8 chilometri di pura meraviglia: il paradiso bianco della Sardegna è l'incredibile spiaggia che devi scoprire questa estate

8 chilometri di pura meraviglia: il paradiso bianco della Sardegna è l’incredibile spiaggia che devi scoprire questa estate

Stefano Maria Meconi  | 24 Giu 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Sembra quasi che, guardandola da un punto preciso, l’orizzonte perda il suo senso di linea di orientamento e demarcazione tra il cielo e il mare e tutto si fonda in un’unica, straordinaria bellezza che solo una terra come la Sardegna può offrire al visitatore. Ci troviamo in una terra che ha millenni di tradizioni e storie da offrire, dove la meraviglia è dietro l’angolo o, come in questo caso, così lampante da voler rimanere impressa negli occhi. Un’isola grandissima, la seconda per estensione di tutto il Mediterraneo, capace di far innamorare il visitatore che ha voglia di scoprire, di tuffarsi (è proprio il caso di dirlo) tra luoghi piccoli e grandi, tra tesori di pietra viva e di sabbia candida, morbidissima, magari proprio una lunghissima spiaggia candida che fa invidia anche alle destinazioni caraibiche, ma ci racconta la bellezza del Mediterraneo e dell’Italia in particolare.

Spiaggia del Poetto in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Il nostro itinerario parte da Villasimius, quasi all’estremità sud-est della Sardegna. Da qui, ci aspettano poco più di 60 chilometri di strada che affaccia direttamente su calette, spiagge e mare azzurro, in direzione di Cagliari. Sarà lei la destinazione finale che raggiungeremo percorrendo quasi interamente la Strada provinciale 17. È come un filo grigio d’asfalto che tocca, man mano, località dai nomi evocativi: Torre delle Stelle, Porto Sa Ruzi, Terra Mala, fino ad arrivare dopo circa 50 chilometri a Quartu Sant’Elena, che è la nostra porta sulla Spiaggia del Poetto, che si divide proprio al 60% nel territorio di Quartu e per il restante 40% in quello cagliaritano. Proprio qui, passando per Sant’Elia e Bonaria, quartieri classici della tradizione, si arriva infine al centro di Cagliari, approdo di un itinerario facile ma ricco di emozioni e paesaggi marittimi.

Storie di ieri e bellezza di oggi: la meraviglia della spiaggia del Poetto

Luogo di ritrovo, di sport e di tintarella, la spiaggia del Poetto può essere considerata senza dubbio uno dei lidi iconici della Sardegna. È una spiaggia che vede la sua “usabilità” risalire a tempi antichissimi, addirittura all’epoca romana quando questa era una zona privilegiata per l’estrazione del sale, che in passato costituiva un fenomenale veicolo economico. Soprattutto, la spiaggia – equamente divisa tra Quartu Sant’Elena e Cagliari, è un angolo di storia che ha visto gli sbarchi (riusciti o meno) delle truppe spagnole del 1717 e di quelle francese nel 1793. Agli spagnoli, la cui influenza sulla Sardegna la ritroviamo, peraltro, nella comunità catalana di Alghero, si deve la costruzione delle torri di avvistamento che ancora oggi punteggiano il lungomare, definendo parte di un piacevolissimo paesaggio. Lo sviluppo vero e proprio del Poetto come località turistica risale però a un periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando si iniziarono a costruire stabilimenti balneari, colonie per le vacanze estive e chioschi per la ristorazione, che danno ancora oggi a questo lungo arenile, esteso per 8 chilometri, il suo aspetto tipico. Soprattutto, è una spiaggia che cagliaritani e quartesi amano particolarmente, un punto di ritrovo dove farsi un bagno, concedersi un aperitivo al tramonto, godersi del sano relax in uno spazio ambientalmente e paesaggisticamente invidiabile.

Le meraviglie della spiaggia più amata dai sardi

Passeggiando lungo l’arenile e gli spazi circostanti della Spiaggia del Poetto, non possiamo non notare le aree umide del Parco Naturale Molentargius-Saline, celebre per la presenza degli stupendi fenicotteri rosa. Il parco, che appartiene per il 50% a Quartu Sant’Elena e il restante 50% a Cagliari, è circondato da spazi naturali di grande pregio: il promontorio della Sella del Diavolo, la vicina spiaggia di Calamosca, i tanti percorsi da fare in sella ma anche la possibilità, grazie alla ventosità, di cimentarsi in sport acquatici come windsurf e kitesurf, oppure godersi delle immersioni di snorkeling che difficilmente deludono.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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