L’interfono per moto è da sempre il comodo strumento tecnologico che aiuta i motociclisti a comunicare con il mondo esterno mentre sono immersi a pieno nella loro esperienza di guida. Ormai fondamentale, l’utilizzo dell’interfono quando si è in sella è spesso sottovalutato da molti, che si ostinano a rischiare la pelle (e anche una salata multa) pur di non convertirsi alla tecnologia, e forse anche al buon senso. Non esiste sempre un oggetto tanto migliore di un altro, ma esistono esigenze e possibilità: ecco allora una guida all’acquisto di questo utile supporto, con un occhio di riguardo verso le possibilità di tutti, specificamente inquadrate nell’ottica di massimizzare il rapporto tra qualità prezzo ed utilità.
Indice dei contenuti
Non esiste sempre un “migliore” ed un “peggiore“, spesso la scelta è soggettiva però non possiamo far finta che non ci siano alcune caratteristiche che debbano essere rispettate per far sì che un prodotto sia di qualità. Questo discorso vale anche per l’interfono per moto, che deve necessariamente includere alcune particolarità fondamentali per renderlo appetibile sul mercato.
Gli interfoni hanno conosciuto nel tempo una certa evoluzione tecnologica, che ha cambiato il metodo di connessione. Se prima infatti si faceva ricorso alla trasmissione pneumatica, oggi si preferisce l’affidabilità del Bluetooth.
L’interfono moto oggi è acquistabile in quattro tipologie principali:
La soluzione bluetooth, sebbene più costosa in termini assoluti, è quella più versatile: si possono infatti legare più centraline (utile se si viaggia in gruppo), collegare il dispositivo allo smartphone e di conseguenza usarlo per telefonare, chiedere indicazioni agli assistenti vocali, o ascoltare la musica. Ma meglio non ascoltare musica mentre guidi: l’attenzione va tutta sulla strada!
Sulla base di questi aspetti quindi abbiamo messo insieme 4 modelli di interfono per moto, orientandoci su di un budget che permetta di avere uno strumento abbastanza affidabile, seppur non lanciandoci su cifre astronomiche.
Partiamo con il top di gamma: questo interfono per moto, aldilà di un’ottima qualità sia nei materiali che nelle componenti tecniche, garantisce a chi va in moto in una compagnia numerosa di creare stanze di comunicazione diretta con ben 15 utenti in un raggio di 8km. Ovviamente impermeabile e dotato di funzionalità di riproduzione musicale, Cardo Packtalk consente al proprietario di utilizzarlo anche attraverso efficaci comandi vocali, per non staccare mai le mani dal manubrio.
Tra gli interfoni per moto nella fascia media che va da i 90 ai 120€, spicca il nuovo modello Lexin. Compatibile con la maggior parte dei caschi, o smartphone con tecnologia bluetooth, è perfettamente in grado di ricevere e comunicare istruzioni GPS, gestire chiamate sia in entrata che in uscita ma anche di riprodurre musica con una buona qualità audio. Insomma, il modello perfetto per un motociclista alle prima armi.
Viaggi lunghi, strade sconfinate e orizzonti inesplorati: c’è bisogno di un aiutante che riesca a stare al vostro fianco lungo tutta la vostra cavalcata. Ecco allora l’interfono per moto di Cellular Line, che è pronto ad affrontare qualsiasi avventura grazie alla sua autonomia praticamente inesauribile (1000 ore in standby), e la sua facilità di utilizzo lo rende perfetto per chi vuole concentrarsi sul viaggio e godersi la strada.
Forse l’interfono per moto più venduto in Italia, questo prodotto di Midland è tecnicamente semplice, ma comunque dotato di caratteristiche essenziali che rispettano gli standard più importanti. Nonostante nasca come prodotto da città, regge comunque in maniera efficace anche viaggi lunghi (anche se oltre i 120Km\h l’audio risulta leggermente compromesso). L’autonomia è considerabile sufficiente ed ha anche la capacità di creare una stanza di comunicazione diretta con un’altra persona.
Se siete alla ricerca di qualche accessorio ulteriore per arricchire il vostro equipaggiamento da moto, allora potete leggere anche: Casco integrale, i migliori modelli sul mercato ed i loro pro, oppure, Protezioni serbatoio moto: cosa sono e perché sono utili?.
Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, attualmente studente universitario alla Sapienza. Inizio a scrivere per gioco, poi per passione ed ora (quasi) per professione. Collaboro con TrueRiders dal 2022
Zlatan Ibrahimovic, "God Zlatan" o più semplicemente Ibra non è solo un campione ...
Il 2023 delle motociclette sembra non conoscere aspetti negativi e per il quinto ...
La magia di un percorso di confine tra l'Italia e la Francia, nonché l'esperienza ...
Ormai l'estate alle porte ed è tempo di pianificare di rimettere le ruote (quasi) ...