Immagina di trovarti per un momento circondato dalle montagne della Valsesia, in un posto verdissimo dove l’unico rumore che si sente è lo scorrere delle acque limpide di un torrente. Un posto ideale in tutti i sensi, in cui vivono solo 75 abitanti, sopra i 1300 metri di altitudine, accerchiati da vette fino a 2800 metri. Se il Piemonte è la regione che più fa innamorare gli amanti dell’alta quota, Carcoforo è il borgo che li lascerà senza parole: arrivarci in moto non è certamente un’impresa ardua e il percorso che scopriremo per raggiungerlo lo unisce, nel giro di poco più di un’ora, a un’altra zona dalla bellezza sorprendente. Pronti a partire?
Partiamo dalla sponda occidentale del Lago d’Orta, e più precisamente, dal piccolo borgo di Pella. Prendiamo la SP46 che risale il crinale della montagna fino a Ponte d’Arola dove continuiamo verso sud-ovest lungo la SP78, passando per il Passo della Colma. Proseguiamo in direzione di Varallo sul fiume Sesia, e da qui, iniziamo la risalita in direzione di Carcoforo. Prendiamo la SP299 costeggiando il fiune Sesia fino al bivio di Balmuccia, dove ci immettiamo sulla SP10. Siamo già a 560 m s.l.m. e continuiamo dapprima per Rimasco (con il suo piccolo lago) a 906 m s.l.m., poi per Carcoforo lungo la SP11.
Carcoforo: un piccolo Comune con un immenso patrimonio da scoprire
Carcoforo, situato nella pittoresca Val Sermenza, è uno tra i più piccoli comuni del Piemonte e vanta una storia affascinante e un paesaggio naturale incontaminato. Questo villaggio, fondato da coloni walser, si trova a un’altitudine di 1.304 metri sul livello del mare, incastonato nella Val d’Egua e attraversato dall’omonimo torrente. Nel 1991, la rivista Airone lo ha definito come il “villaggio ideale d’Italia“, un riconoscimento che sottolinea la sua bellezza e autenticità. Le prime tracce di Carcoforo risalgono al 1383, quando venne menzionato in un’antica pergamena. Il paese conserva ancora oggi la chiesa parrocchiale di Santa Croce, risalente al 1729, e l’Arco di Buona Accoglienza, eretto nel 1743. La lingua walser, una particolare variante del dialetto tedesco meridionale, ha lasciato un’impronta indelebile sulla comunità, anche se oggi non è più parlata attivamente.
Ogni visita che si rispetti a Carcoforo non può privarsi di una bella escursione nel Parco naturale dell’Alta Valsesia, un’oasi di biodiversità e bellezza dove immergersi alla scoperta delle miniere, testimoni dell’antica attività estrattiva della zona, o dell’Arco della Buona Accoglienza, simbolo di ospitalità e storia.
Cosa vedere nei dintorni di Carcoforo
Una terra sublime, la Val Sermenza racchiude in sé tre comuni, Rossa, Bioccioleto e Alto Sermenza, che contano complessivamente poco meno di 500 abitanti. Un vero paradiso di bellezza che confina direttamente con la Val d’Egua dove si trova Carcoforo e, insieme, queste due valli sono parte della più grande Valsesia. Questo territorio fa parte delle terre Walser del Piemonte, un geopark UNESCO al cui interno si trovano le vette del Monte Rosa, tra cui la celeberrima Punta Gnifetti. Una zona dunque perfetta per gli amanti delle escursioni, che culmina nella storica Capanna Regina Margherita a 4554 m s.l.m. che non è solo il più alto rifugio d’Europa, ma un luogo fondamentale per la preservazione e la tutela scientifico-ambientale delle montagne.
In conclusione, Carcoforo è una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica, lontano dalle rotte turistiche più battute. La sua storia, la cultura e le bellezze naturali lo rendono un luogo ideale per una fuga rigenerante nel cuore del Piemonte.
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