La sua Rocca domina il borgo, ma non è l'unica cosa bella che ho trovato tra i suoi vicoli

La sua Rocca domina il borgo, ma non è l’unica cosa bella che ho trovato tra i suoi vicoli

Scopri Montefiore Conca: un affascinante borgo medievale dominato dalla Rocca Malatestiana, tra vicoli storici e panorami unici
Edoardo Galeani  | 05 Dic 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti

Chi non ha sognato almeno una volta nella vita di vivere in antico borgo medievale, camminare per le vie strette e lastricate, passando per antiche porte in pietra con un bel vestito dell’epoca, magari con un mantello e sentirsi un signore o perché no un principe. Visitare antichi borghi arroccati sui monti e dominati da un’alta torre o un castello fa venir voglia di tornare indietro nel tempo ed immedesimarsi in questi luoghi. Dominare dall’alto tutti i luoghi circostanti e poter avvistare il nemico che avanza. È pura fantasia ovviamente, ma l’Italia è in grado di regalare luoghi e spazi dove la storia prende quasi vita. Ed è nella provincia di Rimini, quasi al confine con le Marche che si trova un antico borgo dominato dalla sua Rocca: Montefiore Conca.

Montefiore Conca in moto. L’itinerario

Percorso

Dalle Marche si attraversa il “confine” e si entra in Emilia Romagna. Partendo da Pesaro ci si dirige verso Viale Fiume/SS16 dove si proseguirà per circa 11km in direzione Str. Giovanni Maria Lancisi a Borgo Santa Maria. Un percorso di avvicinamento che porterà fino a Tavullia dove basterà seguire la Strada Provinciale 38, SP59 e SP44 in direzione Via Piangenghino a Saludecio per altri 10km. Da qui ci troviamo nella splendida Emilia Romagna e seguendo la SP17 e via Provinciale/SP36 in direzione via San Felice a San Felice. E dopo 40km di viaggio per un totale di 58 min si arriverà nel medievale borgo di Montefiore Conca.

Munt Fior (in dialetto romagnolo)

È in pieno Medioevo che abbiamo le prime tracce di questo piccolo borgo nella provincia di Rimini. Per l’esattezza la Rocca dominava i territori circostanti ed era il distaccamento dei Malatesta dopo la cessione da parte di Papa Giovanni XXII. Per anni la famiglia Malatesta ha avuto il possesso ed il controllo di questo borgo, impreziosendolo, rinforzandolo e dando lustro proprio alla Rocca che porta il loro nome. Con la successione di figli e nipoti nel controllo di Montefiore Conca, l’ultimo Malatesta (Sigismondo Malatesta) ne fece un luogo di cultura, arte e prosperità. Ma alcuni attriti con il Papa ed un rapporto mai decollato lo portarono alla scomunica ed alla successiva confisca di tutti i territori. Negli anni a seguire Montefiore vide susseguirsi diversi domini: Cesare Borgia in primis, poi la Repubblica di Venezia, per anni sotto il controllo della Santa Sede fino alla Seconda Guerra d’Indipendenza (1859), quando passò a far parte del Regno di Sardegna, e due anni dopo nel Regno d’Italia. Il suo nome? Nel 1863 fu sostituito in Montefiorito, poi nel 1917 ritornò ad essere Montefiore.

Montefiore Conca. La Rocca Malatestiana

Costruita agli inizi del XIV secolo grazie alla volontà della famiglia di Rimini (i Malatesta), questa fortezza domina il territorio e sovrasta il borgo. Inizialmente la sua funzione era unicamente quella di difesa del territorio, ma verso la prima metà del ‘300 grazie anche ad opere di ristrutturazione assunse la funzione di residenza della famiglia Malatesta. È poi con Sigismondo Pandolfo che la Rocca vide il suo più importante momento di splendore e bellezza. Oggi, grazie alle ricerche archeologiche e le attività di restauro della Soprintendenza, è possibile osservare un insieme di strutture che risalgono alle fasi più antiche di frequentazione di questo luogo. Non solo maioliche, ma anche monete, attrezzi da lavoro, armi ed oggetti dal valore inestimabile quali sigilli in bronzo. Oggetti e strumenti che mettono in luce quella che era la vita del castello: dalla vita di corte, i mestieri fino all’attività militare. Le geometrie delle pareti, l’imponenza delle mura e gli scorci a perdifiato sono la testimonianza della bellezza di questa Rocca.

Vicoli, mura e chiese: Montefiore profuma di Medioevo

Montefiore Conca non è, però, soltanto la Rocca. Passeggiando tra i suoi vicoli, immergendosi in queste strette vie si riscopre un cuore medievale ancora pulsante. Grazie all’accesso dall’antica Porta Curina, dove è possibile riconoscere uno stemma papale, ci si immerge nel clima dei Malatesta e di quando questo borgo era un vero e proprio centro fortificato. Una volta racchiusi tra le mura di Montefiore non si può non visitare la Chiesa di San Paolo, che risale al XII secolo. Il portale in pietra bianca, l’interno in pieno stile gotico e gli affreschi alle pareti fanno la fanno da padrone. Il crocifisso in legno di un pittore riminese del XIV secolo è la “chicca” da non perdere nell’ultima cappella laterale. Sono poi gli edifici e le botteghe del centro a dare spessore e fascino all’antico borgo medievale. Ma quello che permette di assaporare veramente lo spirito di questo luogo è il semplice perdersi per i vicoli di Montefiore Conca. Vagare senza una precisa direzione e riscoprire l’arte medievale osservando le case e la pietra che costituisce il borgo. Un giro per le mura dove è possibile scorgere luoghi panoramici e piccoli quadri a cielo aperto.

Edoardo Galeani
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