Qui si parla 3 lingue e sarà una delle città italiane più visitate di questo Natale grazie ai suoi mercatini!

Qui si parla 3 lingue e sarà una delle città italiane più visitate di questo Natale grazie ai suoi mercatini!

Bolzano in inverno: itinerario in moto tra le Dolomiti, mercatini di Natale, storia mitteleuropea e tre lingue
Edoardo Galeani  | 17 Dic 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti

Immersa tra le vette delle Dolomiti e le colline dell’Alto Adige si trova un ponte culturale tra l’Italia e l’Europa. Un luogo in cui storia, tradizioni e culture varie si sono incontrate e mescolate. Tanto da lasciarne traccia non solo nella tradizione artistica, architettonica e sociale, ma soprattutto nella convivenza di tre ceppi linguistici. Tre lingue, tre culture ed un’atmosfera incantevole, che soprattutto d’inverno attira milioni di turisti. Si tratta di Bolzano, quel posto dove passeggiando per il centro potresti sentire parole italiane, tedesche e anche ladine. In inverno cambia volto, la neve rende questa città magica. Le luci discrete, le casette in legno ed il profumo del vin brulé le conferiscono il ruolo di città natalizia più gettonata d’Italia.

Bolzano in moto. L’itinerario

Percorso

Si parte dalla perla delle Dolomiti: Cortina d’Ampezzo. Qui in sella alla moto si procede in direzione sudest da Via Cesare Battisti/SR48 verso Via Don Pietro Frenademez fino a raggiungere la SR48. Da qui, dopo 6km di percorrenza ci si immette nella SP638 e si prosegue per 12km fino ad arrivare a Passo Giau. Dopo essere passati per Colle Santa Lucia, Alba, Canazei e Pozza di Fassa, e aver fatto 40km tramite SP638, SP641 e SS 641 in direzione di Via di Parèda/Strada Dolomites/SS48 a Canazei. A questo punto si segue Strada Dolomites/SS48 e SS241 in direzione di Ponte Roma a Bolzano. Da qui bisogna prendere l’uscita 4 da SS12 e dopo altri 50km tra le curve montane si raggiungerà il cuore di Bolzano. Un viaggio immerso tra la magia della neve ed il divertimento di salite e discese montane. Con 113km di viaggio e 2 ore e 40 min di percorrenza, potrete gustarvi la magia del Natale.

Bolzano mitteleuropea

Anche questa terra fu nei secoli un insediamento romano, tanto da chiamarsi Pons Drusi. Con il passare dei secoli, Bolzano, divenne un vero e proprio snodo commerciale per via della sua posizione strategica nel percorso del Brennero. In età medievale la città conobbe il suo sviluppo sotto il comando dei principi-vescovi di Trento, i quali passarono la mano prima ai Conti del Tirolo, e poi agli Asburgo. In particolare con questi due Bolzano iniziò a consolidare il proprio ruolo di crocevia economico e culturale tra il nord ed il sud delle Alpi. Il passaggio dall’impero asburgico all’Italia avvenne soltanto dopo la Prima Guerra Mondiale. Da quel momento, infatti, la città entrò in una nuova fase della sua storia. Una fase profondamente segnata da mutamenti politici, sociali e linguistici. Il Novecento divenne così un secolo particolarmente complesso, in cui si alternarono tensioni ma anche momenti di serena convivenza. Questo fino al riconoscimento dell’autonomia speciale dell’Alto Adige/Südtirol, un modello per la tutela delle identità linguistiche e culturali. Oggi di fatto Bolzano è il risultato di questa progressione. Una città che vive nella modernità, conservando comunque le tracce del suo passato mitteleuropeo, ma senza rinunciare all’italianità.

Tre lingue, una sola città

Seppur sia noto a tutti, dire che a Bolzano si parlano tre lingue non è una semplice curiosità turistica. È un fatto che disegna e scandisce la quotidianità di questa città. Italiano, tedesco e ladino convivono ufficialmente nella Provincia di Bolzano, e questo genera conseguenze in ogni campo. Dalla scuola, la pubblica amministrazione, la segnaletica stradale fino agli stessi mercatini di Natale.

Secondo i rapporti ufficiali il tedesco è, oggi, la lingua storicamente più diffusa. In particolare tra le aree rurali e montane. L’italiano, invece, è andato sviluppandosi nel corso del novecento ed è maggiormente diffuso nel capoluogo. L’ultima, il ladino ovviamente, è una lingua che appartiene a quelle retroromanze, ed è parlata principalmente nelle valli dolomitiche, come Val Gardena e Val Badia. Nonostante questo resta una delle tre lingue riconosciute a Bolzano, e per questo tutelata come simbolo dell’identità altoatesina.

Non è un caso che la città sia ricoperta da scritte ed indicazioni in doppia lingua. Oppure nei negozi è possibile si venga prima accolti e poi salutati utilizzando due strutture linguistiche diverse. La cucina stessa è una forte testimone della fusione culturale a cui si assiste. Un mix tra sapori alpini e tradizione mediterranea. I canederli con lo speck convivono con la pasta ed il caffè, lo strudel ed il vin brulé viaggiano assieme a tanti altri dolci italiani. È un equilibrio linguistico-culturale che rendono Bolzano un unicum nella penisola.

Mercatini, il cuore pulsante del Natale a Bolzano

E se il trilinguismo racconta l’anima e le evoluzioni storiche di Bolzano, i mercatini ne sono la rappresentazione più reale e concreta. Sono proprio le casette in legno, le tazze fumanti di vin brulé ed i suoni di canti tipici a rendere reale questa convivenza culturale. Il Natale, a Bolzano, parla italiano, tedesco e ladino.

Dove si trovano

Il cuore pulsante dei mercatini natalizi si trova a Piazza Walther, dominata dal Duomo e accerchiata da palazzi storici. Qui prende vita il mercato principale: oltre 100 case in legno che si accendono di luci. Poi, alcuni stand si sviluppano anche nelle vie del centro storico, con un percorso continuo che accompagni il visitatore tra artigianato locale, decorazioni natalizie e specialità gastronomiche.

Quando

I mercatini aprono le loro porte sul finire del mese di novembre ed accompagnano la città per tutto il periodo di festività. Quest’anno l’inaugurazione si è svolta il 28 novembre e si chiuderà il 6 gennaio 2026. Gli orari che vengono rispettati sono: 10:00 – 19:00 tutti i giorni (salvo eventuali variazioni). Meglio sempre verificare.

Costi

L’accesso ai mercatini di Natale è completamente a titolo gratuito. Si paga solo ciò che si sceglie di consumare o acquistare. Che siano prodotti di artigianato locale, decorazioni, prodotti locali o specialità altoatesine è a completa discrezione dei visitatori.

Alcuni consigli

Per vivere al meglio l’esperienza dei mercatini il consiglio migliore è quello di arrivare o molto presto la mattina, altrimenti nel tardo pomeriggio. Questo permetterà di godersi l’incanto delle luci e l’atmosfera magica che si crea attorno. Imperdibile il vin brulé per godersi il mercatino in pieno stile altoatesino, accompagnato da uno strudel di mele o da frittelle tipiche. Non prima di aver provato canederli o spätzle. Per gli spostamenti nessun problema, il centro è pedonale ed i mezzi pubblici sono un vero punto a favore. Ottima soluzione il treno per chi arriva da fuori, mentre parcheggi e navette sono attivi nel weekend. Nessun pericolo, infine, per la lingua. Si parla italiano o nel peggiore die casi l’inglese. Ma conoscere qualche tipica parola tedesca può tornare utile: danke e guten morgen fra tutte).

Per gli amanti ed appassionati di viaggi alla scoperta di luoghi che raccontano storie e tradizioni, Bolzano è la metà giusta da vivere e raccontare, proprio come facciamo su www.trueriders.it

Edoardo Galeani
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