Sella Ciampigotto, il Cadore su due ruote - TrueRiders

Sella Ciampigotto, il valico ‘doppio’ delle Alpi Bellunesi

Redazione TrueRiders  | 10 Lug 2019  | Tempo di lettura: 6 minuti

Sella Ciampigotto si trova in Veneto, in una delle località più belle d’Italia, le Alpi Bellunesi. Una meta dove organizzare itinerari in moto particolarmente stimolanti non solo per il tipo di percorso, ma anche per i panorami e la natura di questi luoghi.

Sella Ciampigotto, infatti, è un valico posto a 1790 m s.l.m., che divide due piccole valli comprese nella Valle del Piave e, soprattutto, unisce il Cadore alla Carnia grazie ad una serie di strada asfaltate e facilmente percorribili.

Da qui, inoltre, si può proseguire verso il Gruppo dei Brentoni raggiungendo quota 1910 m sul Col Rementera o 2108 m sul Col Sarenede.

Sella Ciampigotto in moto

Tutta la zona offre una grande quantità di itinerari da seguire, sia per chi non ama allontanarsi dalle strade asfaltate sia per chi, avendo la moto adatta, può percorrere suggestive varianti anche su percorsi sterrati o, addirittura su mulattiere, che arrivano nelle località più panoramiche toccando tre regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

In questo caso vengono suggeriti due itinerari che partono da due località diverse ed arrivano entrambe a Sella Ciampigotto. Da qui, poi, si può proseguire per Ampezzo in provincia di Udine, con un percorso di circa 46 chilometri, oppure a Cortina d’Ampezzo con un percorso di circa 60 chilometri. Nulla vieta, però che dal valico si possa decidere poi di arrivare in altre località delle Dolomiti, seguendo la propria curiosità ed i propri interessi.

Da Lozzo di Cadore a Sella Ciampigotto

Mappa

Percorso

Si parte da Lozzo di Cadore a circa 750 m proprio nel cuore della Valle del Cadore. È una località piacevole da visitare soprattutto perché lungo il Rio Rin, nel corso dei secoli, si è sviluppata tutta l’economia del paese con la costruzione di numerosi mulini che traevano energia dall’acqua per portare avanti le proprie attività.

Lungo la Roggia dei Mulini, questi edifici sono ancora ben visibili. In paese, poi, ci sono il Museo della Latteria ed il Museo Ladino Diffuso; quest’ultimo in realtà è un’esposizione a cielo aperto lungo le vie di Lozzo e, grazie a pannelli espositivi è possibile venire a contatto con le tradizioni e la cultura ladina. Da non perdere, poi, un’escursione sull’Altipiano di Pian dei Buoi, meta di numerosi escursionisti, ed ubicato ai piedi delle Marmarole. È una magnifica terrazza naturale che si affaccia sulle cime dolomitiche più belle, come quelle di Lavaredo.

Il percorso si articola sulla SP619 per un totale di circa 18 chilometri ed un tempo di percorrenza, senza soste, di mezz’ora. Da Lozzo di Cadore inizia una forte salita seguita da un falsopiano, poi la Provinciale inizia a salire con forte pendenza fino a raggiungere Vigo di Cadore posto a 955 m s.l.m.

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Le strade del Cadore sono molto amate dai motociclisti

Vigo di Cadore è un’apprezzata località di villeggiatura grazie alla sua posizione particolarmente favorevole, immersa nelle bellezze dolomitiche ed in una natura incontaminata. Si compone di cinque frazioni: Laggio, Vigo, Pelos, Treponti e Piniè ed offre una serie di percorsi culturali e naturalistici di rilievo. A Vigo si trovano delle architetture religiose molto interessanti come l’antica chiesa di Santa Margherita in Salagona, la chiesa di San Martino o la Cappella di Sant’Orsola. Ci sono, poi, l’interessante Biblioteca Storica Cadorina ed una serie di costruzioni militari che testimoniano l’importanza del territorio durante la Prima Guerra Mondiale.

Vale la pena arriva all’Altopiano di Casera Razzo, posto a 1800 m, sia perché è un punto panoramico molto bello sia perché da qui partono sentieri ed itinerari in mezzo alla natura. In queste località, nel bellunese ma anche in Trentino ed in Friuli Venezia Giulia, le casere erano dei rifugi piuttosto rustici posti in alta quota che in origine servivano come magazzino per i formaggi, poi sono stati sempre più usati dagli escursionisti come riparo.

Proseguendo sulla SP619 si incontra uno dei tratti più belli da percorrere in moto: è quello che conduce a Casera Malga e si sviluppa per una serie di tornanti spettacolari. L’asfalto, però, in alcuni tratti non è perfetto per cui è necessario porre attenzione. Lasciato Vigo di Cadore si arriva a Laggio con la strada che scende leggermente; poi il percorso è di nuovo in forte salita, con curve strette in corrispondenza di Treponti. Da qui la strada comincia ad addentrarsi nel bosco con un susseguirsi di pendenze moderate, falsopiani, ripide salite e brevi discese. Prima di giungere al valico si incontrano dei tornanti che costeggiano prima la parete rocciosa poi il bosco.

Arrivati a Sella Ciampigotto ci si imbatte in un rifugio ed in un ristorante – bar per una breve pausa.

Da Forcella Lavardet a Sella Ciampigotto

Mappa

Percorso

Forcella Lavardet è un altro valico alpino in provincia di Belluno posto a 1542 m s.l.m. molto importante in passato come collegamento tra Cadore e Val Pesarina e come snodo fra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Dopo il 1990 la SS465 fu chiusa per motivi di sicurezza legati a possibili smottamenti e frane ed il passo perse di importanza. Esso, però, può essere raggiunto da Vigo percorrendo la SP619.

Passo Pura, Sauris

Il Lago di Sauris

La strada che porta a Sella Ciampigotto è molto interessante per la presenza di curve e tornanti. Da qui, poi, prendendo la SP73 con una piccola deviazione si arriva al lago alpino di Sauris. L’itinerario è lungo circa 7 chilometri e parte da Forcella Lavardet con una strada che sale rapidamente e poi esegue un tornante per poi ricominciare a salire in maniera moderata.

Dopo circa 5 chilometri si arriva ad un incrocio; per procedere verso Sella Ciampigotto è necessario ignorare le indicazioni per Sella di Razzo e Sauris e mantenersi a destra raggiungendo Casera di Razzo. Subito dopo la strada scende leggermente, continua su un rettilineo e poi ricomincia a salire fino ad arrivare al valico.

Consigli di viaggio

I percorsi proposti sulla Sella Ciampigotto sono particolarmente adatti per chi non ama annoiarsi. La strada, tipica dei valichi di montagna, offre la possibilità di alternare tratti in salita, con brevi discese e serie di tornanti che rendono il viaggio emozionante. A questo si devono aggiungere, poi, i panorami mozzafiato sulle Dolomiti e la possibilità di fermarsi sia presso i rifugi sia nei paesi descritti, in genere molto caratteristici e ricchi di bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche.

L’itinerario più lungo, che parte da Lozzo di Cadore mostra, lungo i suoi 18 chilometri, una strada che alterna dislivelli e pendenze negative (-23 e -1,64%) nel primo tratto a dislivelli di circa 800 m con pendenze di 6,45% fra Laggio di Cadore e Sella Ciampigotto fino ad arrivare alla pendenza di oltre l’8% a Vigo di Cadore.

Fra Forcella Lavardet e Sella Ciampigotto, invece, il dislivello è pari a 250 m, per una pendenza di 3,75%. È possibile percorrere le strade di entrambi i percorsi consigliati con qualsiasi tipo di moto. Il tratto centrale della SP619 è però contraddistinto da tornanti molto stretti che potrebbero metter un poco in difficoltà moto molto grandi e massicce come le Custom, mentre con le Gran Turismo e le Cruiser si riesce ad essere in perfetta armonia con l’ambiente circostante.

Per chi invece possiede una Enduro o una Cross Over vi sono molteplici possibilità di divertimento aggiuntivo in quanto si possono effettuare dei fuori pista su stradine sterrate che si inoltrano all’interno del bosco.

Gli altri due tratti possono invece dare soddisfazioni anche a chi monta moto stradaiole e con molta coppia in quanto l’asfalto è buono (fare attenzione a non prendere troppo cordolo) e le curve molto più aperte consentono di dare sfogo alla guida sportiva.

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