I 5 colli si chiamano Monterone, Montetinello, Monticello, Montecretaccio, e ovviamente Monteprandone, che è il nome del borgo medievale che li comprende nel suo territorio. Leggenda vuole che sia stato un tal Prandone (o Brandone), cavaliere al seguito di Carlo Magno, a rimanere stupefatto dall’incantevole panorama che si affaccia sul mare, e dunque a decidere di stabilirsi per fondare un centro abitato. Da allora il paese si è espanso fino a comprendere cinque colli e… Centobuchi: così è chiamata infatti la frazione a valle, che conta la maggior parte della popolazione comunale. Anche questo nome curioso ci riporta al passato: il riferimento è ai buchi rimasti visibili dopo che furono smontati i pali necessari all’innalzamento di un importante palazzo. E dopo aver spiegato toponimi e curiosità, è il momento di andare a visitare uno dei membri del club dei Borghi Più Belli d’Italia (a malapena da novembre 2023).
Monteprandone è estremamente semplice da raggiungere dal capoluogo di provincia, Ascoli Piceno. È sufficiente imboccare il raccordo diretto a Porto d’Ascoli, uscire a Monsampolo, dirigersi verso la Zona industriale della frazione Stella e svoltare a destra sulla Via Salaria, la statale SS4. Per arrivare a Centobuchi basta proseguire dritto. Per salire invece nel vero e proprio capoluogo di Monteprandone è necessario imboccare a sinistra la Contrada Macigne e continuare fino a destinazione. In alternativa si può arrivare con l’autostrada A14 Adriatica, uscendo ad Ascoli Piceno.
Monteprandone si trova nelle Marche (provincia di Ascoli Piceno) sul confine con l’Abruzzo, a 273 m s.l.m. Sorge nel Subappennino marchigiano, nell’entroterra di San Benedetto del Tronto, a 5 km dal mare Adriatico. Per questo vanta un largo panorama sul mare, ma anche un’ottima vista sul Gran Sasso, sui Monti Gemelli e sui Monti Sibillini. Oltre alle bellezze paesaggistiche, ci sono anche le bontà per il palato: specialità del luogo sono le olive fritte all’ascolana e i maccheroncini di Campofilone (un tipo di pasta all’uovo tagliata fine a mano, condita con ragù alla marchigiana); inoltre è paese dalla notevole produzione di olio d’oliva e vino. Specificatamente parlando di vino, le aziende vinicole offrono vini di qualità particolare: ricordati come nome il Cavaceppo e il Navicchio (DOCG), il Pecorino e il Rosso Offida (DOC) e lo Zipolo Rosso Marche (IGP). L’olio poi lo estraggono a freddo dal 1956, roba buona.
Crediti: facebook.com/museocodicisangiacomo
Nel Museo Civico dei Codici di San Giacomo della Marca, nel centro storico di Monteprandone (Via Corso 23/25; ingresso gratuito), sono conservati 61 volumi della biblioteca istituita da San Giacomo. Spiccano in questa collezione di libri i codici autografi di San Giacomo. È aperto il venerdì 16-20, mentre sabato e domenica nei turni 10-13 e 16-20. Accanto al Museo dei Codici c’è, appunto, il Museo di San Giacomo della Marca, nel circuito dei Musei Sistini, dentro al Chiostro del Santuario, e lì ci trovi gli oggetti personali del Santo e opere d’arte tra il sedicesimo e il diciannovesimo secolo.
Una delle parti più belle di Monteprandone è l’inconsueta conformazione ovale del vecchio centro storico, difesa da una cinta muraria del Trecento-Quattrocento rimasta sostanzialmente intatta. Le mura castellane hanno più di diversi tratti molto ben conservati che sono stupendi. Seguendo le mura e curiosando per il borgo si consiglia vivamente almeno l’ingresso alla Chiesa di San Nicola di Bari, detta anche Chiesa di San Niccolò, e nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, facente parte del convento francescano fondato da San Giovanni della Marca (il santo più importante cui questo territorio ha dato i natali).
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Se vai a Monteprandone in certi periodi dell’anno, potresti trovare in atto uno dei grandi eventi che caratterizzano la vita sociale della località. A inizio Agosto puoi trovare la sagra delle olive all’ascolana: una festa in cui si mangia e si beve in compagnia, perfetta da abbinare a un passaggio al mare, dall’8 al 18 agosto 2025. La festa di San Giacomo, inoltre, si festeggia dal 22 al 28 Novembre tra ricostruzioni storiche e iniziative che si svolgono tra il borgo e il convento di San Giacomo.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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