4 borghi del tartufo da scoprire in tutta Italia per un viaggio tra motori e sapori

4 borghi del tartufo da scoprire in tutta Italia per un viaggio tra motori e sapori

Adriano Bocci  | 08 Mag 2025  | Tempo di lettura: 6 minuti
Langhe. Shutterstock_2516500999
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Il tartufo lo si associa con l’autunno, stagione di foliage e prelibatezze tra sagre delle castagne e molti appuntamenti con il tartufo. In Italia se ne raccolgono tredici varietà di questo fungo ipogeo, tutte rigorosamente a mano: il Tuber Magnatum, tartufo bianco, è senza dubbio la varietà più pregiata. Anche la sua raccolta è un rituale affascinante e dalle antiche tradizioni, che richiama appassionati e curiosoni: sono cinquanta le località che fan parte dell’Associazione Nazionale Citta’ Del Tartufo che promuove tale prodotto, tali terroir, tale cultura e tali fiere legate all’oro bianco e all’oro nero.
Principe d’autunno? Non solo: da inizio primavera e per tutta l’estate le fiere fioccano e le degustazioni sono sempre fra i migliori ricordi dei borghi. L’Italia s’assapora, quindi ciancio alle bande: ecco 4 borghi del tartufo per scoprire in tutta Italia per un viaggio tra motori e sapori. Più qualche extra, ossia, segnatevi i nomi, che qualche weekend all’infuori delle ferie d’estate potete tirarcelo fuori con molta comodità. Andiamo?

Le 4 terre del tartufo in Italia

Alba e le colline del Roero-Monferrato

Roero, Barbaresco
Alba, in provincia di Cuneo, è sicuramente la cittadina del Nord che maggiormente lega il suo nome alla tradizione tartufaia. Proprio qui si tiene infatti Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, tra ottobre e novembre. In questa occasione l’intero centro storico si trasforma in un mercato all’aperto aromatizzato al tartufo e ai meravigliosi prodotti enogastronomici a base di questo ingrediente come oli, salse, salumi e formaggi. In questa occasione perché non visitare il Duomo di Alba, accanto al Palazzo del Municipio in Piazza Risorgimento. A fare da scenografia alla piacevole passeggiata ci sono le torri medievali e le meravigliose boutique. Moncalvo e Montechiaro, in provincia di Asti. In particolare Montiglio Monferrato è un graziosissimo borgo nell’astigiano legato ad una fiera regionale del tartufo. La cittadina antica è arroccata su un colle che si affaccia sulla Valle Versa e i suoi meravigliosi castelli. Nella valle si trova anche la Pieve di San Lorenzo risalente al XII secolo. Montiglio Monferrato è anche conosciuto per essere il paese delle meridiane, infatti sulle facciate delle case e sparse tra i diversi cortili, se ne contano oltre cinquanta. 

In moto: potete percorrere la strada delle Colline del Roero, 50 km ad anello con partenza e rientro a Govone.

Acqualagna e le Gole del Furlo

Gola del Furlo, Marche. Shutterstock_726587785
Acqualagna è considerata la capitale italiana del tartufo. Nella regione di Pesaro-Urbino. Si tratta di una zona ricca di boschi che producono addirittura due terzi della totalità del tartufo nazionale. Proprio Acqualagna ospita un’importante Fiera Nazionale del Tartufo. In lontananza, dal centro storico, è possibile ammirare una torre di vedetta del Castello di Pietralata. Oltre duecentomila visitatori si raccolgono qui ogni anno tra ottobre e novembre. Da non perdere è il Museo del Tartufo.

In moto: dopo una visita nel borgo, potreste godervi una bella escursione nella Riserva Nazionale della Gola del Furlo, costeggiando la medievale Abbazia di San Vincenzo al Furlo. Il percorso, di epoca romana, è stato riaperto di recente ed è assolutamente unico

Palaia e il Pisano

Palaia, Toscana
La zona intorno al borgo di Palaia è stata riconosciuta come zona tartufigena dopo gli studi condotti dall’università di Pisa. Qui crescono tartufo bianco pregiato il tartufo bianchetto e per questo la zona è particolarmente attraente per gli appassionati tartufai. Il fungo ipogeo sorge anche nei territori dei borghi di Cambiati, Chiudendone e Podere San Giuseppe. Al centro delle Terre di Pisa, la cittadina di Palaia vanta tra i suoi tesori la duecentesca Pieve di San Martino, la romanica Chiesa di Sant’Andrea che custodisce un prezioso crocefisso ligneo e la suggestiva Torre dell’Orologio

In moto: da Pisa, proseguite verso la vicina Livorno e percorrete l’itinerario della Costa degli Etruschi. 120 km tra i cipressi di Bolgheri, la spiaggia bianca di Rosignano Solvay e la bella Cecina.

Bagnoli Irpino e i Monti Picentini

Monti Picentini, strade autunnali di Avellino
Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino, fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Nel cuore del Parco Regionale dei Monti Picentini, il tartufo nero è il celebre protagonista di queste terre irpine. Da provare, in occasione delle fiere dedicate al fungo, c’è certamente il Sacco del brigante, un piatto a base di carne e tartufo nero e il liquore al tartufo. la Piazza principale della cittadina, Piazza di Capua, è il cuore pulsante di un dedalo di viuzze che si snodano tra eleganti palazzi nobiliari. Saltano all’occhio la Chiesa di San Domenico e il suo imponente campanile ottagonale e la Chiesa Madre Santa Maria dell’Assunta con gli affreschi secolari e il coro ligneo. Da non perdere è poi il Castello Normanno. 

In moto: l’itinerario dei Monti Picentini e delle strade dell’Avellinese è un percorso di circa 100 km con partenza da Avellino e arrivo a Giffoni Valle Piana, ricco di passaggi davvero interessanti e di ricchi panorami.

E come piccolo extra, i borghi del vino

Langhe Piemontesi. 1564769422
Anche parlando di vino l’Italia ha l’imbarazzo della scelta in fatto di borghi nei quali assaporare eccellenze enologiche. Tra le colline del Chianti, la Franciacorta e le pendici dell’Etna, sono moltissime le cittadine che sorgono nel cuore di filari. Tra Cuneo e Asti, nel cuore delle Langhe, si trova una delle zone di produzione di vino più rinomate dello stivale. La Strada dei vini del Barolo tocca il borgo simbolo di questa zona che dà il nome anche a uno dei vini più apprezzati d’Italia. All’interno del Castello Falletti di Barolo sorge un Museo del Vino e l’Enoteca Regionale. 

Scendendo in Toscana, si incontrano Montalcino e Montepulciano nella celeberrima Val d’Orcia. La patria del Brunello è un borgo fortificato circondato da mura di cinta che si sviluppano intorno al castello centrale. Qui è possibile organizzare un tour enogastronomico in una delle tante cantine. Montepulciano è invece adagiato tra le colline e dà origine al famosissimo ed omonimo vino. I vicoli in pietra del centro storico sono una passeggiata d’altri tempi e anche qui è possibile vivere le cantine nel centro storico.

Fattoria e strada di campagna con i cipressi vicino Asciano, nelle Terre Senesi, e le colline della Val d'Orcia. Altug Galip/Shutterstock.com
A Sud, nel trapanese, sorge la cittadina di Erice. Le mura di cinta abbracciano stradine lastricate, chiesette e una meravigliosa vista sul mare. Il paese è famoso per la produzione dell’Erice DOC. L’antica cittadina è attraversata dalla Strada del vino e dei Sapori Erice DOC che attraversa anche Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo, Valderice, Castellammare e Trapani.
Sempre nel Meridione, questa volta nelle Murge Tarantine, si trova un’elegante cittadina che merita assolutamente la visita per i suoi sontuosi palazzi nobiliare e per il caratteristico ghetto ebraico medievale. Stiamo parlando di Manduria e del suo Primitivo DOP.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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