
Trieste, città di confine e storicamente molto contesa, è uno dei luoghi più affascinanti d’Italia. Forse parte del suo fascino sta anche nel fatto che non è così facilmente raggiungibile: sono poche le vie che conducono lungo la striscia di terra che la collega al resto della penisola italiana. La Costiera Triestina è la strada principale da percorrere per chi non vuole fare l’autostrada, ma preferisce godersi il panorama dell’alto Adriatico. Partiamo?

La strada della Costiera Triestina fa parte della Statale 14 della Venezia Giulia e consiste, nel dettaglio, nella zona tra Sistiana e Miramare. Questo tratto di 11 chilometri (se escludiamo l’autostrada) è il principale collegamento con Trieste. Ormai ha circa un secolo di vita, visto che è stata costruita in epoca fascista e aperta interamente il 16 agosto 1928.
La Costiera Triestina è un bel sentiero panoramico: percorrendola in moto in direzione Trieste troverai alla tua destra una vista spettacolare sul mare Adriatico e sul Golfo di Trieste. Alla sinistra, invece, ti sorprenderanno le montagne del Carso. Nel tratto nelle vicinanze di Santa Croce la vegetazione si fa più fitta, a macchia mediterranea, con gli alti pini d’Aleppo.
Sulla strada ci sono varie piazzole panoramiche per chi ha voglia di fare una sosta oppure scendere al mare. Ci sono, infatti, dei sentieri e scalinate che portano a piccole spiaggette: Canovella de’ Zoppoli, le sorgenti di Aurisina, il porticciolo di Santa Croce, la baia di Grignano. Attraverserai tre gallerie principali sulla strada della Costiera Triestina; due si trovano in corrispondenza del parco del Castello di Miramare, mentre un’altra – la più conosciuta – è la “Galleria Naturale”, scavata nella roccia viva delle montagne carsiche. Intorno a quest’ultima, ruotano le principali storie e leggende del luogo.

La Galleria Naturale che si trova lungo la Costiera Triestina sarà sicuramente protagonista del tuo itinerario. Qui si trova una targa con scritti i versi della poesia Avevo del poeta triestino Umberto Saba. La curiosità per cui è famoso questo posto è il profilo di un viso con il naso rivolto all’ingiù che sembra essere scolpito nella roccia. Alcuni ritengono che si tratti di Dante Alighieri, altri pensano che sia Benito Mussolini, dato che la galleria è stata scavata in periodo fascista.
Questo profilo si trova procedendo nella direzione di Sistiana, dunque al ritorno dell’itinerario proposto. Tradizione vuole che, entrando in galleria, come gesto beneaugurante bisogna fare tre colpi di clacson per salutare Dante. Oppure dire tre volte “viva Dante!”. Che tu sia un tipo scaramantico o no, provare non costa nulla. Secondo alcuni triestini, i tre colpi di clacson all’andata portano fortuna per il viaggio e, al rientro, sono necessari per salutare la città e annunciare il proprio ritorno. Un’altra leggenda riguarda una pietra miliare sulla quale è scolpito un orso verde e indicata la distanza chilometrica tra Trieste e Berlino. L’ipotesi più accreditata è il suo posizionamento durante l’epoca fascista o l’occupazione tedesca.
L’itinerario lungo la Costiera Triestina da fare in moto è molto semplice. Essendo una delle pochissime vie che coprono il sottile tratto verso Trieste, ti consigliamo di fare questo viaggio nei giorni e orari in cui non c’è traffico turistico. Una mattinata per l’andata e ritorno basterà, ma perché non approfittare per una visita più lunga? Meglio prendersi una giornata intera!
La partenza è da Palmanova, la “città stellata” con la struttura a 9 punte, in provincia di Udine. Un punto che puoi raggiungere facilmente in autostrada, sia attraverso la A23 Palmanova-Udine-Tarvisio, che attraverso la A4 Torino-Milano-Venezia. All’uscita, dopo il casello gira a destra sulla SR352 e continua dritto fino a Cervignano del Friuli. Prima di entrare nella cittadina c’è una rotonda: prendi la terza uscita, sulla SS14 e percorrila senza deviazioni.
Attraversa il ponte sul fiume Isonzo, poi il comune di Ronchi dei Legionari e raggiungi Duino. Subito dopo, a Sistiana, inizia il tratto vero e proprio della strada della Costiera Triestina: si tratta di 11 chilometri che ti portano fino a Miramare. Non ci sono grandi curve, il tracciato è quasi sempre dritto e piuttosto rialzato rispetto al livello dell’acqua; non mancano piazzole panoramiche dove puoi fermarti per qualche foto ricordo. La leggera discesa verso Barcola ti riporta al livello del lungomare. Continua fino a Trieste, punto d’arrivo dell’itinerario. Qui puoi fermarti per visitare la città. Per tornare, riprendi la stessa strada in direzione opposta oppure, se ti sei attardato nelle visite, imbocca l’autostrada!

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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