2000 anni di storia e continua a stupire: scopri la fortezza d'argento nel cuore dei Balcani

2000 anni di storia e continua a stupire: scopri la fortezza d’argento nel cuore dei Balcani

Questa straordinaria città albanese è patrimonio UNESCO e colpisce i visitatori grazie al suo affascinante centro storico, al bazar e al castello. Qui ogni pietra racconta la storia millenaria di un luogo senza tempo.
Antonia Festa  | 08 Dic 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti

Conosciuta come la città di pietra, è una delle mete più fascinose dei Balcani. Famosa per il centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che ha un bazar ottomano pieno di negozi, e pure per la sua fortezza d’argento, è un luogo pieno di storia e di bellezze che puoi goderti anche su due ruote. Di solito la città la si visita in una giornata, anche se è meglio dedicargliene almeno due: le cose da vedere non sono poche. Partiamo?

Argirocastro, cosa vedere


[foto @Stefano Ember/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

La si conosce meglio come Gjirokastër, ma Argirocastro ha una storia lunga e tortuosa. Risale al XII secolo e si sviluppa attorno a un forte creato a controllo della valle del fiume Drino. Finì sotto il dominio ottomano nel 1417, circostanza che determinò un cambiamento drastico dell’architettura e dello sviluppo urbano, grazie al bazar, che la rese un grande centro del settore commerciale.

Le abitazioni tipiche si chiamano kule, sono in pietra e a più piani. Ogni kule è una piccola fortezza, perché combina funzionalità domestiche e difensive, una diversa dall’altra. Nel XX secolo Argirocastro divenne centro simbolico del comunismo albanese, essendo la città natale del dittatore Enver Hoxha che ha governò il Paese dal ’44 all’85.

La sua casa natale oggi è il Museo Etnografico di Argirocastro, costruito nel ’66, dopo che la distruzione della casa originale in seguito a un incendio. Ora è un museo di 4 piani. Degno di nota è il centro storico col suo bazar. Il Bazar di Argirocastro, o meglio Qafa e Pazarit, è stato ricostruito dopo un incendio nel XIX secolo, ma mantiene l’architettura tradizionale con le strade acciottolate e gli edifici in pietra. Ci sono botteghe artigiane, tanti negozi di souvenir e caffè. C’è, inoltre, la Moschea del Bazar, risalente al 1757, una delle poche a sopravvivere al Comunismo.

Nel 2005 l’UNESCO ha annoverato Argirocastro nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, come importante esempio di città ottomana ben conservata.

Castello di Argirocastro


[foto @Daniele Aloisi/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Il Castello di Argirocastro, costruito nel XII secolo, domina la città dall’alto della collina ed è una delle fortificazioni più grandi e imponenti dei Balcani. Nato come struttura difensiva, subì importanti ampliamenti e restauri nel corso dei secoli, specie in quei 500 anni di dominio ottomano e sotto il governatore Ali Pasha di Tepelena nel XIX secolo, che aggiunse la torre dell’orologio e migliorò le difese.
Nel regno di Re Zog I, negli anni ’30 del XX secolo, in parte divenne una prigione. Il castello oggi conserva le 5 torri, le mura difensive, una chiesa e una grande cisterna. Ogni 5 anni qui si tiene il Festival Nazionale del Folklore, l’evento culturale più atteso in Albania, con musica, canti e danze tradizionali.

Casa Skenduli

Ristrutturata nel 1827 ma costruita nel XVIII secolo, Casa Skenduli è una delle abitazioni tradizionali ottomane meglio conservate di Argirocastro. Molto raffinata, appartenuto alla famiglia Skenduli, è simbolo di opulenza. Ben 64 finestre, 40 porte, 12 stanze e 9 camini, ciascuno con dettagli architettonici artigianali dell’epoca. Durante il Comunismo, la casa è stata espropriata e trasformata in Museo Etnografico, per poi essere restituita ai proprietari nel 1993.

Casa Zakate

Casa Zekate risale tra il 1811 e il 1812. Commissionata da Beqir Zeko, fidato collaboratore del governatore ottomano Ali Pasha Tepelena, è simbolo di opulenza ed elevato status sociale. L’edificio è a tre piani, con torri gemelle e una facciata elegante con doppi archi. Gli interni hanno soffitti in legno intagliato, affreschi al muro e camini decorati. Il balcone in legno del terzo piano offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sulla valle. La casa si trova nel quartiere di Palorto e accoglie visitatori durante tutto l’anno.

Tunnel della Guerra Fredda

Vicino Piazza Çerçiz Topulli, il Tunnel della Guerra Fredda è un bunker sotterraneo fatto negli anni ’70 durante il regime comunista di Enver Hoxha. Questo rifugio di 800 metri con 59 stanze era destinato a ospitare i funzionari governativi in caso di attacco nucleare. Rimasto intatto e aperto al pubblico dal 2014, il tunnel permette un’esperienza suggestiva e un po’ inquietante, a testimoniare la paranoia e le misure estreme della Guerra Fredda in Albania.

Il Ponte di Ali Pasha

Il Ponte di Ali Pasha è conosciuto come Ponte di Dunavat ed è un ponte in pietra creato a inizio XIX secolo, su volere di Ali Pasha di Tepelenë. Parte di un grosso sistema di acquedotti, serviva a portare l’acqua dal Monte Sopot, che sta a 10 chilometri di distanza, fino al Castello di Argirocastro, che mancava di una fonte d’acqua naturale. Gran parte dell’acquedotto è stato demolito nel 1932, ma la sezione vicino al quartiere di Dunavat è ancora intatta: 16 metri d’altezza, 40 di lunghezza e 2.3 di larghezza, lo si raggiunge in mezz’ora a piedi dal centro di Argirocastro.

Liqeni i Viroit

A soli 3 chilometri da Argirocastro, il Liqeni i Viroit (o Lago Viroi) è un bacino naturale circondato da foreste e sentieri panoramici. Le sue acque cristalline sono alimentate da sorgenti sotterranee e fanno un ambiente ottimo per passeggiate, escursioni e relax. Ci sono dei punti di ristoro nelle vicinanze e l’atmosfera è ben serena.

Argirocastro in moto: l’itinerario

Mappa

Itinerario

Per l’itinerario di oggi puoi partire da Ksamil, seguendo la strada principale, Rruga Riviera, poi imbocca Apollonia Street verso la SH81. Fatti questa strada finché non arrivi a Saranda, attraversando un bel pezzo di costa immerso nella natura. Una volta arrivato in città, continua su Rruga Flamurit e segui le indicazioni verso Rruga Skënderbeu.

Ripartendo da Saranda, continua sulla Rruga Ura e Kardhiqit, che invece si fa un po’ di montagna, finché non ti immetti nella SH4. Questa ti porta dritto verso Argirocastro, meta principale di oggi: giunto in città imbocca Bulevardi 18 Shtatori e fatti le vie centrali, che ti portano fino al cuore della Fortezza d’argento. Le strade di riferimento lungo il percorso sono la SH81 e la SH4.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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