
Una vetta che supera i 2.000 metri, bramata da motociclisti che amano strade ricche di curve e dislivelli, a picco sul più grande lago d’Italia. Un luogo che si fa fatica a non definire idilliaco, capace di arricchire anche il più breve dei viaggi con una significativa dose di bellezza, situato tra due regioni (Veneto e Trentino-Alto Adige) e in un territorio a volte meno frequentato di quanto meriterebbe. Benvenuti sulla sorprendente montagna dove si incontrano orti botanici, santuari e rifugi. Pronti a partire?

[foto @trabantos/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Quello del Monte Baldo è un territorio variegato, che passa da ampi prati ricoperti di splendidi fiori a ordinati filari di viti, da borghi antichi a panorami mozzafiato sul Lago di Garda. Precisamente sulla sponda orientale del lago, nella zona in cui il Garda si snoda in una lunga strettoia rispetto alla parte meridionale, svettano gli oltre 2.000 metri del Monte, che da secoli è meta di escursionisti e turisti; addirittura già nel Rinascimento veniva considerato un vero e proprio giardino botanico da visitare, grazie alla varietà di vegetazione.
Il Monte è anche una rinomata destinazione sciistica, tanto che è ben conosciuta la funivia Malcesine-Monte Baldo che porta in cima alla vetta. Il tracciato del nostro itinerario, poi, non è particolarmente sconnesso, quindi anche in autunno e in inverno il percorso si rivela come un’ottima idea per un weekend in sella tra il Veneto e il Garda Trentino.ù

Il Santuario Madonna della Corona, costruito su uno dei crinali del Monte Baldo, può essere considerato come l’attrazione più significativa della zona. Fu costruito a partire dal 1400 dapprima con una piccola chiesa, per poi arricchirsi sempre più e diventare un’importante meta di pellegrinaggio.
Caprino Veronese, noto insediamento della zona sin dall’Età del Bronzo, è un luogo storico importantissimo, poiché è qui che Napoleone vinse gli austriaci. Con l’Unità d’Italia, divenne anche terra di confine. La zona del Garda Trentino è, infine, di particolare bellezza, e include borghi come Nago-Torbole e Arco, quest’ultimo con il magnifico Castello che domina dall’alto la località rivierasca.
Le curve pennellate di questo itinerario non devono farci dimenticare la tradizione enogastronomica dei luoghi, ricca di squisiti piatti della cucina tradizionale e vini superlativi. Per una pausa “golosa”, consigliamo il Ristorante San Giacomo (Via Graziani 1, Brentonico), una magnifica soluzione in stile alpino dotata anche di hotel. La proposta include specialità di terra e di lago.
L’itinerario che vi proponiamo per esplorare il Monte Baldo in moto attraversa paesaggi emozionanti e panorami bellissimi, lungo strade adatte a ogni tipo di motociclista. Il tracciato, infatti, non presenta particolari difficoltà.
Scoprire il Monte Baldo (Berg Wald, per i trentini di lingua tedesca) significa inerpicarsi lungo le pendici di una vetta alpina di 2.218 metri, a cavallo tra le province di Verona e Trento, in uno scenario di rara bellezza. Partendo da Caprino Veronese seguiamo la SP29 per 8 chilometri, verso la SP8 che ci conduce a Spiazzi. Questo tratto di strada, caratterizzato da tornanti, conduce fino al Santuario Madonna della Corona.
Da qui, proseguiamo tra vari dislivelli attraversando Ferrara di Monte Baldo e Cavallo di Novezza (Passo Cavallo), l’ultima località sulla strada in territorio veneto. Oltrepassato il confine con il Trentino-Alto Adige, ci godiamo la parte migliore del Monte Baldo, i cui crinali spesso si riempiono di neve in inverno. Da qui proseguiamo sulla SP3 per Brentonico, prima di prendere la SS240 in direzione di Riva del Garda. Questa città è la principale (e più settentrionale) località trentina che affaccia sul più grande lago d’Italia. Da Riva del Garda procediamo, infine, verso sud, prendendo la SS249/SR249 che costeggia per circa 30 chilometri il Lago di Garda e torniamo a Caprino Veronese.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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