (SS16) e poi a sinistra, per arrivare a Foro. Prendi la SS263 in direzione sinistra e, alla rotonda, imbocca la prima uscita immettendoti in Contrada Elcine. Continua fino a Venna e poi a Tollo. Prosegui fino a Canosa Sannita, per arrivare a destinazione, a Crecchio.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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