La migliore gita fuori porta è tra i borghi dei Castelli Romani

Panorami, porchetta e buon vino: i borghi dei Castelli Romani sono il posto perfetto per una gita fuori porta

Stefano Maria Meconi  | 10 Mar 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Terrazza panoramica di Roma, patria dello street food alla romana, ma anche e soprattutto terra che ha dato vita alla tradizione della gita fuori porta. I borghi dei Castelli Romani, questa bellissima zona a sud dell’Urbe, conservano intatti tradizioni e scenari che gli storici fanno risalire addirittura a più di 3000 anni fa. In tutto, stiamo parlando di 17 paesi: alcuni davvero piccoli, con un migliaio di abitanti o poco più, e altri delle vere e proprie cittadine. Qualunque sia la loro dimensione, però, c’è un elemento che non cambia mai: in questi paesi o città, c’è sempre un nucleo storico antico, che ha resistito alla modernità, e che è rimasto a testimonianze delle abitudini dei nostri nonni e bisnonni. Posti dove si sente ancora il profumo del pane caldo, dove il vicinato è sempre pronto a dare una mano e dove il rintocco delle campane scandisce ancora i ritmi, proprio come un tempo. Insomma, il posto perfetto dove trascorrere un fine settimana, assaggiando piatti tipici e scoprendo belle storie. Partiamo?

Ariccia, dove è nata la porchetta

Tantissimi paesi in Italia dicono di essere patria della porchetta, questa specialità a base di carne di maiale, riempita di spezie e cotta per ore ed ore allo spiedo. Nessuno, però, può vantare sulla millenaria tradizione della porchetta di Ariccia IGP. Questo borgo dei Castelli Romani, a una trentina di chilometri a sud di Roma, non è però famoso solo per i gustosi panini ripieni di porchetta. Pensate che, nel 1600, Gian Lorenzo Bernini – uno degli architetti più importanti dell’epoca – vi costruì tutti gli edifici sulla Piazza di Corte: una chiesa, una bellissima fontana, e quel Palazzo Chigi che ancora oggi, con il suo giardino, è un’oasi verde lungo la Via Appia.

Nemi, tra navi romane e fragoline

Immerso tra boschi fittissimi, che ai tempi dell’antica Roma erano consacrati a Diana cacciatrice, c’è un paesino davvero piccolissimo, ma che sembra dipinto. Nemi è il borgo più piccolo dei Castelli Romani, neanche 2000 abitanti, eppure è tra i più conosciuti. Non vi stupite se, alla domenica mattina, lo troverete popolatissimo di turisti e romani in gita che si contendono il posto sulle terrazze panoramiche vista lago. Qui, infatti, ci sono le fragoline di Nemi, piccole fragole di bosco coltivate come un tempo, servite in coppe di vetro con gelato o panna, mentre sotto agli occhi si apre lo specchio di Diana. Questo piccolo lago vulcanico fu usato dall’imperatore Caligola per farci navigare le sue navi-tempio, e un museo ricorda questa storia divenuta leggenda.

Castel Gandolfo, a casa del papa

Fu il fiorentino Maffeo Barberini. al secolo Papa Urbano VIII, che decise per la prima volta di farsi una vacanza fuori da Roma. La scelta di Castel Gandolfo non era casuale: già da cardinale, aveva capito quanto questa striscia di terra, sospesa tra il Monte Cavo e il Lago Albano, fosse gradevole alla vista. Qui nascono le pesche, si può notare, c’è l’aria fresca: ogni pontefice, fino a Papa Benedetto XVI, ha scelto di trascorrere qui qualche giorno di riposo in estate. Come dargli torto? Questo borgo dei Castelli Romani ha una posizione incredibile, e in un solo sguardo si ammirano montagne di 1000 metri e il mare del Circeo. E, cosa non da poco, si mangia pure parecchio bene!

Rocca di Papa, sul tetto dei Castelli Romani

La sua è una storia antichissima. Secondo gli storici, Albalonga, la mitica città da cui poi sarebbe nata Roma, sorgeva proprio sulle radici del Mons Albanus. Ma Rocca di Papa non si fa certamente vanto di queste sue radici, più di 3000 anni di storia e leggende. È un borgo tranquillo, da dove si ammirano i panorami più incredibili di tutti i Castelli Romani. Non a caso, viene soprannominato la terrazza dei Castelli, grazie alle sue tante piazze che costellano il paese, costruito su una collina ai piedi di una fortezza del Duecento. Tanti i murales tra i vicoli e le sculture scavate nella pietra locale da ammirare, mentre rimarrete colpiti dalla romantica storia delle Ciambelle degli Sposi, il dolce che si regala per i matrimoni e che simboleggia fortuna e benessere.

Grottaferrata, tra ville e abbazie

La storia di Grottaferrata nasce a Rossano Calabro. Più o meno, potremmo riassumere così le peregrinazioni del monaco Nilo, che proprio alle porte di Roma fece costruire un’abbazia bizantina, una delle sole tre in Italia dove ancora si celebra questo particolare rito. In questa piccola città, che confina proprio con Roma, i borghi dei Castelli Romani vedono un culmine di eleganza e accoglienza. Passeggiare per il centro storico grottaferratese, infatti, significa immergersi in spazi verdi, boutique, locali dove gustare un aperitivo raffinato oppure una cena con ingredienti locali rielaborati in chiave moderna. Insomma, il lato più elegante di una città da sempre residenziale, attenta al suo benessere, raffinata quanto basta per fartene innamorare.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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