
Udine è, insieme a Gorizia, Pordenone e Trieste, una delle quattro città più grandi del Friuli Venezia Giulia. Attualmente è sede di una Unione Territoriale Intercomunale. La città del Tiepolo è la “capitale” del cosiddetto Friuli storico, che corrisponde in larga parte all’ex provincia udinese.
La bella località, con le sue architetture monumentali, si trova al centro di un itinerario piuttosto rettilineo, che unisce le due cittadine di Tolmezzo e Grado. La prima, situata a pochi chilometri dal confine austriaco (e non distante dal Cadore veneto), è una località di montagna, mentre la seconda è una città di mare, situata sulla sponda orientale della Laguna di Marano, ed è una meta turistica molto amata in estate.

[foto @Marco Lissoni/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Tolmezzo è il capoluogo della Carnia – storica regione di confine tra l’Italia e il Centro Europa. Oggi fa parte della sfera di influenza di Udine ed è una vera e propria città della storia, trovandosi sulle sponde del Tagliamento. Il fiume, insieme all’Adige e al Piave, ricorda le tragiche battaglie dell’Italia durante la Prima Guerra Mondiale ed è opportuno per scoprirne le bellezze, prima di partire in direzione di Gemona del Friuli.
La bella località di Gemona del Friuli, nel 1976, rimase pressoché distrutta nel terribile terremoto che fece quasi 400 vittime. Prontamente ricostruita, oggi è una bella destinazione turistica, anche per assaggiare la gustosa cucina friulana, con prodotti come il frico, il pan di sorc e il formaggio di latteria turnaria.
Udine è una città antichissima, ricca di monumenti unici e luoghi da scoprire. Tra questi, vale la pena visitare la Loggia di San Giovanni, il Duomo e la splendida Loggia del Lionello. La città ha uno stile che mescola elementi tradizionali italiani e austriaci, grazie alla presenza di questi ultimi nella zona nei secoli passati.

Immersa nelle campagne del Basso Friuli, Palmanova è universalmente nota come la “città a forma di stella“. Le sue mura perimetrali e l’organizzazione urbanistica seguono, infatti, una mappa a forma di stella. Questo capolavoro di ingegneria, che si visita facilmente in qualche ora, è probabilmente uno dei luoghi più belli di tutto il Friuli Venezia Giulia.
Vero e proprio museo a cielo aperto, Aquileia è stata per secoli una delle capitali della Cristianità. Fondata nel II secolo avanti Cristo, è stata arricchita dalle varie dominazioni, acquisendo un ruolo strategico rispetto al territorio friulano. Dalle Alpi all’Adriatico, il nostro itinerario in moto con fulcro Udine si conclude qui!
In questo itinerario alla scoperta del Friuli abbiamo deciso di fare delle soste “strategiche”. La prima a Gemona (la località distrutta del terremoto degli anni ’70 e ricostruita in maniera pressoché identica all’originale). Proseguiamo ovviamente con Udine, Palmanova e Aquileia, l’antica capitale storica del Friuli e città romana e cristiana.
Lasciamo Tolmezzo seguendo la SP125, che seguiamo per alcuni chilometri in direzione di Amaro, dove imbocchiamo la SS52 (che costeggia l’Autostrada A23 in direzione Tarvisio) e che ci porta rapidamente sulla SS13. Da qui, in corrispondenza di Portis, seguiamo nuovamente il percorso del Tagliamento fino a Ospedaletto e svoltiamo su Via Armentaressa, che in un chilometro abbondante ci porta al centro di Gemona.
Lasciamo Gemona del Friuli e prendiamo nuovamente Via Armentaressa, fino alla SP49, che seguiamo per 25 chilometri, fino a Via Gran Selva. Da qui, entrando nell’area urbana di Udine, seguiamo prima Via Feletto verso Via Tricesimo, e poi Viale Volontari della Libertà, che ci porterà all’arrivo “provvisorio”, in Piazzale Osoppo. Lasciata Udine su Viale della Vittoria, proseguiamo su Via Grado verso la SR352, che tocca Via Dei Boschi in località San Marco. Tramite la SR252 arriviamo a toccare la sponda “stellata” di Palmanova, dove la sosta è d’obbligo.
Lasciata Palmanova, proseguiamo lungo la SR352 per 18 chilometri. Tramite la Via Roma/SP91 arriviamo al centro della bella Aquileia, penultima tappa di questo viaggio. Da Aquileia a Grado possiamo dire che quest’ultima tratta è una vera e propria passeggiata: circa 10 chilometri lungo la SP91 che, in qualche centinaio di metri, ci introduce nuovamente sulla SR352. La strada attraversa la Laguna di Grado su un lungo ponte che costeggia l’Isola Gorgo e, in meno di mezz’ora, ci porta dritti in città.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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