Solo il Grand Canyon è più grande, ma per scoprirla non ti servirà andare oltreoceano: ecco la meraviglia dall’altro lato dell’Adriatico

Solo il Grand Canyon è più grande, ma per scoprirla non ti servirà andare oltreoceano: ecco la meraviglia dall’altro lato dell’Adriatico

È il canyon più profondo d’Europa e il secondo al mondo, una meraviglia che regala panorami straordinari ed emozionanti. Raggiungerlo in moto consente di esplorare la natura selvaggia del Montenegro.
Antonia Festa  | 21 Nov 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti

Spesso tra i nostri itinerari in moto preferiti ci sono quelli che raggiungono le gole a strapiombo, i canyon profondissimi, le cascate spettacolari. In Italia siamo ben provvisti di scenari del genere, ma se vogliamo conquistare il luogo più vertiginoso esistente, dobbiamo spostarci in Montenegro. Qui si trova il canyon più profondo d’Europa, secondo al mondo solo al celeberrimo Grand Canyon in Arizona, negli Stati Uniti. E allora non resta che partire verso la penisola balcanica, sarà un viaggio memorabile!

La “lacrima d’Europa” è la meraviglia naturale dei Balcani da visitare

Il Tara Canyon è una delle maggiori attrazioni naturali del Montenegro. Un piccolo Stato, capace però di regalare ai visitatori una grande varietà di paesaggi: parchi naturali, laghi glaciali, spiagge per fare il bagno e gole impressionanti come quella che stiamo per scoprire. 1300 metri: questa è la profondità del Canyon di Tara che, come abbiamo anticipato, è il maggiore d’Europa. È anche il secondo al mondo, dietro il Grand Canyon americano, di 300 metri più profondo. La lunghezza della gola è di circa 82 chilometri e oltre quaranta sono le cascate sul suo percorso. Il canyon è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1977; in particolare, la lunga gola del fiume Tara è stata decretata riserva biologica dell’UNESCO e, successivamente, nel 1980 anche il parco di cui fa parte (il Durmitor, che per la sua bellezza è chiamato “il Colorado d’Europa”) è stato aggiunto nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

Le acque scorrono tra Montenegro e Bosnia ed Erzegovina e, in molti tratti, ne delimitano il confine. Il fiume ha origine dalle Alpi Dinariche, sul monte Komovi, dove l’Ospanica si unisce con il fiume Veruša e prosegue per una lunghezza totale di 144 chilometri (110 in Montenegro e 34 in Bosnia). La bellezza del Tara, insieme alla purezza delle acque cristalline che sono anche bevibili, ha superato i confini nazionali e viene considerato “il gioiello d’Europa”, da alcuni soprannominato “lacrima d’Europa”. Una foto del Canyon di Tara compare anche negli screenshot di Windows, che usa come immagini i paesaggi naturali più belli del mondo. 

Canyon di Tara: il famoso Đurđevića sul fiume

L’itinerario in moto passa in un punto davvero suggestivo: il ponte Đurđevića. È un ponte ad arco che attraversa il fiume Tara, lungo 365 metri e alto 172 metri. Si trova tra le città di Mojkovac, Žabljak e Pljevlja e, in particolare, tra i villaggi di Trešnjica e Đurđevića, da cui prende il nome. Fu costruito tra il 1937 e il 1940; all’epoca era il viadotto ad arco di cemento armato più grande d’Europa. Venne, però, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito nel 1946.

Cosa fare nei dintorni del Canyon di Tara? L’attività tipica è il rafting: per oltre 60 chilometri di corsi d’acqua, ci sono rapide e salti da solcare e, contrariamente a quanto si possa pensare dalle dimensioni impressionanti di questo sito naturale, è un’attività che è possibile svolgere anche dai non esperti che desiderano un’esperienza di livello facile.

Ci sono, inoltre, sentieri escursionistici per piccole passeggiate o per vero e proprio trekking, con diversi punti panoramici dove godere della vista della gola. Un bel panorama si può ammirare dai milleseicento metri di altitudine del monte Curevac: per raggiungerlo è necessario parcheggiare al piccolo info point in una struttura di legno e, poi, parte la camminata di 1 chilometro in salita. Per arrivare in moto, è necessario prendere la strada P5 che parte da appena prima il ponte e va in direzione Žabljak.

Dove mangiare e dormire

Per goderti il meritato riposo e dormire alla fine del tuo viaggio, puoi soggiornare a Villa Kovacevic (Topolica, 3), struttura che è provvista di parcheggio gratuito. Dove mangiare nelle vicinanze del Canyon di Tara? A Zabljak, trovi l’Izvor, dai piatti rustici e dalle grandi dimensioni. Se, invece, preferisci un pasto più “italiano”, sempre in questa via trovi il Lupo d’Argento.

Canyon di Tara in moto: l’itinerario

Mappa

Itinerario

Dal porto di Bar puoi partire per l’itinerario in moto verso il Canyon di Tara: segui le strade E851 e E65/E80 fino a Podgorica. Lungo questo tragitto, attraverserai il Lago di Scutari. Senza deviazioni, continua fino a Opština Kolašin. La P4 in direzione Opština Pljevlja è la strada sulla quale devi proseguire il percorso. Costeggia il corso del fiume Tara (Tapa in lingua serba) e lo scenario roccioso si fa man mano più scosceso. Il Đurđevića Tara Bridge è il ponte ad arco che attraversa il Tara ed è esso stesso un’attrazione, perché al di sotto si apre il Canyon in tutto il suo spettacolo. Nei dintorni trovi anche punti turistici attrezzati per escursioni, visite, rafting. Il percorso in moto continua sempre sulla P4 fino a Pljevlja, uno dei comuni più a nord del Paese balcanico, punto di arrivo della tua traversata in moto del Montenegro lungo il fiume Tara.

È un’esperienza da programmare con cura, poiché c’è un viaggio da fare in traghetto: la tratta più veloce per arrivare dall’Italia al Montenegro è quella tra i porti di Bari e Bar, servita da diverse compagnie. Fino al Canyon di Tara ci sono anche distanze che consigliano di pianificare una permanenza di più giorni: considera una settimana tra andata e ritorno a partire dall’Italia. Se questo percorso ti ha incuriosito, puoi pensare di fare un viaggio in Croazia a due ruote sulla costa balcanica o di arrivare fino a Hvar, l’Isola Lunga della Croazia.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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