
Nel cuore delle Marche, ma sarebbe meglio dire nel cuore della terra, c’è un borgo caratterizzo da famose e suggestive grotte, assolutamente da vedere. Ma la località è generosa di attrazioni; oltre a quelle naturalistiche, ci sono gli eremi costruiti nelle gole, il castello dal fascino medievale e l’abbazia romanica. Questo paese diede i natali a Papa Leone XII ed è diventato famoso perché, per molti anni, nel periodo di Natale prendeva vita il presepe vivente più grande del mondo. In attesa che ritorni a essere organizzato, i motivi non mancano per passare qui un bel weekend!
Genga si trova a 320 metri s.l.m., in provincia di Ancona, su un territorio nella zona preappenninica delle Marche. Benché gli abitanti siano poco più di mille, il territorio è uno dei più vasti della regione. Bandiera Arancione del Touring Club, il borgo è noto per un piccolo castello medievale, ma l’attrazione più visitata è quella naturale delle Grotte di Frasassi.

Le Grotte di Frasassi sono conosciute come uno dei sistemi di cavità sotterranee tra i più grandi e stupefacenti del mondo, a partire dal 1971, quando venne scoperta la Grotta Grande del Vento. Tra gli ambienti naturali più affascinanti, c’è l’Abisso Ancona, cavità con dimensioni che superano quelle di un volume di un milione di metri cubi e un’altezza di 240 metri: è stato calcolato che può potenzialmente contenere il Duomo di Milano. La visita si snoda su un percorso di 1,5 chilometri, attrezzato e facilmente percorribile da tutti e ha una durata di 75 minuti. Tra saloni illuminati, stalattiti e stalagmiti, la temperatura rimane costante tutto l’anno, intorno ai 14 gradi. È consigliabile l’acquisto del biglietto online (20 euro); le visite guidate partono ogni circa 10-15 minuti con un gruppo di 50 persone.

L’eremo di Santa Maria Infra Saxa ha origine nel 1029, come monastero femminile di clausura in cui vivevano monache benedettine. Costruito tra le rocce, è parzialmente scavato in una grotta, nella stessa cavità in cui c’è un altro eremo rilevante: il Tempio del Valadier. Da segnalare l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, il monumento più importante di Genga, uno dei maggiori esempi di architettura romanica nelle Marche, in corso di riconoscimento bene patrimonio UNESCO.
Nell’Abbazia di San Vittore alle Chiuse c’è il Museo SpeleoPaleontologico, in cui è custodito un fossile di ittiosauro, rettile marino dell’Era Mesozoica. Il “Museo di Genga. Arte, Storia e Territorio“, che sta a Palazzo Fiumi – Sermattei, Viale Corridoni, racconta la storia della località ed espone diverse opere artistiche di valore.
Gensa è il luogo giusto per rilassarsi in ogni periodo dell’anno: le Terme di Frasassi sono la tappa da non perdere. Anche l’appetito vuole essere saziato e, allora, non possono mancare degustazioni di porchetta e prodotti tipici, da trovare nei salumifici e nelle norcinerie, tra cui i primi piatti di pincinelle, pasta fatta a mano simile a tagliatelle arrotolate.
Si parte dal capoluogo Ancona: la strada da prendere è la statale SS16 verso l’Aeroporto Raffaello Sanzio. Prosegui verso Grancetta Bassa, poi continua sulla SS76 verso il Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi. In corrispondenza di Genga Stazione, svolta a destra sulla provinciale SP15, lungo la Gola di Frasassi, per arrivare fino a destinazione.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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