
È sempre bellissimo andare in Umbria, soprattutto in moto. Il “cuore verde d’Italia” regala una natura mozzafiato, ma una tradizione enogastronomica invidiabile. In particolare, percorrere questa strada ti farà conoscere uno dei vini più apprezzati della regione, che da secoli viene coltivato quasi esclusivamente in una manciata di comuni della provincia di Perugia.
Il Sagrantino DOCG è un vino scuro di grande struttura, con un’importante trama di tannini, che si presta a un lungo invecchiamento. È un vitigno antico rimasto nei secoli ancorato al territorio dove viene prodotto, nelle campagne perugine. Perché si chiama Sagrantino? Il nome deriva dal latino sacer, “vino sacro” per le feste della tradizione cristiana, che scandivano la vita rurale. Nasce e cresce come vino passito, ma dal secolo scorso viene vinificato e imbottigliato nella versione secca.
Le terre del Sagrantino si trovano nel cuore dell’Umbria, a sud del capoluogo di provincia Perugia. I comuni, insieme ad altre realtà come ristoranti, albergatori, produttori, commercianti e agricoltori, sono riuniti nell’associazione Strada del Sagrantino che si occupa della promozione turistica ed enogastronomica del territorio.

Montefalco è il centro del territorio vinicolo in cui si producono il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco rosso, e fa parte del club dei Borghi più Belli d’Italia. Sulla sommità del colle su cui sorge, i panorami sono mozzafiato: per questo si è guadagnato il soprannome di “ringhiera d’Italia”. Da vedere il borgo medievale, dove da secoli è forte la tradizione della caccia.

Castel Ritaldi, alle pendici dei Monti Martani, è un borgo che domina un territorio agricolo attorniato da boschi, vigneti e uliveti. Da vedere la Chiesa romanica Pieve di San Gregorio, il santuario rinascimentale Madonna della Bruna e la chiesa medievale di Santa Maria. Da degustare, oltre al Sagrantino, anche il Trebbiano Spoletino.

Giano dell’Umbria è città del vino ma anche città dell’olio: qui viene prodotto il DOP Umbria dei Colli Martani. È un borgo cinto da mura medievali, che conserva tracce delle origini romane; da visitare ci sono l’abbazia di San Felice e la chiesa di San Francesco, per poi immergersi nel vasto panorama della pianura dal Monte Martano.

Gualdo Cattaneo è un borgo che è un vero e proprio insieme di castelli e costruzioni fortificate. Il protagonista di questo antico complesso difensivo è il Castello di Simigni, costruito nel 1103 e fortificato nel 1322. Sorge su una collina alle pendici dei Monti Martani e la sua Rocca Borgia, una fortezza triangolare del XV secolo, domina il paesaggio; da vedere anche i castelli di Pozzo e Cisterna, sempre immersi tra uliveti e vigneti.

Bevagna è un bellissimo borgo medievale con un “cuore” romano. Perché si chiama così? La località era un tempo nota per le tele pregiate che qui venivano prodotte e che venivano chiamate “bevagne“. Il paese è inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia e tra le Bandiere arancioni ed è famoso per Piazza Silvestri, considerata una delle piazze più belle d’Italia. Il centro storico, tra chiese romaniche e il Palazzo dei Consoli, è stupendo e, tra strade lastricate e botteghe artigiane, è un ottimo borgo per finire l’itinerario di oggi. Se hai ancora voglia di Umbria, però, potresti dare un’occhiata alla Valnerina o all’Appennino umbro-marchigiano.
Acquolina in bocca e tanta voglia di partire, vero? E allora partiamo alla scoperta della Strada del Sagrantino. Si parte da Montefalco, centro più importante. Da qui prendi la strada del Vocabolo Collearfuso nella direzione di Spoleto. Confluirai nella SP451 che ti porta fino a Castel Ritaldi, dopo aver oltrepassato la Chiesa di San Cassiano e l’area industriale. Per proseguire l’itinerario, torna sulla SP451 da dove sei venuto e prosegui su questa strada fino alla località Bivio Moscatini. Qui gira a sinistra sulla SP452, che ti porta in pochi minuti fino a Giano dell’Umbria.
Dopo aver visitato il paese scendi di nuovo sulla strada principale e prendi in direzione sinistra la SP452 raggiungendo una località il cui nome non passa certo inosservato: Bastardo. Attraversa il paese sulla SR316 e poi SP415 e, prima di arrivare alla Centrale Termoelettrica di Bastardo, svolta a destra in Via Reginaldo, per arrivare a Gualdo Cattaneo. Continua sulla SP422: andando sempre dritto ti troverai a Bevagna. Da qui, dopo aver visitato il borgo, prendi la SR316 per ritornare al tuo punto di partenza, Montefalco. Il tuo itinerario sulla Strada del Sagrantino è concluso: speriamo che tu abbia fatto ottime degustazioni!

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
Immagina di trovarti per un momento circondato dalle montagne della Valsesia, in un ...
C'erano una volta il Trentino e l'Alto Adige. Due province che facevano una regione, ...
Un tempo era il polmone, poi divenne il cuore. Da sempre e per sempre al centro ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur