
Nell’entroterra marchigiano, a qualche chilometro di distanza dalla costa adriatica e da Ancona si scorge un piccolo borgo su di una collina. Esso domina il paesaggio marchigiano, abbracciando campagne, vallate ed antiche vie di collegamento. La sua storia è strettamente legata al periodo del medioevo, quando questo borgo divenne punto nevralgico per il controllo del territorio. Si tratta di Offagna, il punto perfetto per l’incontro tra mare e terra. Una via di mezzo tra la vitalità marittima e la calma delle colline. Un luogo dove la storia è tramandata dall’imponenza della sua Rocca.
Partendo dalla città di Ancona, il viaggio verso Offagna si sviluppa in un piacevole itinerario panoramico tra colline, borghi e zone costiere. Uscendo dal centro di Ancona si prende l’Asse Nord – Sud e via 1º maggio in direzione di Str. Aspio Ancona. Proseguendo per circa 10km si prende SP361 e Strada Provinciale 28 e si raggiunge il borgo di Offagna dopo quasi 7,5km. Con soli 17,5km di viaggio lungo le strade statali e poco più di 20 minuti di percorrenza si sarà raggiunto il borgo medievale, dominato dall’imponenza della sua Rocca.
Il viaggio poi riprende alla scoperta di nuovi luoghi come Casenuove, una frazione agricola immersa nelle colline marchigiane. Un tratto breve, ma che permette di apprezzare ancora le meraviglie di questa regione. Da qui ci si dirige verso Castelferretti pronti a scendere verso l’area costiera. Il tragitto si conclude passando per Falconara Marittima, a pochi chilometri dall’ultima tappa. Con questo si chiude l’anello ritornando ad Ancona costeggiando la SS16/Adriatica. Un itinerario da Ancona passando per Offagna e le sue tappe intermedie, che copre circa 60km ed 1 ora e 15 minuti di viaggio.
La storia di questo borgo si lega a vicende politiche e militari del medioevo marchigiano. È tra il XII e il XV sec. che il borgo ricopre un ruolo strategico determinante. Il territorio passò dal controllo dell’arcivescovo di Ravenna nelle mani delle famiglie di origine germanica. La posizione elevata di questo borgo, perfetta per la gestione di vie di comunicazione e delle campagne circostanti, rese Offagna un punto nevralgico nello scacchiere politico. Tanto che si assistette a numerose contese, saccheggi e ricostruzioni.
È nel 1445, con il passaggio al controllo di Ancona grazie all’intervenuto dello Stato della Chiesa, che Offagna registrò un momento di svolta. Infatti, a seguito dei forti contrasti con la storica rivale Osimo, nacque il progetto di fortificazione e difesa. Un’idea moderna ed imponente in grado di affermare militarmente, ma anche e soprattutto visivamente il dominio anconetano su tutto il territorio. Di fatti la costruzione della Rocca arrivò qualche anno più tardi. Attorno ad essa si sviluppo un vero e proprio borgo organizzato secondo quelle che erano le esigenze difensive di quell’epoca. Mura, porte d’accesso, ed una rete urbana compatta per resistere ad assedi e conflitti. Al terminare dei conflitti tra comuni e con il mutamento degli equilibri politici, Offagna perse man a mano la sua funzione militare. Questo senza che però intaccasse l’identità medievale che oggi ritroviamo nel borgo.

Simbolo di potenza ed elemento suggestivo del borgo. La Rocca, costruita tra il 1454 e il 1456 dalla Repubblica di Ancona, è un esempio dirompente di architettura militare tra Medioevo e Rinascimento. La fortezza, oggi, si presenta come una struttura quadrangolare solida, dalle mura spesse ed un mastio centrale di cinque piani. Essa è posizionata su di uno sperone roccioso di tufo ed arenaria, questo rese inutile la realizzazione di un fossato, permettendo così un controllo completo sul territorio.
La Rocca si presenta inoltre con merlature a coda di rondine che raccontano un’architettura ideata per resistere nel tempo ad assedi e conflitti. Gli interni ospitano, invece, il Museo delle Armi Antiche che racconta la storia militare e difensiva di Offagna. Una volta persa la sua funzione militare, a partire dal 1500, la Rocca divenne residenza del podestà e poi museo integrato nel Polo Museale di Offagna.

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